Concetti Chiave
- La raccolta "Ossi di seppia" di Eugenio Montale simboleggia una condizione vitale impoverita, riflettendo l'aridità esistenziale.
- Nella poesia "Non chiederci la parola", Montale esplora l'incapacità della poesia di offrire certezze, evidenziando l'animo umano come un caos confuso.
- La critica è rivolta al conformista sicuro di sé, sottolineando l'isolamento degli intellettuali oppressi dal contesto politico del fascismo.
- "Meriggiare pallido e assorto" utilizza il paesaggio desolato per esprimere il disagio esistenziale e il "male di vivere".
- Montale è influenzato da T.S. Eliot e la sua tecnica del "correlativo oggettivo", che collega oggetti a emozioni per evocare immagini specifiche.
Vorrei iniziare citando alcune strofe di due poesie di Eugenio Montale che fanno parte della raccolta Ossi di seppia pubblicata nel 1925. Inanzitutto il titolo della raccolta è significativo perché gli ossi di seppia sono i residui calcarei di alcuni molluschi che il mare deposita sulla riva per cui alludono a una condizione vitale impoverita e prosciugata. La tematica principale è l'aridità.
Indice
Analisi della poesia "Non chiederci la parola"
Nella poesia "Non chiederci la parola", la prima in cui l'autore utilizza la 1ª persona plurale esordisce dicendo non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe ovvero non domandarci una poesia che sia in grado di dare delle certezze e che possa rendere uniforme l'animo umano che è un caos di impulsi confusi e contraddittori. La parola poetica dovrebbe dare senso alla vita e illuminare il grigiore del vivere quotidiano ma in realtà non è in grado di svolgere questo compito bensì diventa un qualcosa che "anestetizza" l'uomo. Nella seconda parte emerge la polemica contro l'uomo deciso e sicuro, in pace con se stesso, contro il conformista che si sente integrato nel mondo in cui vive senza porsi delle domande né tantomeno preoccuparsi della sua "ombra".
Contesto storico-politico e influenza culturale
Bisogna anche tener conto del momento storico-politico in cui si colloca il testo: abbiamo l'affermarsi del fascismo con
Mussolini e gli intellettuali che si erano formati nella cultura liberale (quando c'era Giolitti) ora invece provano un senso di impotenza, si isolano nella propria solitudine. Anche da "Meriggiare pallido e assorto" emerge la tematica del disagio esistenziale e soprattutto nell'ultima strofa dopo una rappresentazione paesaggistica all'insegna della desolazione. Secondo il poeta "l'uomo camminando nel sole che abbaglia (metafora per dire nell'impossibilità di vedere la verità) con un triste stupore percepisce come la vita, percepisce la fatica nel camminare affianco a un muro che in cima ha i cocci aguzzi di bottiglia" che è il correlativo oggettivo perché rimanda al male di vivere. Montale era stato influenzato non solo da artisti europei ma anche stranieri come l'inglese Thomas Eliot che ha scritto The West land cioè la terra desolata ed è stato lui a coniare il termine correlativo oggettivo: "objective correlative" che consiste nell'avere un oggetto per poi correlare un'emozione, un'intuizione ad esso in modo che al solo nominare di tale oggetto emergano determinate sensazioni e immagini.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del titolo "Ossi di seppia" nella raccolta di Montale?
- Qual è il messaggio centrale della poesia "Non chiederci la parola"?
- Come influisce il contesto storico-politico sull'opera di Montale?
- Qual è l'influenza di Thomas Eliot su Montale?
Il titolo "Ossi di seppia" allude a una condizione vitale impoverita e prosciugata, rappresentando i residui calcarei che il mare deposita sulla riva, simbolo dell'aridità.
La poesia esprime l'incapacità della parola poetica di dare certezze e illuminare la vita, criticando l'uomo conformista e sicuro di sé che non si interroga sulla propria esistenza.
L'affermarsi del fascismo e il senso di impotenza degli intellettuali formati nella cultura liberale influenzano il sentimento di solitudine e disagio esistenziale presente nelle poesie di Montale.
Thomas Eliot ha influenzato Montale con il concetto di "correlativo oggettivo", un metodo per correlare emozioni a oggetti, come visto nella rappresentazione del "male di vivere" in "Meriggiare pallido e assorto".