Concetti Chiave
- Cesare Pavese, nato nelle Langhe piemontesi, fu un importante poeta e romanziere italiano del XX secolo.
- Tra le sue opere poetiche principali figurano "Lavorare stanca" (1936) e "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" (1951, postuma).
- Le opere narrative includono "Paesi tuoi" (1941), "Il compagno" (1947), e il capolavoro "La luna e i falò" (1950).
- Pavese tradusse e promosse la letteratura inglese e americana in Italia, contribuendo alla diffusione di autori come Melville e Faulkner.
- Oppositore del regime fascista, fu condannato al confino nel 1935, esperienza che influenzò profondamente la sua opera.
Indice
Vita e opere di Cesare Pavese
Cesare Pavese (1908-1950) nacque nelle Langhe piemontesi e mori suicida a Torino.
Fu poeta e romanziere, svolgendo anche una notevole opera di orientamento culturale.
Opere poetiche e narrative
Tra le opere poetiche che si segnalano le raccolte "Lavorare stanca", pubblicata nel 1936, e "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi", uscita postuma nel 1951.
Delle opere di narrativa si ricordano "Paesi tuoi" del 1941, quindi Feria d'agosto" del 1946, "Il compagno" e i "Dialoghi con Leucò" del 1947, "Il carcere" e "La ca sa in collina" del 1948, "Il diavolo sulle colline" e "Tre donne sole" del 1949 e infine il suo capolavoro, "La luna e i falò", uscito nel 1950.
Meritano di essere menzionati anche "Il mestiere di vivere", una sorta di diario uscito postumo nel 1952,e l'epistolario.Impegno politico e culturale
Pavese fu uno scrittore di opposizione, avverso al regime mussoliniano, tanto da essere condannato nel 1935 a tre anni di confino scontandone però soltanto uno.
Interesse per la letteratura straniera
Coltivò un forte interesse per le letterature inglese e americana, traducendo opere di Melville, Defoe, Joyce, Faulkner, Dos Passos, che contribui a far conoscere in Italia compendiando alcuni romanzi di questi scrittori nella raccolta "La letteratura americana e al tri saggi", pubblicata postuma ne 1951.
La tragica fine di Pavese
Il 27 agosto 1950, in una camera d'albergo a Torino, Cesare Pavese, a soli 42 anni, si toglie la vita. Lascia scritto a penna sulla prima pagina di una copia de "I dialoghi con Leucò".