Concetti Chiave
- Unreal City depicts a ghostly and dreamlike London under a brown fog during a winter dawn, emphasizing the unreal atmosphere.
- The scene describes a vast crowd flowing over London Bridge, evoking the image of a multitude undone by death, reminiscent of Dante's portrayal of the indifferent souls.
- The crowd consists of bank employees crossing the bridge from the south of the Thames to work in the City on the north side.
- The passage draws a parallel between these employees and Dante's "ignavi," those who chose neither good nor evil, highlighting their monotonous, self-focused lives.
- Saint Mary Woolnoth, a church near London Bridge, is noted for its dead-sounding final stroke of nine, marking the passage of time monotonously.
Indice
Città Irreale
Unreal City,
Under the brown fog of a winter dawn,
Folla sul London Bridge
A crowd flowed over London Bridge, so many,
I had not thought death had undone so many.
Sospiri e Sguardi Bassi
Sighs, short and infrequent, were exhaled,
And each man fixed his eyes before his feet.
Flowed up the hill and down King William Street,
To where Saint Mary Woolnoth kept the hours
With a dead sound on the final stroke of nine.
Descrizione della Città
Città irreale,
sotto la nebbia bruna di un'alba invernale
Folla di Impiegati
una folla fluiva sul London Bridge, sì gran tratta
di gente ch'io non avrei creduto che morte tanta n'avesse disfatta.
Esalavano sospiri brevi e rari
e ognuno fissava gli occhi davanti ai piedi.
Rintocchi di Saint Mary Woolnoth
Fluivano su per la salita e giù per King William Street
fin dove Saint Mary Woolnoth batteva le ore
con un suono morto sull'ultimo tocco alle nove.
60-63 O città irreale[: Londra], sotto la nebbia [resa] bruna [dallo smog] di un'alba d'inverno, una folla [: quella degli impiegati] camminava (fluiva) sul London Bridge, una quantità cosi grande (sì gran tratta) di gente che io non avrei [mai] creduto che la morte avesse potuto distruggerne così tanta (che morte tanta n'avesse disfatta).
La città è irreale perché, nel suo caos fantasmagorico, ha un aspetto onirico che non sembra vero; Eliot cita l'incipit di una celebre poesia di Baudelaire, Les sept veillards [I sette vecchi]. La folla è quella degli impiegati di banca che, uscendo dalla stazione della metropolitana posta a sud del Tamigi, attraversano il London Bridge (il ponte di Londra) per andare a lavorare nella City, che si trova a nord del fiume.
Paragone con gli Ignavi
Ch'io non avrei creduto...disfatta: Eliot cita le parole con le quali Dante descrive gli ignavi: «sì lunga tratta/ di gente, ch'i' non avrei creduto/ che morte tanta n'avesse disfatta» (Inf. III, vv. 55-57).
Gli impiegati della City vengono paragonati ai vili, a coloro che non scelsero né il bene né il male, né l'accettazione né la ribellione, ma pensarono solo a se stessi.
Sospiri e Sguardi Bassi
64-68 Emettevano (esalavano) sospiri brevi e rari e ognuno guardava fisso davanti a sé e teneva gli occhi bassi (ognuno fissava gli occhi davanti ai piedi). Camminavano (fluivano) in su per la salita e in giù per King William Street, fin dove [la chiesa di] Saint Mary Woolnoth batteva i rintocchi delle ore, mandando (con) un suono sordo (morto) sull'ultimo tocco delle nove.
Ognuno fissava gli occhi...: camminavano a testa bassa guardando davanti ai propri piedi.
Fluivano su per la salita: la strada che si diparte dal London Bridge è leggermente in salita.
King William Street è una strada della City.
Saint Mary Woolnoth è una chiesa molto vicina al London Bridge, le cui campane scandivano le ore. L'ultimo rintocco aveva evidentemente un suono più sordo degli altri.
Domande da interrogazione
- Qual è l'atmosfera descritta nella "Città Irreale"?
- Chi compone la folla sul London Bridge e qual è il loro comportamento?
- Come viene paragonata la folla degli impiegati?
- Qual è il significato dei rintocchi di Saint Mary Woolnoth?
- Qual è il significato del riferimento a Baudelaire e Dante nel testo?
La "Città Irreale" è descritta come onirica e caotica, avvolta nella nebbia bruna di un'alba invernale, creando un'immagine di irrealtà e smarrimento.
La folla è composta principalmente da impiegati di banca che attraversano il London Bridge per recarsi al lavoro nella City. Camminano a testa bassa, esalando sospiri brevi e rari, con gli occhi fissi davanti ai piedi.
La folla degli impiegati viene paragonata agli ignavi di Dante, coloro che non scelsero né il bene né il male, ma pensarono solo a se stessi.
I rintocchi di Saint Mary Woolnoth scandiscono le ore con un suono morto, particolarmente sordo sull'ultimo tocco delle nove, sottolineando l'atmosfera di monotonia e routine.
Il riferimento a Baudelaire e Dante serve a enfatizzare l'aspetto onirico e irreale della città, e a paragonare la folla degli impiegati agli ignavi, sottolineando la loro mancanza di scelte morali.