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Concetti Chiave

  • La poesia di Giovanni Raboni affronta il complesso interrogativo sul senso della vita, partendo da un'apparente negazione del valore di vivere nel mondo contemporaneo.
  • Raboni sottolinea il ruolo del poeta nel riflettere emozioni collettive, ponendo domande fondamentali che risuonano in ogni individuo.
  • La riflessione poetica evolve con l'uso della congiunzione "Ma", suggerendo una volontà di non rinunciare alla vita e al presente, nonostante le difficoltà.
  • La poesia, sebbene intimista, si trasforma in un esempio di poesia civile, esortando a migliorare il presente per le generazioni future.
  • Raboni utilizza una struttura metrica libera, con lessico semplice e quotidiano, per rendere la sua poesia accessibile e profondamente espressiva.

Indice

  1. La poesia civile di Raboni
  2. Il ruolo del poeta
  3. La risposta di Raboni
  4. Riflessione e rinuncia
  5. Il componimento e lo stile

La poesia civile di Raboni

Nella sua forma canonica la poesia civile è poesia politica e sociale, ma essa può essere anche lirica intima, personale, non sbandierata a gran voce nelle piazze, e frutto di una lunga e profonda assunzione di coscienza su che cosa sia l'uomo contemporaneo e sul suo rapporto con il mondo. È questo il "taglio" della lirica di Giovanni Raboni che proponiamo, incentrata su un interrogativo solo apparentemente semplice e, in realtà, complesso e di non facile soluzione: vale ancora la pena di vivere in questo mondo?

Il ruolo del poeta

Una delle principali funzioni del poeta è quella di riflettere e di provare emozioni anche per gli altri, per quei lettori che scopriranno l'importanza della riflessione e la forza espressiva delle emozioni nei suoi versi. Così fa Raboni in questa lirica che, pur nella sua brevità, affronta uno degli interrogativi fondamentali della poesia di tutti i tempi e di ogni individuo: vorrei rivivere in questo mondo?

La risposta di Raboni

La prima risposta che la figura di Raboni dà è assolutamente negativa, rafforzata da quel «Per nessuna ragione» che apre programmaticamente la poesia. È la naturale reazione dell'uomo che ha vissuto intensamente la propria epoca e che altrettanto intensamente ha sofferto per essa.

Riflessione e rinuncia

Nel verso 4, tuttavia, egli introduce la congiunzione avversativa «Ma», che avvia una riflessione di segno che può essere definito totalmente opposto. Mai e poi mai il poeta, pur sentendosi recluso in un presente sempre più angusto, vorrebbe realmente rinunciare alla sua vita.

Non si può rinunciare al presente, per quanto «ignominioso», così come non si può rinunciare a «questo mondo» e alla vita stessa. Anzi, pensando a chi verrà dopo di lui, quel «nato da poco» che egli già sente fisicamente fare parte di se stesso (infatti gli agita il sonno, preme sul suo cuore e forma parole con il suo fiato), Raboni sollecita tutti in modo implicito a vivere con convinzione il presente, rendendolo migliore, ognuno con i mezzi che ha a disposizione.

Così questo componimento, apparentemente intimista, diventa un particolare esempio di poesia civile.

Il componimento e lo stile

Il componimento è costituito da una sola strofa, composta da sedici versi liberi di diversa lunghezza con endecasillabi, settenari e altri versi della tradizione letteraria italiana. Sono proprio queste le scelte stilistiche che caratterizzano la migliore produzione di Raboni: una poesia che rifiuta l'imposizione di rigido schematismo, ma che contemporaneamente non rinnega la migliore tradizione.

Gli enjambement, soprattutto nei versi centrali, danno compattezza al momento importante della riflessione del poeta. Negli altri versi una punteggiatura frequente scandisce e precisa i contenuti, mentre i puntini di sospensione finali lasciano aperta la conclusione sintattica, così come lo è quella del contenuto.

Il lessico è volutamente semplice, quotidiano, vicino a quello che era parlato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale della poesia civile di Giovanni Raboni?
  2. La poesia civile di Raboni si concentra su un interrogativo complesso: vale ancora la pena di vivere in questo mondo? Essa esplora il rapporto dell'uomo contemporaneo con il mondo attraverso una lirica intima e personale.

  3. Qual è il ruolo del poeta secondo Raboni?
  4. Il poeta ha il compito di riflettere e provare emozioni per gli altri, aiutando i lettori a scoprire l'importanza della riflessione e la forza espressiva delle emozioni nei suoi versi.

  5. Qual è la risposta iniziale di Raboni alla domanda centrale della sua poesia?
  6. La risposta iniziale di Raboni è negativa, espressa con un deciso «Per nessuna ragione», riflettendo la sofferenza vissuta intensamente nella sua epoca.

  7. Come si sviluppa la riflessione di Raboni nel componimento?
  8. Raboni introduce una riflessione opposta con la congiunzione «Ma», suggerendo che, nonostante le difficoltà del presente, non si può rinunciare alla vita e al mondo, sollecitando a vivere il presente con convinzione per migliorarlo.

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