Concetti Chiave
- La letteratura industriale del dopoguerra italiano riflette il processo di industrializzazione e innovazione tecnologica dell'epoca.
- Albino Saluggia, protagonista del "Memoriale" di Paolo Volponi, rappresenta l'italiano medio che passa dalla vita contadina a quella operaia.
- Inizialmente, Albino è affascinato dalla fabbrica, vista come un monumento di innovazione e ordine perfetto.
- La fabbrica è paragonata a una chiesa o tribunale per il suo ciclo rituale di azioni ripetitive e organizzate.
- Nonostante l'ordine rassicuri inizialmente Albino, la fabbrica diventa fonte di alienazione e malessere, erodendo la sua identità.
Indice
Il contesto storico e culturale
Il genere della letteratura industriale fu uno dei generi letterari più conosciuti nel secondo dopoguerra italiano, in quanto rappresentava perfettamente il processo di industrializzazione e innovazione tecnologica che l’Italia stava vivendo in quegli anni grazie al boom economico. I protagonisti di questi romanzi diventavano di conseguenza emblema della storia dell’italiano medio, come avviene nel caso di Albino Saluggia, personaggio principale dell’opera “Memoriale” di Paolo Volponi, lui era infatti un semplice contadino costretto ad arruolarsi nell’esercito italiano nel corso della seconda guerra mondiale e che successivamente era stato assunto come operaio, allontanato quindi dal mondo naturale a cui era stato abituato.
La fabbrica come simbolo di modernità
La sua prima impressione della fabbrica in realtà non è così negativa, anzi ne rimane addirittura affascinato e meravigliato in quanto incarnava tutte le principali innovazioni in ambito tecnologico e industriale delle nuove aziende italiane. Ciò che lo colpisce sono principalmente due caratteristiche della fabbrica in cui inizia a lavorare, ovvero la sua grandezza (appare ai suoi occhi come una sorta di monumento enorme, “come una chiesa o un tribunale”) e quello che definisce “ordine perfetto” perché tutto risulta organizzato in maniera perfettamente razionale, senza nulla fuori posto.
L'alienazione del lavoratore
Il paragone ad edifici come la chiesa o il tribunale non è assolutamente casuale, in quanto rinvia in entrambi i casi alla presenza di un rito, nel caso della fabbrica non si parla ovviamente di funzioni religiose o processi giudiziari bensì di azioni ripetute all’infinito, in cui ogni operaio svolge una singola mansione che rientra nel processo generale più grande e che risulta strettamente necessario al funzionamento generale, ma è al contempo un’azione così piccola che risulta impercettibile o potrebbe considerarsi inutile. Questo aspetto sembra inizialmente dare conforto al protagonista, in quanto l’ordine lo rassicura, al punto che afferma degli operai che vede al lavoro attorno a lui “avevano tutti l’aria di star bene”, in realtà però ben presto Albino capirà come la stessa fabbrica che lui tanto apprezza sarà la causa del suo malessere e del suo dolore, lo porterà al deperimento fisico e morale. Le azioni che considerava infatti come parte di un tutto si rivelano simbolo di uno sfruttamento più profondo che causa negli uomini una sorta di alienazione, come se lentamente la loro personalità e identità di uomo venisse prelevata dalle macchine.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e culturale della letteratura industriale nel dopoguerra italiano?
- Come viene percepita la fabbrica dal protagonista all'inizio?
- Qual è il significato del paragone tra la fabbrica e edifici come la chiesa o il tribunale?
- Quali sono le conseguenze dell'alienazione del lavoratore nella fabbrica?
La letteratura industriale nel dopoguerra italiano rifletteva il processo di industrializzazione e innovazione tecnologica del periodo del boom economico, rappresentando la storia dell'italiano medio attraverso personaggi come Albino Saluggia.
All'inizio, il protagonista è affascinato dalla fabbrica, vedendola come un simbolo di modernità e innovazione tecnologica, paragonandola a un monumento per la sua grandezza e ordine perfetto.
Il paragone sottolinea la presenza di un rito nella fabbrica, dove le azioni ripetute degli operai sono parte di un processo più grande, ma possono portare a un senso di alienazione e perdita di identità.
L'alienazione porta il protagonista a un malessere fisico e morale, poiché le azioni ripetitive e apparentemente insignificanti causano uno sfruttamento che erode la personalità e l'identità degli operai.