Concetti Chiave
- "La coscienza di Zeno" è un romanzo influenzato dalla psicoanalisi, rappresentando una confessione autobiografica e abbandonando il tradizionale romanzo ottocentesco.
- La struttura del libro è autodiegetica, con una narrazione che si sviluppa attraverso i ricordi del protagonista, senza un narratore tradizionale.
- Il romanzo è suddiviso in sezioni tematiche che esplorano vizi, relazioni familiari e la psicoanalisi di Zeno Cosini, il protagonista.
- Zeno, un borghese instabile, cerca di affermarsi attraverso il matrimonio e le relazioni, riflettendo l'influenza del complesso edipico.
- Nonostante Zeno dichiari di essere guarito alla fine, il romanzo suggerisce che egli ha solo raggiunto una maggiore consapevolezza di sé.
Il contesto storico e letterario
Il romanzo, del 1923, è diverso dagli altri due: esso è innanzitutto composto durante un cambiamento dell’assetto della società e del poeta stesso. E’ il periodo della nascita di alcune correnti letterarie come la psicoanalisi: il romanzo di Svevo risente di questi cambiamenti, ed abbandona perciò il romanzo ottocentesco per adottare il memoriale, una specie di confessione autobiografica.
Il romanzo ha un impianto autodiegetico, perché vieta la funzione narrativa del narratore. Il tempo è misto ed è caratterizzato da diversi piani temporali che dipendono dalla memoria del protagonista. Il libro non è diviso in capitoli ma in sezioni tematiche: il vizio del fumo e gli sforzi per liberarsene, la morte del padre, la storia del proprio matrimonio, la storia del rapporto con la moglie e con l’amante, l’associazione commerciale ed infine la psicoanalisi.La vita e le scelte di Zeno
Il protagonista, Zeno Cosini, è fratello di Alfonso ed Emilio e come loro è un incostante. Appartiene alla borghesia commerciale, ma non arriva mai a terminare gli studi o a compiere una seria attività. Il padre, ricco gestore, non ha nessuna stima del figlio: questa ostilità aumenta quando Zeno inizia a fumare semplicemente per impossessarsi della virilità del padre. Dopo la sua morte, Zeno si trova da solo e decide di sposare una delle figlie del signor Malfenti, con cui ha stretto un rapporto di lavoro e che considera come un padre. Zeno è innamorato di Ada, che però non corrisponde il sentimento, e dopo aver chiesto anche la mano di Alberta, secondogenita, propone il matrimonio ad Augusta, la terza e più brutta sorella, che coincide con la rassicurante figura della madre. Questa scelta non è casuale, poiché la donna sarà capace di creare un clima di dolcezza. Zeno fonda un’associazione col marito di Ada, Guido, di cui è invidioso per il successo ottenuto. Dopo avere intrapreso la psicoanalisi, gli viene diagnosticato il complesso edipico (invidia nei confronti del padre), che Zeno non accetterà mai. Alla fine del libro si dichiara perfettamente guarito: in realtà ha soltanto preso coscienza della sua situazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali del romanzo di Svevo del 1923?
- Qual è il rapporto di Zeno Cosini con la sua famiglia e il suo ambiente sociale?
- Come si sviluppa il percorso di Zeno attraverso la psicoanalisi?
Il romanzo di Svevo del 1923 è influenzato dai cambiamenti sociali e letterari dell'epoca, come la nascita della psicoanalisi. Adotta una struttura autodiegetica e si presenta come un memoriale autobiografico, con sezioni tematiche anziché capitoli.
Zeno Cosini appartiene alla borghesia commerciale ma non riesce a completare gli studi o a intraprendere un'attività seria. Ha un rapporto conflittuale con il padre, che non lo stima, e cerca di affermarsi attraverso il matrimonio con una delle figlie del signor Malfenti.
Zeno intraprende la psicoanalisi e gli viene diagnosticato il complesso edipico, che non accetta. Alla fine del libro, si dichiara guarito, ma in realtà ha solo preso coscienza della sua situazione.