michaelriccia
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Concetti Chiave

  • La poesia di Vincenzo Cardarelli celebra l'estate per la sua luce e calore, trasmettendo un senso di dilatazione del tempo e dello spazio fino quasi a toccare l'eterno.
  • L'estate viene descritta come una stagione di benessere e felicità, che permette di vivere appieno spazi e momenti senza le limitazioni delle altre stagioni.
  • Il testo non si sofferma sulla descrizione del paesaggio estivo, ma esprime le percezioni e le sensazioni del poeta, accentuate dall'intensità della stagione.
  • La poesia si apre e chiude con riferimenti ad altre opere, collegandosi all'infinito di Leopardi e anticipando suggestioni presenti nei versi di Montale.
  • La struttura del componimento è caratterizzata da un unico periodo con un uso essenziale della punteggiatura e frequenti enjambement, che creano un ritmo calmo e disteso.

Indice

  1. Luce e calore dell'estate
  2. Promessa di benessere estivo
  3. Suggestione di eternità
  4. Percezioni e sensazioni poetiche
  5. Confronti letterari e struttura

Luce e calore dell'estate

In questa poesia trionfa tutto ciò che suscita la stagione attesissima dell'estate, con la sua pienezza di luce e calore. L'autore, Vincenzo Cardarelli, ci restituisce intatta l'atmosfera luminosa e aperta di una stagione che dilata tempo e spazio oltre i confini della dimensione reale, fino quasi a giungere alle soglie dell'«eterno».

Promessa di benessere estivo

L'estate è la stagione attesa e desiderata dal poeta per la promessa di sole, calore e benessere che porta con sé.

L'estate colora d'oro i «più vasti sogni», porta «grandi mattini» e «felicità degli spazi», che finalmente possono essere vissuti e goduti appieno, senza le limitazioni dovute alla rigidità del clima o al lungo buio invernale. Questa stagione «distesa» dilata il tempo mandando sulla terra giorni «astrali», da vivere in sognante lentezza, avvolti in un silenzio ovattato che attutisce i rumori e le voci della quotidianità: così i confini ordinari tra ieri, oggi e domani si stemperano, e l'ordine cronologico sembra sospendersi per un attimo, riflettendo la quieta immobilità dell'eterno.

Suggestione di eternità

L'estate, dunque, non viene celebrata solo per le sue esteriori manifestazioni atmosferiche portatrici di benessere e di vitalità ma anche per la suggestione di eternità che porta con sé, per quel dono di quiete e di riposo dall'inquietudine interiore (gli «oscuramenti» e le «crisi », v. 8) che, per una volta, rimangono in controluce, come un'ombra lontana all'orizzonte.

Percezioni e sensazioni poetiche

Nella lirica non si trova una descrizione del paesaggio estivo o della sua atmosfera: essa piuttosto esprime le percezioni del poeta, che appaiono straordinariamente acuite, come se i sensi fossero esasperati da una sovrabbondanza di sollecitazioni, e le sue impressioni, la sua visione soggettiva della stagione, che lo solleva dagli affanni.

Confronti letterari e struttura

Vale la pena di notare, infine, come l'apertura e la chiusura della poesia possano essere utilmente messe a confronto con componimenti di altri autori:

• l'inizio, segnato dall'aggettivo «Distesa», perché l'estate abbatte confini spaziali e temporali, richiama l'infinito leopardiano.

• l'«indugio eterno» finale precede invece alcune intuizioni che saranno presenti anche nei versi di Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale. La poesia è composta da 22 versi di varia lunghezza: per la maggior parte ottonari e novenari, ma troviamo anche due endecasillabi.

L'unica strofa è formata da un solo periodo nel quale si apre un inciso segnato dai due trattini tipografici, e vi è un uso essenziale della punteggiatura, costituita da sole virgole. Frequente l'uso dell'enjambement (vv. 2-3; 7-8 ecc.), che prolunga non soltanto il significato dell'espressione ma anche il ritmo della lirica. Esso è volutamente calmo e "disteso" come la prima parola della poesia, per restituire il tempo ampio e quasi senza confini dell'estate dai «grandi mattini»; anche per questo aspetto la poesia richiama un movimento musicale sinfonico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia di Vincenzo Cardarelli?
  2. Il tema principale è l'estate, celebrata per la sua luce, calore e la promessa di benessere, oltre alla suggestione di eternità che porta con sé.

  3. Come viene descritta l'estate nella poesia?
  4. L'estate è descritta come una stagione che dilata il tempo e lo spazio, portando giorni "astrali" e una sensazione di quiete e riposo dall'inquietudine interiore.

  5. Quali sono le caratteristiche stilistiche della poesia?
  6. La poesia è composta da 22 versi di varia lunghezza, con un uso essenziale della punteggiatura e frequenti enjambement, che contribuiscono a un ritmo calmo e "disteso".

  7. Quali confronti letterari vengono fatti nella poesia?
  8. La poesia viene confrontata con l'infinito leopardiano e con "Meriggiare pallido e assorto" di Eugenio Montale, per l'uso di immagini di eternità e la struttura dei versi.

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