Concetti Chiave
- Pasolini critica la televisione come strumento autoritario che impone idee e valori, distruggendo l'anima degli italiani.
- Descrive la società post-bellica italiana come una dittatura mascherata da democrazia, peggiore del regime fascista.
- La televisione è vista come emblema della civiltà dei consumi, allontanando gli italiani dalle loro radici culturali contadine.
- Pasolini denuncia un'ideologia edonistica dominante che, pur apparendo tollerante, reprime le libertà individuali.
- Due rivoluzioni, delle infrastrutture e del sistema d'informazioni, hanno eliminato la distanza culturale, imponendo il modello consumistico.
Indice
Critica alla Televisione
In questo articolo Pasolini prende una posizione netta, anticonformista e provocatoria contro la televisione in quanto strumento autoritario di trasmissione di idee. Il discorso è di impronta sociologica, ma presenta risvolti politici significativi.
Dittatura Post-bellica
Come Montale, Pasolini parla dell’ Italia post-bellica come di un Italia sottomessa da una dittatura più perversa della precedente.
Infatti, mentre la dittatura fascista era stata dichiaratamente tale, la dittatura post-bellica si nasconde dietro una democrazia. Inoltre, Pasolini afferma che la televisione ha fatto ciò che il fascismo non era riuscito a fare, ha cioè distrutto l’anima degli italiani.Televisione e Consumi
La televisione è attaccata in quanto emblema della civiltà dei consumi, una civiltà che sta allontanando il popolo italiano dalle sue origini culturali, che sono contadine, e lo sta privando della sua umanità. Infatti, la televisione ha reso possibile la distruzione di ogni forma di cultura autentica e alternativa, imponendo a tutti un unico modo di pensare, un unico sistema di valori e un unico modello non rifiutabile.
Ideologia Dominante
L’ideologia dominante nella società italiana attuale, un’ideologia edonistica, cioè basata sulla ricerca e sul soddisfacimento dei propri piaceri individuali, è caratterizzata da una “tolleranza” apparente; in realtà, essa costituisce la peggior forma di repressione delle libertà individuali.
Mutazione Antropologica
Pasolini sottolinea due cambiamenti che hanno portato alla “mutazione antropologica”: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Unite, esse hanno abolito la distanza concreta e quella simbolica e culturale tra i centri del potere borghese e la periferia, distruggendo le culture particolari e imponendo il modello del consumo.
Pasolini conclude affermando che, rispetto al fascismo, il “nuovo fascismo”, ovvero il sistema neocapitalistico, si serve di uno strumento più veloce ma anche più repressivo per manipolare le coscienze e non solo toccare, ma attaccare e distruggere l’anima del popolo italiano: la televisione.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione di Pasolini riguardo alla televisione?
- Come descrive Pasolini la dittatura post-bellica in Italia?
- Quali sono i cambiamenti che hanno portato alla "mutazione antropologica" secondo Pasolini?
Pasolini critica la televisione come strumento autoritario di trasmissione di idee, considerandola un mezzo che distrugge l'anima degli italiani e impone un unico sistema di valori.
Pasolini descrive la dittatura post-bellica come più perversa di quella fascista, poiché si nasconde dietro una democrazia e utilizza la televisione per manipolare le coscienze.
Pasolini identifica la rivoluzione delle infrastrutture e del sistema d’informazioni come i cambiamenti che hanno abolito le distanze culturali e imposto il modello del consumo, distruggendo le culture particolari.