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Concetti Chiave

  • Elio Pagliarani, nato a Viserva nel 1927, iniziò la carriera a Milano come dattilografo e successivamente si dedicò all'insegnamento e al giornalismo.
  • Negli anni '60 si trasferì a Roma, collaborando con testate come "Avanti!", "Paese Sera" e "Nuovi argomenti", diventando un importante esponente della Neoavanguardia.
  • Fondò e diresse la rivista "Periodo ipotetico" dal 1970 al 1974, contribuendo al "Manuale della poesia sperimentale" insieme a Guido Guglielmi.
  • Il suo esordio poetico avvenne nel 1954 con "Cronache e altre poesie", caratterizzato da uno stile innovativo e crudo, influenzato dalle esperienze post-belliche.
  • Con "La ragazza Carla e altre poesie" del 1962, Pagliarani fu riconosciuto come uno dei poeti "novissimi", con opere successive che inclusero elementi avanguardistici.

Indice

  1. Inizio della carriera di Elio Pagliarani
  2. Contributi alla Neoavanguardia
  3. Carriera poetica e opere principali

Inizio della carriera di Elio Pagliarani

Elio Pagliarani nacque a Viserva, nei pressi di Rimini, nel 1927 anche se si trasferì poco dopo a Milano, qui iniziò anche la sua carriera lavorativa come dattilografo in una ditta di import e export, anche se nel frattempo continuò gli studi nella facoltà di Scienze politiche per poi dedicarsi invece all’insegnamento e infine l’attività di giornalista. Gli anni sessanta furono per lui un periodo essenziale, qui cominciò infatti effettivamente la sua carriera e si trasferì nella capitale Roma, collaborò dunque con alcune testate, le più importanti da citare appaiono sicuramente “Avanti!”, “Paese Sera”, “Nuovi argomenti”, “Il Verri” e infine anche con la rivista “Quindici”.

Contributi alla Neoavanguardia

Successivamente fondò anche una propria rivista che lui stesso diresse dal 1970 al 1974, il titolo prescelto era “Periodo ipotetico” e, come si può notare anche dalla sua collaborazione con “Il Verri”, Pagliarani è considerato come uno degli esponenti del movimento della Neoavanguardia che cominciò a svilupparsi a partire dagli anni cinquanta e sessanta del novecento, infatti insieme a Guido Guglielmi and anche a redigere il “Manuale della poesia sperimentale”, pubblicato ufficialmente nel 1966.

Carriera poetica e opere principali

Da non dimenticare però è la sua carriera in ambito poetico, in cui esordì nel 1954 con “Cronache e altre poesie” in cui comincia ad emergere uno stile estremamente innovativo e crudo, risultato molto probabilmente dalle ferite ancora aperte che la seconda guerra mondiale aveva lasciato nella popolazione italiana. Successivamente però, nel 1959 pubblica “Inventario privato” in cui invece emerge l’importanza di assumere un soggetto lirico, e quindi a livello linguistico emerge un tipo di stile discorsivo e narrativo, che ha come risultato anche un avvicinamento ad una sorta di coralità classica. Questo aspetto ritorna a galla anche nella raccolta successiva, nota come “La ragazza Carla e altre poesie” pubblicata nel 1962, opera essenziale per la sua carriera, da questo momento in poi Pagliarani viene infatti coronato come uno dei poeti “novissimi” continuando dunque a procedere a gonfie vele con la propria carriera, anche se più vicini allo stile avanguardistico che dettava sono le raccolte successive, ovvero “Lezione di fisica e Fecaloro” del 1968 e “La ballata di Rudi” del 1995, anche se a questo punto la Neoavanguardia a cui inizialmente aveva fatto riferimento si era ormai sciolta da decenni a causa di divergenze interne, inoltre lo spirito rivoluzionario che aveva caratterizzato la fine degli anni sessanta andò sempre più ad affievolirsi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i primi passi della carriera di Elio Pagliarani?
  2. Elio Pagliarani iniziò la sua carriera lavorativa come dattilografo a Milano, mentre studiava Scienze politiche. Successivamente si dedicò all'insegnamento e al giornalismo, collaborando con diverse testate importanti negli anni sessanta.

  3. Qual è stato il contributo di Pagliarani al movimento della Neoavanguardia?
  4. Pagliarani è considerato un esponente della Neoavanguardia, avendo fondato la rivista "Periodo ipotetico" e co-redatto il "Manuale della poesia sperimentale" nel 1966, contribuendo allo sviluppo del movimento negli anni cinquanta e sessanta.

  5. Quali sono le opere principali di Elio Pagliarani nella sua carriera poetica?
  6. Le opere principali di Pagliarani includono "Cronache e altre poesie" (1954), "Inventario privato" (1959), e "La ragazza Carla e altre poesie" (1962), che lo consacrarono come uno dei poeti "novissimi". Altre opere significative sono "Lezione di fisica e Fecaloro" (1968) e "La ballata di Rudi" (1995).

  7. Come si è evoluto lo stile poetico di Pagliarani nel corso della sua carriera?
  8. Lo stile di Pagliarani è passato da un approccio innovativo e crudo a uno più lirico e narrativo, con un avvicinamento alla coralità classica. Le sue opere successive riflettono uno stile avanguardistico, anche se la Neoavanguardia si era già dissolta.

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