Concetti Chiave
- Sgelo e Autunno sono poesie di lunghezza diversa, rispettivamente di 8 e 12 versi, entrambe con versi liberi e senza strofe.
- Le poesie trattano il tema del ciclo delle stagioni e dei mutamenti: Sgelo passa dall'inverno alla primavera, Autunno dall'estate all'autunno.
- Nelle due poesie, le stagioni simboleggiano stati d'animo opposti: Sgelo rappresenta il passaggio dalla tristezza alla felicità, mentre Autunno il contrario.
- Il lessico è semplice in entrambe, ma Sgelo usa un linguaggio più gioioso, mentre Autunno evoca malinconia fin dai primi versi.
- L'uomo è una presenza importante in entrambe le poesie, percependo e influenzando la descrizione dei paesaggi e dei fenomeni naturali.
Indice
Analisi delle poesie Sgelo e Autunno
Sgelo è composta da 8 versi, mentre Autunno da 12, anche se in entrambe i versi sono liberi e non sono divisi in strofe. Nella prima sono presenti solo due verbi, quindi lo stile è nominale e anche paratattico, poiché i periodi sono semplici; nella seconda sono presenti più verbi, ma le frasi rimangono semplici, perciò ha solo uno stile paratattico. In entrambe, inoltre, il lessico è semplice.
Temi e metafore nelle poesie
In entrambe le poesie il tema trattato è quello del ciclo delle stagioni, del mutamento e vengono descritti dei paesaggi. Si scrive però di mutamenti differenti: nella prima passaggio avviene dall'inverno alla primavera, mentre nella seconda dall'estate all'autunno. In entrambe le liriche le stagioni e i mutamenti sono metafora di altro. In Sgelo si passa da un momento buio e triste ad uno gioioso e felice, mentre in Autunno viceversa. Perciò, anche le parole chiave delle poesie discordano. Nella prima suggeriscono felicità, come ad esempio: “bucato a festoni” il bucato viene paragonato agli addobbi di una festa; nella seconda si percepisce la malinconia, già fin dai primi versi, mediante espressioni quali: “piogge piangenti” in cui le piogge vengono paragonate a pianto, oppure “terra nuda e triste”. Inoltre il mutamento si percepisce in momenti differenti: nella prima dall'ultimo verso, mentre nella seconda dal primo. Ciò, invece, non avviene per la chiave di lettura delle liriche: infatti, il messaggio di esse si capisce dagli ultimi versi. Se volessimo entrare nel dettaglio si noterebbe che in entrambe le composizioni il sole è pallido, ma in Sgelo diventerà più luminoso, mentre in Autunno la sua luce calerà sempre di più; inoltre, nella prima non ci sono indicazioni temporali, se non alla fine, mentre nella seconda sin dall'inizio vengono nominati dei mesi.
Presenza umana e simbolismo
In entrambe le poesie l'uomo è importante, poiché il bucato è paragonato ad addobbi e la terra è definita “nuda e triste” perché è l'uomo che li percepisce così. Inoltre in entrambe sin dai primi versi è possibile intravedere la presenza umana: nella prima con le espressioni “case nel sole”, tetti bianchi”, “finestre aperte”, “bucato a festoni”, e infine appare anche una figura umana, “donne affacciate”; nella seconda con gli aggettivi “piangenti”, “nuda e triste” che conferiscono caratteristiche umane ai fenomeni naturali.
Le liriche terminano con le espressioni “va” e “addio”, che danno l'impressione di allontanamento e di distacco. In Sgelo un periodo triste, l'inverno, se va; mentre, in Autunno è il periodo più bello della vita dell'autore, l'estate, ad andarsene.
Domande da interrogazione
- Quali sono le differenze stilistiche tra le poesie Sgelo e Autunno?
- Quali temi e metafore sono presenti nelle poesie Sgelo e Autunno?
- Come viene rappresentata la presenza umana nelle poesie?
- Qual è il significato delle espressioni finali "va" e "addio" nelle poesie?
Sgelo ha uno stile nominale con solo due verbi e periodi semplici, mentre Autunno, pur avendo più verbi, mantiene uno stile paratattico con frasi semplici.
Entrambe trattano il ciclo delle stagioni e il mutamento, con Sgelo che passa dall'inverno alla primavera e Autunno dall'estate all'autunno, usando le stagioni come metafore di stati d'animo opposti.
La presenza umana è evidente in entrambe le poesie attraverso descrizioni come "bucato a festoni" e "terra nuda e triste", che riflettono percezioni umane dei paesaggi.
Le espressioni "va" e "addio" suggeriscono un senso di allontanamento e distacco, con Sgelo che indica la fine dell'inverno e Autunno la fine dell'estate, simbolizzando cambiamenti emotivi.