Concetti Chiave
- Emilio Praga, nato in provincia di Milano, ha vissuto una vita travagliata, segnato da viaggi a Parigi, dissesti economici e un'esistenza dedita al disordine e all'alcool.
- La sua opera più nota, "Tavolozza", presenta descrizioni di paesaggi con un gusto impressionistico.
- Con "Penombre" del 1864, Praga si avvicina al concetto di poeta maledetto, influenzato dal simbolismo di Baudelaire.
- In "Fiabe e leggende", l'autore attenua la provocazione per abbracciare temi romantici, mentre "Trasparenze" riflette un tono rassegnato e intimo.
- Il romanzo "Memorie del presbiterio", completato da Roberto Sacchetti, esprime un desiderio di purezza e una visione pacifica della campagna.
Indice
La vita travagliata di Emilio Praga
Emilio Praga nasce in provincia di Milano; viaggia molto conoscendo l'ambiente parigino; con la morte del padre e il successivo dissesto economico non riesce a trovare la sua via e intraprese una vita dedita all'alcool e al disordine, perciò, tra gli scapigliati, fu il più vicino al modello di poeta "maledetto" di Baudelaire, muore in condizione di miseria nel 1875.
Le opere principali di Praga
L'opera, con la quale si afferma, è Tavolozza, descrizioni di paesaggi dal gusto impressionistico.
Il suo avvicinamento al maledettismo è chiaro nell'opera Penombre del 1864.
L'evoluzione stilistica e tematica
La seconda raccolta è Fiabe e leggende, nella quale Praga attenua la provocazione per dar spazio allo schema romantico; postumo è Trasparenze, il cui tono di rassegnazione e confessione intima è proiettato nella rievocazione dell'infanzia.
Nel romanzo Memorie del presbiterio, completato dall'amico Roberto Sacchetti, invece, emerge il bisogno di purezza calato nella visione pacifica della campagna.