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Concetti Chiave

  • Cesare Pavese nacque nel 1908 a Santo Stefano Belbo, nelle Langhe, un'ambientazione ricorrente nelle sue opere narrative.
  • Durante gli studi a Torino, si avvicinò alla letteratura americana e strinse amicizie con intellettuali come Leone Ginzburg e Giulio Einaudi.
  • Iniziò la carriera di traduttore nel 1930, lavorando su opere di autori celebri come Joyce e Melville, e collaborò con la casa editrice Einaudi.
  • Nonostante fosse poco incline alla politica, fu arrestato nel 1935 per legami con antifascisti, vivendo un periodo di isolamento che ispirò il suo diario.
  • Pavese si tolse la vita nel 1950, dopo una carriera segnata da successi letterari come La luna e i falò e la trilogia La bella estate, e dalle sue personali inquietudini.

Riassunto breve ma accurato della vita del famoso scrittore italiano.

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Carriera di Traduttore
  3. Arresto e Confino
  4. Delusioni e Successi Letterari
  5. Ultimi Anni e Morte

Infanzia e Formazione

Cesare pavese nasce a Santo Stefano Belbo, in quelle langhe che saranno protagoniste di tanta parte della sua narrativa (Paesi tuoi, La casa in collina…)

Frequenta a Torino il liceo classico “M. D’Azeglio”, dove è allievo di Augusto Monti, figura di spicco dell’antifascismo torinese.

Dopo il liceo frequenta la facoltà di Lettere e filosofia a Torino.

Per il tramite di Augusto Monti stringe amicizia con Leone Ginzburg, Giulio Einaudi, Massimo Mila, Norberto Bobbio, tutti futuri intellettuali italiani. All’università si avvicina alla letteratura americana, soprattutto alla lettura di Walt Whitman, che proponeva modelli di netto contrasto con la situazione della letteratura dell’Italia fascista.

Carriera di Traduttore

Pubblica per Benporad la prima traduzione dall’inglese, Il nostro signor Wrenn di Sinclair Lewis, premio Nobel di quello stesso anno. E’ l’inizio di una brillante carriera di traduttore: tradurrà in seguito autori del calibro di Joyce, Melville, Dickens, Defoe, Dos Passos.

Giulio Einaudi fonda la propria casa editrice, cui Pavese collabora fin dall’inizio. In seguito si iscrive al Partito Nazionale Fascista, riuscendo così ad ottenere la prima supplenza al “D’Azeglio”.

Sostituisce Leone Ginzburg, arrestato per attività sovversiva, alla direzione de “La Cultura”, la rivista torinese su cui aveva pubblicato numerosi saggi.

Arresto e Confino

Sebbene non sia per natura portato alla militanza politica, viene arrestato per aver fatto da tramite tra elementi antifascisti, e deve scontare la condanna al confino a Brancaleone Calabro. Visse questa esperienza di isolamento e solitudine. In questo periodo incomincia un diario che lo accompagnerà per tutta la vita, e che sarà pubblicato postumo con il titolo Il mestiere di vivere.

Delusioni e Successi Letterari

Torna a Torino, dove lo aspetta la prima delusione d’amore che costellarono la sua vita: apprende che Tina Pizzardo, l’insegnate comunista cui era legato sentimentalmente, era in procinto di sposarsi.

Escono, per l’Edizioni Solaria, le poesie di Lavorare stanca, poi ripubblicate da Einaudi nel 1943. Continua a collaborare con la casa editrice torinese, dove sarà formalmente assunto nel 1938.

Escono Paesi tuoi (1941) e La spiaggia (1942), che segnano il suo esordio come narratore.

L’8 settembre 1943 l’Einaudi è posta sotto la tutela di un commissario. Pavese, la cui attività nella casa editrice andava facendosi sempre più intensa, si trasferisce a Serralunga, poi a Casale Monferrato, dove resta fino al 1945, insegnando nel collegio dei padri Somaschi di Treviso col falso nome di Carlo de Ambrogio.

Dopo la Liberazione torna a Torino; morto Leone Ginzburg, ucciso dai nazisti, assume di fatto la direzione editoriale dell’Einaudi. Si iscrive senza convinzione al PCI, sentendo sempre come una colpa la sua incapacità di impiegarsi attivamente in politica. Si trasferisce a Roma per lavorare nella sede romana dell’Einaudi.

Dopo un periodo romano di intenso lavoro, nell’agosto rientra a Torino. Esce il romanzo Feira d’agosto.

Escono Il compagno, l’unico romanzo di pavese cui la critica abbia dato la definizione di neo realismo, e i Dialoghi con Leucò, frutto di quell’interesse per l’antropologia e il mito che porterà Pavese, l’anno dopo, ad avviare la famosa collana viola di studi antropologici con Ernesto De Martino.

Esce Prima che il gallo canti, che comprende due romanzi brevi Il carcere e La casa in collina.

Esce la trilogia La bella estate, composta, oltre che dall’omonimo romanzo breve, da Tra donne sole e Il diavolo sulle colline, e per la quale l’anno successivo riceverà l’ambito riconoscimento del Premio Strega.

Ultimi Anni e Morte

Esce La luna e i falò. Si intensifica la produzione poetica, che sarà pubblicata postuma (Verrò la morte e avrà i tuoi occhi uscirà nel 1951 per poi confluire nel volume Poesie edite e inedite del 1962).

Vittima di un’ennesima delusione amorosa, punta dell’iceberg delle inquietudini che avevano segnato la sua breve esistenza, si toglie la vita in un albergo di Torino il 26 agosto 1950.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i primi passi di Cesare Pavese nella sua carriera letteraria?
  2. Cesare Pavese ha iniziato la sua carriera letteraria traducendo opere dall'inglese, come "Il nostro signor Wrenn" di Sinclair Lewis, e collaborando con la casa editrice di Giulio Einaudi.

  3. Come ha influenzato l'arresto e il confino la vita di Pavese?
  4. L'arresto e il confino a Brancaleone Calabro hanno segnato un periodo di isolamento per Pavese, durante il quale ha iniziato a scrivere il diario "Il mestiere di vivere", pubblicato postumo.

  5. Quali sono stati i principali successi letterari di Pavese?
  6. Tra i principali successi letterari di Pavese ci sono "Paesi tuoi", "La spiaggia", "Il compagno", "Dialoghi con Leucò", e la trilogia "La bella estate", che gli valse il Premio Strega.

  7. In che modo le delusioni amorose hanno influenzato Pavese?
  8. Le delusioni amorose hanno avuto un impatto significativo sulla vita di Pavese, culminando nel suo suicidio il 26 agosto 1950, dopo un'ennesima delusione sentimentale.

  9. Qual è stato l'ultimo lavoro pubblicato da Pavese prima della sua morte?
  10. L'ultimo lavoro pubblicato da Pavese prima della sua morte è stato "La luna e i falò", seguito dalla pubblicazione postuma delle sue poesie, tra cui "Verrò la morte e avrà i tuoi occhi".

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