Concetti Chiave
- La Coscienza di Zeno riflette influenze di intellettuali come Schopenhauer, Darwin, Freud e Marx, con un pessimismo schopenhaueriano che evidenzia l'uomo come malato senza speranza.
- Zeno rappresenta una critica implicita al capitalismo, suggerendo che la felicità individuale deriva dal superamento degli altri, spesso attraverso la speculazione e la guerra.
- Il romanzo esprime un pessimismo nei confronti dello sviluppo sociale, simile al pensiero leopardiano, e ritrae l'uomo come il male di se stesso.
- Il tono ironico di Zeno, quando afferma di essere guarito, solleva dubbi sulla sua sincerità, suggerendo che né lui né l'umanità possono veramente guarire.
- Zeno è presentato come un anti-eroe, la cui guarigione attraverso il commercio e la guerra è simbolica della degenerazione della civiltà in una catastrofe.
Influenze filosofiche e critiche sociali
Nella Coscienza di Zeno, soprattutto nella parte finale del romanzo, è impossibile non trovare tracce di influenze da parte di diversi intellettuali, come Schopenhauer e Darwin, Freud e Marx. Per quanto riguarda la concezione sveviana della vita umana non si può non fare riferimento al primo citato: la concezione che ne deriva è infatti pessimistica, perché afferma che l’uomo è malato senza speranza, e per guarire deve affermare se stesso contro gli altri in modo che la sua felicità individuale vada di pari passo con la distruzione dell’umanità. Non solo: questa vittoria sugli altri, spiega Zeno, può essere raggiunta tramite la speculazione in Borsa e la guerra. Il pessimismo schopenhaueriano si fa quindi sentire, insieme all’implicita critica al capitalismo che rimanda a Marx. Questa perdita dell’autenticità porta poi alla disgregazione e alla catastrofe. E’ quindi l’uomo il male di se stesso. Questo pessimismo nei confronti di uno sviluppo sociale, e quindi di un anti-progresso, non può che ricordare il pensiero leopardiano della Ginestra.
Ironia e autoinganno di Zeno
Nel corso del brano ci sono diversi riferimenti che inducono a pensare che Zeno non stia dicendo del tutto la verità. Qando afferma di essere guarito, per esempio ai righi 11-13-14, Zeno ha un tono talmente sicuro da sembrare quasi ironico. Egli sembra dirlo come se volesse convincere il lettore ma soprattutto se stesso, che sia completamente guarito. Ma Zeno non è realmente guarito: questo stile di autodifesa, percepibile anche nelle parole che rivolge al dottor S., rimandano a ben altro argomento. Come Zeno non riuscirà a guarire, neanche l’umanità riuscirà a farlo. Nell’ultima pagina, infatti, vi è una perfetta coincidenza tra la malattia di Zeno e la degenerazione della civiltà in una catastrofe umana. La guarigione del protagonista infatti può avvenire solo attraverso la sopraffazione degli altri: “fu il commercio a guarirmi” dice Zeno al verso 23. Tutto attraverso la speculazione di guerra. Per questo motivo la sua guarigione può essere paragonata alla degenerazione altrui. Il personaggio sveviano non è altro che un anti-eroe romanzesco.
Domande da interrogazione
- Quali influenze filosofiche si possono riscontrare nella "Coscienza di Zeno"?
- Come si manifesta l'ironia e l'autoinganno nel personaggio di Zeno?
- Qual è il legame tra la malattia di Zeno e la società?
Nella "Coscienza di Zeno" si trovano influenze di Schopenhauer, Darwin, Freud e Marx, con un forte pessimismo schopenhaueriano e una critica implicita al capitalismo che rimanda a Marx.
L'ironia e l'autoinganno di Zeno si manifestano quando afferma di essere guarito con un tono sicuro ma ironico, cercando di convincere se stesso e il lettore, mentre in realtà non è guarito.
La malattia di Zeno è parallela alla degenerazione della civiltà, culminando in una catastrofe umana, dove la guarigione di Zeno avviene attraverso la sopraffazione degli altri, simboleggiando la degenerazione sociale.