Concetti Chiave
- Sandro Penna nacque nel 1906 a Perugia e visse una vita indipendente, lavorando in vari ambiti e dedicandosi alla letteratura.
- Stabilitosi a Roma, Penna pubblicò diverse raccolte di poesie, iniziando con "Poesie" nel 1939 e proseguendo fino a "Confuso sogno" nel 1980.
- La poesia di Penna si distingue per il suo tono realistico e cantabilità, evitando le oscure analogie dell'Ermetismo.
- Penna predilige una lirica pura, caratterizzata da forme elementari e un linguaggio uniforme, spesso ruotante attorno a temi ripetuti.
- La poesia "La vita...è ricordarsi di un risveglio" esplora il contrasto tra malinconie e gioie improvvise, attraverso immagini di luce e colore.
Sandro Penna
Nacque nel 1906 a Perugia, dove compì gli studi fino al conseguimento del diploma in Ragioneria. Condusse una vita irregolare e indipendente, dedicandosi a collaborazioni letterarie e svolgendo diversi mestieri. Si stabilì a Roma morendovi nel 1977.Inviò le prime poesie a Umberto Saba, stabilendo con lui un rapporto che restò decisivo anche sul piano dell’esperienza letteraria. Del 1939 è la prima raccolta, Poesie, cui sarebbe seguite Appunti (1950) e Una strana gioia di vivere (1956), fino all’edizione delle Poesie del 1957 e del 1970.
In seguito, sarebbero uscite:
- L’ombra e la luce (1975)
- Stranezze 1957 – 1976 (1976)
- Il viaggiatore insonne (1977)
- Il rombo immenso (1978)
- Confuso sogno (1980)
L’incontro con Saba fu anche il segno di una precisa convergenza sul mondo d’intendere la poesia. Anche Penna si basa sulle concrete presenze di una realtà comune, rifiutando le oscure analogie proprie dell’Ermetismo. Sin dall’inizio la sua poesia si colloca al di fuori della linea dominante negli anni che precedono la guerra.
Il tono “realistico” delle sue composizioni viene dissolto nell’armoniosa cantabilità del verso. Penna raggiunge così i risultati di una lirica sorprendentemente “pura” grazie alle forme elementari e lineari, ridotte ad una essenzialità quasi trasparente.
Alla base dell’esperienza poetica di Penna c’è un ingenuo stupore per quella “strana gioia di vivere”, che dà il titolo a una delle sue raccolte. Lo stesso Penna afferma che la sua poesia non ha uno sviluppo cronologico, ma ruota costantemente sul ripetuto.
Essa si fonda sulla possibilità di rinnovarsi all’infinito attraverso minime variazioni. A questa poesia monotematica corrisponde l’uniformità del linguaggio. La compattezza delle liriche è sottolineata dalla ripetizione dei medesimi schemi ritmici e sintattici.
Poesie: La vita...è ricordarsi di un risveglio
La gioia e il dolore della vita trovano una delicata espressione in questi versi.
La vita… è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa e fuori
un mare tutto fresco di colore.
S. Penna, Poesie, Garzanti, Milano 2000
La lirica si compone di due brevi notazioni psicologiche che sfumano nel paesaggio, a indicare il senso mutevole della vita, con le sue malinconie ma anche con le sue gioie imprevedibili che può offrire.
Dapprima compare il ricordo di un momento di tristezza, insieme con l’impressione di disagio che accompagna il risveglio su un treno con il corpo indolenzito. Poi all’improvviso, nell’equilibrio di sottili simmetrie formali, si delineano un’immagine e una visione, tradotte in una pura atmosfera di colore e di luce.
Domande da interrogazione
- Chi era Sandro Penna e quale fu il suo percorso letterario?
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia di Sandro Penna?
- Qual è il tema centrale della poesia "La vita...è ricordarsi di un risveglio"?
- Come si sviluppa la poesia di Sandro Penna nel tempo?
Sandro Penna nacque nel 1906 a Perugia e visse una vita irregolare e indipendente, dedicandosi a collaborazioni letterarie. Stabilitosi a Roma, morì nel 1977. Iniziò a scrivere poesie inviandole a Umberto Saba, con cui stabilì un rapporto decisivo. Pubblicò diverse raccolte, tra cui "Poesie" (1939) e "Una strana gioia di vivere" (1956).
La poesia di Sandro Penna si distingue per il suo tono realistico e la cantabilità armoniosa del verso. Si basa su una realtà comune, rifiutando le oscure analogie dell'Ermetismo. Le sue liriche sono caratterizzate da una purezza sorprendente, con forme elementari e lineari, e un linguaggio uniforme.
Il tema centrale della poesia "La vita...è ricordarsi di un risveglio" è il contrasto tra la malinconia e la gioia della vita. La poesia esprime un ricordo di tristezza e disagio, seguito da un'improvvisa liberazione e gioia, rappresentata da un marinaio giovane e un mare fresco di colore.
La poesia di Sandro Penna non segue uno sviluppo cronologico, ma ruota costantemente sul ripetuto. Si fonda sulla possibilità di rinnovarsi all'infinito attraverso minime variazioni, mantenendo una compattezza lirica sottolineata dalla ripetizione di schemi ritmici e sintattici.