Fabrizio Del Dongo
Genius
4 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • La poesia "Alle fronde dei salici" riflette sul silenzio dei poeti durante l'occupazione tedesca, paragonando la loro incapacità di cantare alla perdita di gioia degli Ebrei prigionieri dei Babilonesi.
  • La lirica utilizza immagini potenti, come i morti abbandonati e il lamento dei fanciulli, per esprimere il dolore e la sofferenza causati dalla guerra e dall'oppressione.
  • Le cetre appese ai salici simboleggiano il silenzio e l'inutilità della poesia in tempi di violenza e disumanità, in attesa del ritorno della civiltà.
  • La struttura del testo è composta da endecasillabi sciolti e include figure retoriche come metonimia, sinestesia e metafora per intensificare l'espressione emotiva.
  • La scelta del silenzio da parte dei poeti è presentata come una reazione ai sentimenti travolgenti, ma non implica un ritiro permanente dalla società.

Indice

  1. Il dolore della guerra
  2. Il simbolismo delle cetre
  3. Riflessioni sulla lirica
  4. Il silenzio del poeta
  5. Figure retoriche nella poesia

Il dolore della guerra

E come potevano noi cantare

Con il piede straniero sopra il cuore,

fra i morti abbandonati nelle piazze

sull’erba dura di ghiaccio, al lamento

d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero

della madre che andava incontro al figlio

crocifisso sul palo del telegrafo?

Il simbolismo delle cetre

Alle fronde dei salici, per voto,

anche le nostre cetre erano appese,

oscillavano lievi al triste vento.

Riflessioni sulla lirica

L’ incipit della a lirica è costituito da un versetto del Salmo CXXXVII della Bibbia dove si narra che gli Ebrei, essendo stati fatti prigionieri dei Babilonesi, avevano perso la gioia di cantare e per questo avevano deciso di appendere le loro cetre sui rami dei salici.

Il soggetto plurale “noi” ci fa assistere al termine del periodo ermetico caratterizzata dall’individualismo, espresso sempre dal pronome “io”

I poeti non potevano continuare a cantare perché il piede straniero opprimeva loro il cuore - In questi due versi si fa allusione alle truppe tedesche, diventate truppe di occupazione dopo gli avvenimenti dell’ 8 settembre – con i morti abbandonati in mezzo alle piazze – il poeta fa riferimento al fatto che era proibito seppellire i corpi di coloro che era stati uccisi per rappresaglia, affinché ciò servisse da monito per la popolazione – o sull’erba che il ghiaccio ha reso dura – la natura invernale sembra che quasi partecipi al dolore del poeta – in mezzo al lamento dei fanciulli simili al belato di agnelli – l’immagine ci richiama alla mente un rito di purificazione frequente nei popoli antichi in cui l’agnello era la vittima innocente e nella poesia, diventa il simbolo della sofferenza di chi è più debole ed indifeso – con l’angoscia disperata della madre che grida mentre sta andando incontro al figlio che è stato ucciso crofiggendolo ad un palo del telegrafo? - il giovane ucciso e forse torturato, ci suggerisce l’immagine di Gesù Cristo, anticipata da quella dell’agnello; il palo del telegrafo, come elemento della civiltà moderna, rende ancora più drammatica la scena – In segno di solenne rinuncia e di sacrificio anche le nostre cetre erano appese alle fronde dei salici ed esse oscillavano nella loro inutile al soffio di un triste vento – Le cetre, che sono sempre state il simbolo della poesia, diventano ora inutili ed in balia di un triste vento, simbolo della sofferenza e del male.

Il silenzio del poeta

Il senso della lirica è questo: quando muoiono i sentimenti più elementari di pietà e di umanità anche l’arte muore; di conseguenza la cetra, strumento e simbolo della poesia, rimane appesa agli alberi, inutilizzata, in attesa che tornino le condizioni del vivere civile. Questo non significa che il poeta, di fronte alla violenza ed alla guerra si debba mettere in disparte. Se sceglie il silenzio lo fa perché sta provando sentimenti talmente forti da impedirgli di comporre, ma sempre pronto a riprendere il suo ruolo attivo nella società di cui fa parte.

La lirica è costituita da endecasillabi sciolti.

Figure retoriche nella poesia

Numerose sono le figure retoriche:

• Con il piede straniero sopra il cuore: - metonimia

• sull’erba dura di ghiaccio: - sinestesia

• al lamento/d’agnello dei fanciulli – metafora

• urlo nero/della madre - sinestesia

• triste vento - metafora – Il triste vento è simbolo del dolore

Sono presenti anche tre enjambements (il senso di un verso, anziché concludersi, si prolunga nel verso che segue) che servono per mettere maggiormente in evidenza un’ immagine o un concetto:

• al lamento/d’agnello

• urlo nero/della madre

• figlio/crocifisso

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della sezione "Il dolore della guerra"?
  2. Il tema principale è l'impossibilità di cantare e creare arte durante la guerra, a causa dell'oppressione e della sofferenza causate dall'occupazione straniera e dalla violenza.

  3. Cosa simboleggiano le cetre nella sezione "Il simbolismo delle cetre"?
  4. Le cetre simboleggiano la poesia e l'arte, che diventano inutili e silenziose in tempi di sofferenza e oppressione, rappresentate dal triste vento.

  5. Qual è il significato del silenzio del poeta nella sezione "Il silenzio del poeta"?
  6. Il silenzio del poeta rappresenta una rinuncia temporanea all'arte a causa di sentimenti troppo forti, ma con la speranza di riprendere il suo ruolo attivo quando le condizioni miglioreranno.

  7. Quali figure retoriche sono presenti nella poesia e qual è il loro scopo?
  8. Sono presenti metonimia, sinestesia, metafora e enjambements, che servono a enfatizzare immagini e concetti chiave, come il dolore e la sofferenza.

  9. Come viene utilizzato il simbolismo biblico nella sezione "Riflessioni sulla lirica"?
  10. Il simbolismo biblico è utilizzato attraverso il riferimento al Salmo CXXXVII, dove gli Ebrei appendono le loro cetre ai salici, simboleggiando la perdita della gioia di cantare e la rinuncia all'arte in tempi di oppressione.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community