Concetti Chiave
- Italo Svevo ha integrato pensieri contraddittori nella sua cultura, combinando influenze da Darwin, Marx, Schopenhauer, Nietzsche e Freud in un sistema originale e organico.
- La "Coscienza di Zeno" esplora il tema della malattia e salute, con Zeno che trasforma la sua inettitudine in una strategia esistenziale piuttosto che curarsi dalla nevrosi.
- Zeno è un narratore nevrotico e inattendibile, e l'opera richiede al lettore di interpretare autonomamente il significato e la veridicità delle vicende narrate.
- L'opera si sviluppa attraverso capitoli tematici che non seguono un ordine cronologico, con Zeno che racconta la sua vita come un esercizio terapeutico suggerito dal suo psicanalista.
- Nella parte conclusiva, l'idea di un ordigno capace di distruggere il mondo riflette il pessimismo e l'incertezza del destino umano, intrappolato tra intelligenza e debolezza fisica.
Italo Svevo
-Era ebraicoNascita: Trieste, 1861
Morte: Motta di Livenza, 1928
Per ricostruire la cultura e la poetica di svevo è necessario di attingere a queste fonti:
Epistolario
Profilo autobiografico (Scritto negli ultimi anni della sua vita)
Articoli e saggi composti nel corso della sua vita divisibile in tre fasi:
-Collaborazione all’indipendente (prima del 1899)
-Fase del Silenzio letterario (1899-1918)
-Articoli per la Nazione (1919-1921)
Per questo materiale spiccano per importanza alcuni scritti fra cui:
La tribù, racconto pubblicato sulla rivista critica sociale-1897
I saggi darwiniani, l’uomo e la teoria darwiniana e la corruzione dell’anima
Gli articoli-saggi, soggiorno londinese e uomo e cose del distretto di Londra
Il racconto “Le confessioni di un vegliardo”
Grazie a ciò si puo’ ricostruire la cultura di svevo, nella quale confluiscono filoni di pensiero contraddittori e a prima vista difficilmente conciliabili, da un lato positivismo, lezione di Darwin e Marxismo e dall’altro il pensiero negativo di Schopenhauer e Nietzsche. Un discorso a parte merita l’influenza di Freud in cui confluiscono sia elementi positivisti che antipositivisti: L’esigenza dello studio dell’inconscio riconduce al positivismo mentre la sottolineatura dei limiti della ragione e della volontà rientra nel nuovo clima culturale affermatosi a cavallo fra i due secoli. Questi spunti contraddittori sono in realtà assimilati da Svevo in modo originalmente organico, infatti dal positivismo da darwin e da freud riprende la propensione a valersi di tecniche scientifiche di conoscenza e il rifiuto di qualunque ottica di tipo metafisico e spiritualistico, di darwin l’ottimismo e la fiducia nel progresso, del positivismo la presunzione di fare della scienza una base oggettiva e indiscutibile del sapere e il marxismo. Di Schopenhauer riprende gli strumenti di analisi di critica ma ne rifiuta la soluzione filosofica ed esistenziale, in Nietzsche vede l’anticipazione di Freud il teorico della pluralità dell’IO, il critico spietato dei valori borghesi ma ne rifiuta il creatore dei miti dionisiaci. In Freud vede un maestro nell’analisi della costitutiva ambiguità dell’ Io, nella razionalizzazione ideologica con cui l’individuo giustifica la ricerca inconscia del piacere, accetta la psicoanalisi come tecnica di conoscenza ma la respinge come visione totalizzante della vita e come terapia medica. Schopenhauer divideva le persone in 2 gruppi:
-Lottatori, che sono adatti a vivere
-Contemplatore, non sono adatti a vivere
Questa caratteristica la possiamo riconoscere in “Le ali del Gabbiano” (Una vita-Svevo).
La Coscienza di Zeno
Iniziata da Svevo nel 1919, pubblicato nel 1923.Il titolo innovativo evidenzia il carattere dell’opera, infatti la parola coscienza può avere diversi significati.
