Concetti Chiave
- Grazia Deledda, premio Nobel 1926, narra storie di passioni elementari con un verismo regionale, esplorando peccato, male e crisi esistenziale.
- Alberto Moravia descrive la borghesia con un focus sul disagio interiore e l'inettitudine, offrendo un messaggio di valore esistenziale.
- Franz Kafka e Dino Buzzati dominano il genere fantastico, creando mondi surreali che riflettono angosce esistenziali e paure.
- Il Crepuscolarismo rappresenta il passaggio dalla poesia romantico-decadente a quella novecentesca, con temi di malinconia e ironia.
- I poeti crepuscolari usano ambientazioni familiari e quotidiane, integrano prosa e poesia, e alternano forme metriche tradizionali e versi liberi.
Indice
Grazia Deledda e il Nobel
L’esaurirsi del Decadentismo: Grazia Deledda, che vince anche il Nobel per la Letteratura nel 1926, parte da un verismo a sfondo regionale e folclorico che racconta vicende di passioni elementari. I temi della sua produzione sono la descrizione di un mondo segnato dal peccato e dal male, l’analisi della crisi esistenziale, atmosfere spesso cupe a cui si accompagna un’ansia di riscatto.
Esplorazione della crisi esistenziale
Il romanzo della crisi: gli autori vogliono esplorare le cause profonde e i meccanismi nevrotici dell’individuo.
Tra gli autori più importanti troviamo Alberto Moravia, il quale offre un quadro amaro della borghesia, e diffonde un messaggio di valore esistenziale perché nei protagonisti delle vicende si leggono i sintomi di quel disagio interiore che possono essere riassunti con la parola “inettitudine”.
Il fantastico di Kafka e Buzzati
Il genere fantastico: l’autore più importante è Franz Kafka. Sono opere in cui la razionalità lascia spazio all’immaginazione, la realtà diventa surreale e onirica; nascono dei mondi alternativi in cui si proiettano angosce e paure.
Il massimo rappresentante italiano è Dino Buzzati, che tratta di angoscia
esistenziale, paura della morte, mistero e ricerca del trascendente.
-Il termine deriva dal critico Borghese che pubblica sul quotidiano torinese “La Stampa” un articolo intitolato “Poesia crepuscolare”.
-La parola “crepuscolo” indica il tramonto della poesia romantico-decadente e l’alba della nuova poesie novecentesca.
-Mettevano in discussione i poeti della tradizione, perseguendo un abbassamento dei contenuti e dello stile della lirica alta.
-La poesia viene considerata come un’espressione di un ripiegamento interiore.
-Le ambientazioni sono modeste e familiari.
-Gli oggetti che compaiono sono le cose di tutti i giorni.
-La malinconia e l’ironia caratterizzano la poesia crepuscolare, così come anche il disagio, l’inadeguatezza e il mistero.
-La poesia si avvicina ai modi della prosa. Usano le onomatopee, le interiezioni, le reticenze e i vocaboli nuovi. Alcuni usano le forme metriche della tradizioni, altri preferiscono il verso libero.
Domande da interrogazione
- Quali sono i temi principali trattati da Grazia Deledda nella sua produzione letteraria?
- Come viene esplorata la crisi esistenziale nella letteratura del periodo?
- Quali sono le caratteristiche del genere fantastico secondo Kafka e Buzzati?
Grazia Deledda si concentra su un verismo a sfondo regionale e folclorico, descrivendo un mondo segnato dal peccato e dal male, con un'analisi della crisi esistenziale e atmosfere cupe accompagnate da un'ansia di riscatto.
La crisi esistenziale viene esplorata attraverso il romanzo della crisi, con autori come Alberto Moravia che offrono un quadro amaro della borghesia e diffondono un messaggio di valore esistenziale, evidenziando il disagio interiore e l'inettitudine dei protagonisti.
Nel genere fantastico, la razionalità lascia spazio all'immaginazione, creando mondi surreali e onirici che proiettano angosce e paure. Kafka è il massimo esponente, mentre Dino Buzzati rappresenta l'Italia, trattando temi come l'angoscia esistenziale, la paura della morte, il mistero e la ricerca del trascendente.