Concetti Chiave
- Il romanzo "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo, pubblicato nel 1923, è narrato in prima persona da Zeno Cosini, un protagonista anziano che riflette sulla sua vita attraverso memorie indotte dallo psicoanalista.
- La struttura si compone di otto capitoli, di cui i primi due introducono il contesto e le memorie di Zeno, mentre i successivi affrontano temi come il fumo, la morte del padre, il matrimonio, e la psicoanalisi, non seguendo un ordine cronologico.
- Il romanzo utilizza una narrazione non lineare, con un io-narrante che sovrappone ricordi del passato a riflessioni presenti, creando una dialettica tra l'io-narrante e l'io-narrato, e mettendo in evidenza l'inattendibilità del narratore.
- Elementi di psicoanalisi freudiana sono presenti, tra cui l'interpretazione dei sogni, il complesso di Edipo e il fenomeno della rimozione, che Zeno sperimenta attraverso vari episodi del romanzo.
- Nonostante alcuni elementi siano ispirati alla vita di Italo Svevo, "La coscienza di Zeno" non è un romanzo autobiografico, poiché ogni evento narrato acquista una nuova dimensione originale.
- viene pubblicato nel 1923
- il protagonista è Zeno Cosini (narratore interno che narra in prima persona) e narra le proprie memorie indotto dallo psicoanalista presso cui è in cura -> è ormai vecchio quindi c’è la presenza di senilità come condizione fisica (reale) e come condizione psicologica (metaforica) -> lo psicoanalista pubblica poi le memorie del paziente per vendicarsi del fatto che Zeno, ad un certo punto, interrompe la cura
- il romanzo è composto da 8 capitoli:
- Cap. 1 – Prefazione -> il dottor S. permette al lettore di entrare nel contesto dell’opera e spiega di avere suggerito a Zeno di scrivere le proprie memorie a scopo terapeutico, prima di iniziare la terapia. C’è anche la spiegazione del motivo della pubblicazione delle memorie che Zeno ha consegnato allo psicoanalista.
- Cap. 2 – Preambolo di Zeno alle proprie memorie
- Cap. 3-7 -> contengono le memorie di Zeno, che si fingono scritte da lui tra il 1913 e il 1914
- Cap. 8 -> contengono alcune pagine di diario, datate tra il maggio 1915 e il marzo 1916, scritte da Zeno dopo la terapia, in cui vengono chiarite le motivazioni del’interruzione della cura sperimentata per sei mesi
- i capitoli dal 3 all’8 non sono sviluppati secondo una successione cronologica ma per temi (che si riferiscono agli episodi, ai fattori determinanti e agli aspetti che hanno segnato e accompagnato la vita di Zeno):
- il fumo
- la morte del padre
- la storia del matrimonio -> Zeno Racconta le circostanze che l’hanno indotto a sposare Augusta. Un giorno Zeno incontra Giovanni Molfenti, uomo d’affari che lo invita a casa sua e che gli fa conoscere la sua famiglia formata dalla moglie e quattro figlie (Ada, Alberta, Augusta, e Anna la più piccola -> i nomi delle figlie iniziano tutti con la A e Zeno lega questa cosa il destino perché la loro iniziale è la prima lettera dell’alfabeto mentre lui ha un nome che inizia per Z). Inizialmente lui si innamora di Ada ma viene rifiutato e quest’ultima si sposa con Guido Speier (che lavorerà con Zeno). Successivamente Zeno fa una proposta ad Alberta ma viene rifiutato quindi decise di accontentarsi di Augusta che è interessata a lui e nonostante sia brutta sarà la moglie perfetta. Qui emerge l’inettitudine infatti Zeno si sposa con la donna che non vuole.
- il rapporto con la moglie e l’amante -> emerge l’inettitudine perché si trova un amante che non riesce a mollare
- la storia di un’associazione commerciale
- la psicoanalisi
- c’è una continua dialettica di punti di vista e un continuo sdoppiamento tra l’io-narrante (Zeno vecchio che scrive) e l’io-narrato (Zeno nelle diverse fasi della sua vita) -> è un narratore inattendibile e lo svela il signore S. che denuncia le tante verità e bugie (omissioni o camuffamenti della realtà) contenute nelle memorie
- rottura della struttura lineare tradizionale del romanzo -> il tempo è quello della coscienza dell’io narrante che sovrappone la memoria del passato alla consapevolezza del presente e alle riflessioni esistenziali -> il tempo degli eventi e il tempo del racconto non coincidono
- dissoluzione del personaggio unitario ottocentesco per lo sdoppiamento e per la dissociazione tra comportamenti, intenzione e sentimenti -> Zeno è un inetto nel vivere pienamente la vita
- c’è la presenza del monologo interiore per presentare il pensiero di Zeno -> crea discorsi logici e consequenziali
- fa riferimento anche alla psicoanalisi di Freud:
- interpretazione dei sogni -> nel romanzo ce ne sono 9
- fenomeno della rimozione -> Zeno ricorda una figura paterna buona per compensare i suoi sensi di colpa
- complesso di Edipo -> Zeno in realtà odia il padre
- meccanismo dell’atto mancato -> Zeno sbaglia corteo funebre e non partecipa al funerale del cognato
- dolori di natura psicosomatica -> costringono Zeno a zoppicare
- vari elementi del romanzo sono riconducibili alla vita di Svevo ma non è un romanzo autobiografico in quanto ogni episodio raccontato (anche se trae spunto da fatti reali) diventa qualcosa di nuovo e originale
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dello psicoanalista nel romanzo?
- Come è strutturato il romanzo "La coscienza di Zeno"?
- Quali sono alcuni dei temi principali trattati nelle memorie di Zeno?
- In che modo il romanzo si discosta dalla struttura narrativa tradizionale?
- Quali elementi della psicoanalisi di Freud sono presenti nel romanzo?
Lo psicoanalista suggerisce a Zeno di scrivere le proprie memorie a scopo terapeutico e, dopo l'interruzione della terapia da parte di Zeno, pubblica le memorie per vendicarsi.
Il romanzo è composto da 8 capitoli, con i capitoli dal 3 all'8 organizzati per temi piuttosto che in ordine cronologico, trattando aspetti significativi della vita di Zeno.
I temi principali includono il fumo, la morte del padre, la storia del matrimonio, il rapporto con la moglie e l'amante, la storia di un'associazione commerciale e la psicoanalisi.
Il romanzo rompe la struttura lineare tradizionale, sovrapponendo la memoria del passato alla consapevolezza del presente, con un tempo narrativo che non coincide con il tempo degli eventi.
Il romanzo fa riferimento all'interpretazione dei sogni, al fenomeno della rimozione, al complesso di Edipo, al meccanismo dell'atto mancato e ai dolori di natura psicosomatica.