Concetti Chiave
- La poesia "Se l’anima perde" è parte della raccolta "Variazioni belliche" di Amelia Rosselli, pubblicata da Garzanti.
- Il componimento utilizza versi liberi con rima interna e ripetizioni, focalizzandosi su parole chiave come "anima".
- La poesia esplora una riflessione personale sulla natura dell'anima e il "dono spirituale" che la caratterizza.
- Elementi sonori e musicali sono centrali, legati al concetto di spirito, pur espressi attraverso l'inchiostro.
- La visione della vita è pessimista, con l'anima che rischia di perdere la connessione divina, evocando disperazione.
“Se l’anima perde” è uno dei componimenti più famosi della raccolta “Variazioni belliche”, pubblicata grazie all’editore Garzanti per mano di Amelia Rossetti. La poesia viene scritta in versi liberi di misura lunga che presentano una rima interna oltre che la frequente ripetizione di alcune parole chiave come “anima” per ben sei volte, senza contare la sua citazione anche nel titolo stesso.
Indice
Riflessioni sull'anima e il dono
Il componimento si basa su una riflessione personale e profonda della scrittrice stessa, la quale si domanda sulla natura dell’anima, e di quello che lei definisce come il “dono spirituale” da cui essa è caratterizzata e senza il quale la terra diventerebbe un vero e proprio inferno.
Il dono a cui fa riferimento sembra quasi avere delle connotazioni religiose e/o divine, che emerge in particolare dai riferimenti che riporta all’inferno del primo verso e al paradiso del settimo, ma che esplode soprattutto quando al quarto verso scrive “voce di Dio che rimane contemplata”, immagine che sembra poi anche ulteriormente richiamata dal fatto che al nono verso gli uccelli cantino.Connotazioni religiose e musicali
Sia il riferimento alla voce che quello al canto permettono infatti al lettore di capire come lo spirito per Rosselli sia strettamente connesso al mondo del sonoro, della musica nonostante la sua evocazione per lei debba passare strettamente verso l’inchiostro a cui fa riferimento nel settimo verso.
Visione pessimista della vita
L’intero componimento fa inoltre emergere una visione quasi pessimista, sicuramente però in negativo della vita, Roselli parla infatti del fatto che l’anima possa perdere questo suo dono (che si comprende essere una sorta di serenità interiore dovuta al rapporto che si instaura con Dio) e quando succede all’uomo non resta che patire il dolore, non a caso anche Gesù nel corso della sua passione afferma “la mia anima è triste fino alla morte” proprio nel momento in cui si sentiva più lontano e più abbandonato dal proprio padre. Come nel passo del vangelo, anche qui si verifica un dipinto di smarrimento del soggetto che viene sottolineato dall’utilizzo di alcuni verbi in particolare, come “cadere” al sesto verso, oppure “perdere” al primo verso per ben due volte, oppure ancora “morire” al terzo e all’ottavo verso, in cui compare anche “scendere”. Dunque in questo panorama il componimento si palesa come una vera e propria preghiera a Dio, come una sorta di ultimo tentativo per cercare di rinsaldare il rapporto con la voce di Dio, con quel dono a cui tanto spera di arrivare.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del componimento "Se l’anima perde"?
- Come viene rappresentata la connessione tra spirito e musica nel testo?
- Qual è la visione della vita espressa nel componimento?
- In che modo il componimento si presenta come una preghiera?
Il tema centrale è una riflessione profonda sull'anima e il "dono spirituale" che la caratterizza, con connotazioni religiose e musicali.
La connessione è rappresentata attraverso riferimenti alla voce e al canto, suggerendo che lo spirito è legato al mondo sonoro e musicale.
La visione della vita è pessimista, evidenziando la perdita del dono spirituale e il conseguente dolore e smarrimento dell'anima.
Si presenta come una preghiera a Dio, un tentativo di rinsaldare il rapporto con la voce divina e recuperare il dono spirituale.