Concetti Chiave
- Vittorio Spinazzola, professore di letteratura italiana contemporanea, esplora il romanzo sociale nel suo saggio "Le Metamorfosi del Romanzo Sociale".
- Il romanzo sociale si sviluppa dal XIX secolo, influenzato dalla sociologia e dalla rappresentazione dei gruppi sociali e dei loro effetti sugli individui.
- Spinazzola analizza la diffusione del romanzo sociale in Italia, post Unità del Regno, e il suo legame con l'industrializzazione e le metropoli ottocentesche.
- L'opera esplora il paradosso degli autori borghesi che raccontano condizioni di disagio sociale, limitandosi spesso alla commiserazione senza azioni concrete.
- Spinazzola utilizza una citazione di Manzoni per definire il romanzo sociale come un intreccio di sociologia e invenzione narrativa.
Vittorio Spinazzola e il Romanzo Sociale
Vittorio Spinazzola, classe 1930, è un professore di letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Milano, ha inoltre ricoperto il ruolo di primo presidente della società italiana per lo studio della modernità letteraria, nella sua carriera si focalizza in particolare il trinomio di produzione letteraria-pubblico dei lettori-industria culturale.
Nel suo saggio intitolato “Le Metamorfosi del Romanzo Sociale” pubblicato nel 2012, Vittorio Spinazzola ripercorre la genesi e le varie trasformazioni che il sottogenere letterario del romanzo sociale ha subito a partire da Verga fino a Saviano, alternando capitoli estremamente descrittivi e storici, ad altri più riflessivi e filosofici, fino ad arrivare a sondaggi sui testi paradigmatici. Di particolare interesse sono i capitoli iniziali, in cui Spinazzola definisce lo statuto del romanzo sociale, rievoca la nascita di questo genere moderno e spiega le circostanza che hanno permesso il suo rapido sviluppo nel territorio italiano, nello specifico a partire dal XIX° secolo. Per spiegare i veri contenuti e la vera struttura di un romanzo sociale, Spinazzola prende come punto di riferimento una citazione di Alessandro Manzoni che definisce questo sottogenere come “un componimento misto di sociologia e d’invenzione”, questa frase permette di capire l’influenza della sociologia nella letteratura, con questo si spiega l’introduzione descrittiva e realistica di gruppi sociali e delle conseguenze che vivere in una determinata comunità può creare sul singolo individuo.Genesi e Sviluppo del Romanzo Sociale
Il romanzo sociale si sviluppa prima in Francia e in Gran Bretagna, seguendo la diffusione parallela e costante dell’economia industriale, forse proprio per questo in Italia comincia a diffondersi solo dopo l’Unità del Regno, avvenuta nel 1861. Essendosi sviluppato in un’era così industrializzata, il focus principale è ovviamente rivolto alle gradi metropoli e ai centri urbani tipicamente ottocenteschi, dove a causa di questo rapido sviluppo si andarono ad ammassare persone provenienti dai contesti più disparati e che vengono attratte dalla possibilità di guadagno, per cui sono pronti a sottostare a rigidi schemi lavorativi e dure condizioni di vita. Tuttavia, verrebbe spontaneo chiedersi la ragione per cui autori di classe borghese, che si rivolgono a persone dello stesso ceto sociale, rivolgano la propria attenzione a questa condizione di disagio. La risposta si trova in un certo di pietismo e che rappresenta però anche un limite per l’autore stesso in quanto egli può immedesimarsi e biasimare i personaggi che descrive ma i drammi descritti, seppur con partecipazione, non si spingono mai al di là della commiserazione.
Domande da interrogazione
- Chi è Vittorio Spinazzola e quale contributo ha dato allo studio del romanzo sociale?
- Come definisce Vittorio Spinazzola il romanzo sociale e quali sono le sue caratteristiche principali?
- Qual è stata l'evoluzione storica del romanzo sociale in Italia?
- Perché gli autori borghesi si interessano alle condizioni di disagio sociale nei loro romanzi?
Vittorio Spinazzola è un professore di letteratura italiana contemporanea all'Università degli Studi di Milano, noto per il suo lavoro sul romanzo sociale. Ha esplorato la genesi e le trasformazioni di questo sottogenere letterario nel suo saggio "Le Metamorfosi del Romanzo Sociale", analizzando l'influenza della sociologia nella letteratura.
Spinazzola definisce il romanzo sociale come un "componimento misto di sociologia e d’invenzione", sottolineando l'importanza della rappresentazione realistica dei gruppi sociali e delle conseguenze della vita comunitaria sull'individuo.
Il romanzo sociale si è sviluppato in Italia dopo l'Unità del Regno nel 1861, influenzato dalla diffusione dell'economia industriale. Si concentra principalmente sulle metropoli ottocentesche, dove le persone si ammassavano in cerca di lavoro, affrontando condizioni di vita difficili.
Gli autori borghesi si interessano alle condizioni di disagio sociale per un certo pietismo, che però rappresenta un limite, poiché pur partecipando emotivamente, non riescono a superare la commiserazione dei drammi descritti.