L’opera si divide in 7 capitoli che vanno per argomenti e non per scansione cronologica. La prefazione fu scritta dal Dottor S, lo psicanalista di Zeno mentre il resto della storia è narrata dal protagonista stesso. Zeno è un narratore nevrotico quindi inattendibile, dall'altro canto anche il Dottor S puo’ essere definito inattendibile perchè ha pubblicato il materiale scritto per ripicca. Il lettore deve avanzare delle ipotesi in autodidatta, la coscienza di zeno è una biografia, la storia della Genesi e del discorso di una malattia (La Nevrosi) del protagonista.
Tema centrale: malattia e salute
Zeno si definisce un inetto, ovvero che rifiuta di riconoscersi tale, attribuendo i suoi fallimenti ad una malattia che si rifiuterà di sottrarsi alla psicanalisi. In realtà Zeno non guarisce, la sua presunta guarigione è la trasformazione dell’inettitudine da pura inferiorità a strategia esistenziale. Il protagonista riesce a equilibrare una serie di compromessi con la realtà e ad ottenere i vantaggi secondari delle difese nevrotiche, ciò gli permette non solo di sopravvivere senza soddisfazioni ma anche di avere la meglio sui suoi rivali. Sfruttamento della condizione nevrotica e non un processo di guarigione. Alla fine del romanzo Zeno si accorgerà che coloro che aveva giudicato “Sani” e rispetto ai quali si era sentito sempre inferiore in realtà non corrispondeva all’idea che lui si era fatto di loro. La malattia finisce per coincidere col destino stesso dell’uomo costretto all’intelligenza a differenza degli animali dalla stessa debolezza dei suoi mezzi fisici.
Struttura dell’opera: Dopo la prefazione, Zeno ormai anziano prende la parola, l’esercizio della scrittura viene giustificato come una cura prescritta dal Dottor S.
Nel Capitolo 2, Il Fumo, la nevrosi affligge Zeno viene presentata nella sua manifestazione più tipica, la dilazione, ovvero il continuo rimandare il momento in cui smettere di fumare.
Nel capitolo 3, La Morte di mio padre, la genesi edipica della malattia viene inequivocabilmente suggerita al lettore anche se Zeno si ostina a negarla.
Nel capitolo 7, Psicanalisi, scritto sotto forma di diario la vicenda torna ad essere quella dello zeno anziano che ha attraversato l’esperienza della terapia psicanalitica, rimanendo deluso.
Nella parte conclusiva troviamo il tema dell’ordigno capace di distruggere tutto il mondo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le influenze culturali e filosofiche che hanno contribuito alla poetica di Italo Svevo?
- Qual è la struttura e il tema centrale de "La Coscienza di Zeno"?
- Come viene presentata la nevrosi di Zeno nel romanzo?
- Qual è il ruolo del Dottor S nella narrazione de "La Coscienza di Zeno"?
- Come si conclude "La Coscienza di Zeno" e quale messaggio trasmette?
La cultura di Svevo è influenzata da filoni di pensiero contraddittori come il positivismo, il darwinismo, il marxismo, e il pensiero negativo di Schopenhauer e Nietzsche. Inoltre, l'influenza di Freud è significativa, combinando elementi positivisti e antipositivisti.
"La Coscienza di Zeno" è divisa in sette capitoli tematici, non cronologici, con una prefazione del Dottor S. Il tema centrale è la malattia e la salute, con Zeno che si definisce un inetto e attribuisce i suoi fallimenti a una malattia, rifiutando la psicanalisi.
La nevrosi di Zeno si manifesta attraverso la dilazione, come nel capitolo "Il Fumo", dove continua a rimandare il momento di smettere di fumare. La malattia è vista come una strategia esistenziale piuttosto che un processo di guarigione.
Il Dottor S è lo psicanalista di Zeno e scrive la prefazione del libro. Tuttavia, è considerato un narratore inattendibile poiché pubblica il materiale per ripicca, costringendo il lettore a formulare ipotesi in modo autodidatta.
Alla fine del romanzo, Zeno si rende conto che coloro che considerava "sani" non corrispondono alla sua idea di loro. La malattia diventa il destino dell'uomo, costretto all'intelligenza dalla debolezza dei suoi mezzi fisici, e si conclude con il tema di un ordigno capace di distruggere il mondo.