pukketta
Genius
1 min. di lettura
Vota 3,5 / 5

Concetti Chiave

  • Salvatore Quasimodo esprime profondamente la sua solitudine attraverso parole ed espressioni che evocano tristezza e malinconia.
  • La poesia utilizza figure retoriche come la sinestesia, combinando sensazioni diverse per trasmettere emozioni complesse.
  • L'espressione "le strade son buie" possiede un significato connotativo che rappresenta la solitudine del poeta.
  • Il poeta riflette sulla sua vita e sul senso di isolamento che prova, sottolineando l'assenza di qualcuno con cui confidarsi.
  • La poesia è prevalentemente riflessiva, offrendo uno sguardo introspettivo sulle esperienze personali e i sentimenti di Quasimodo.

Indice

  1. Analisi della solitudine in Quasimodo
  2. Figure retoriche e significati connotativi
  3. Riflessioni personali del poeta

Analisi della solitudine in Quasimodo

In questa poesia Salvatore Quasimodo, ha voluto esprimere profondamente la sua solitudine, nel senso che, oltre il titolo stesso della parola, si celano anche parole, espressioni, elementi fonici, che ci fanno percepire il suo stato d'animo; come per esempio, "le strade son buie", "cuore di tristezza": quest'ultime suscitano delle sensazioni di tristezza e malinconia.

Figure retoriche e significati connotativi

Cuore di tristezza, costituisce una figura retorica, quale secondo me, la sinestesia che consiste nell'associare, all'interno di un'unica immagine, nomi, aggettivi appartenenti a sfere sensoriali diverse.

Anche, per esempio, il significato connotativo, cioè soggettivo ed emotivo, dell'espressione "le strade son buie" sta a significare, appunto la solitudine, nel senso che, forse, il poeta ha scritto quest'espressione mentre pensava ai suoi momenti di profonda solitudine.

Riflessioni personali del poeta

Io ritengo questa poesia del tipo per lo più, riflessiva in quanto il poeta mentre scrive riflette sulla sua vita, sulle sue attività, sulle sue compagnie.

Ed è questo il punto, che io ritengo per lo più interessante e cioè quello del riflettere che a volte non si ha nessuno col quale confidarsi, una spalla su cui piangere, ecco.

nessuno di Salvatore Quasimodo

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community