Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La poesia del Novecento esplora la crisi del poeta e propone soluzioni diverse, spesso contrapposte.
  • Aldo Palazzeschi, con "E lasciatemi divertire!", deride i valori borghesi e vede la poesia come trasgressione.
  • Giuseppe Ungaretti riporta una concezione sacrale della poesia attraverso la leggenda del "porto sepolto".
  • Ungaretti descrive il poeta come un nuotatore che scopre e riporta frammenti di un mondo misterioso e sepolto.
  • La poesia moderna si distacca dal ruolo di portatrice di verità assolute, come evidenziato da Montale.

Indice

  1. Crisi e soluzioni nella poesia del Novecento
  2. Palazzeschi e la trasgressione poetica
  3. Ungaretti e la sacralità della poesia

Crisi e soluzioni nella poesia del Novecento

La poesia del Novecento prosegue in questa analisi della crisi del poeta, proponendo soluzioni alternative, molto differenziate e spesso in antiresi: quasi negli stessi anni Palazzeschi sbeffeggia la società borghese con una trasgressiva E lasciatemi divertire, Ungaretti riprende in maniera moderna la concezione sacrale delle origini e Montale rifiuta invece in pieno il ruolo di poeta portatore di verità assolute.

Palazzeschi e la trasgressione poetica

E lasciatemi divertire! di Aldo Palazzeschi: La crisi della poesia moderna esplode con violenza nel primo decennio del Novecento: il poeta sembra non avere più alcun ruolo, neanche quello di veggente, sia pure deriso e rifiutato dalla società, che il secolo precedente gli aveva continuato a riconoscere. I poeti affrontano questa situazione da posizioni molto diverse: se alcuni, come i Crepuscolari, accettano pienamente la sconfitta della poesia, Palazzeschi trova invece nella totale condanna della società una spinta a poter pensare la poesia come trasgressione totale e come derisione dei valori borghesi.

Ungaretti e la sacralità della poesia

Il porto sepolto di Giuseppe Ungaretti: Negli stessi anni di Palazzeschi, Ungaretti ripropone invece una concezione sacrale della poesia, ricorrendo all’affascinante leggenda del porto sepolto. Secondo la tradizione, l’antico porto di Alessandria d’Egitto è stato sepolto dalle acque e contiene tesori meravigliosi che nessuno è però in grado di raggiungere. Il poeta è il nuotatore che riesce a trovare miracolosamente il porto sommerso e riporta alla luce frammenti di quel mondo misterioso. A lui rimane “un nella di inesauribile segreto” che non può essere comunicato agli altri.

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