Concetti Chiave
- Il Neorealismo emerge nel dopoguerra, contrastando la rappresentazione artificiosa del periodo fascista, con un focus sulla realtà italiana e la vita degli umili.
- Nel cinema, protagonisti come Rossellini, De Sica e Visconti descrivono scene di massa e utilizzano ambientazioni esterne, spesso attraverso gli occhi dei bambini.
- In letteratura, autori come Pratolini, Levi, Viganò, Calvino, Pavese e Fenoglio offrono narrazioni che documentano la realtà sociale e politica del loro tempo.
- Opere significative includono "Roma città aperta" nel cinema e "Se questo è un uomo" di Primo Levi nella letteratura, entrambe esemplificative del Neorealismo.
- Il movimento si caratterizza per l'oggettività e la rappresentazione sincera delle difficili condizioni di vita e delle lotte sociali del periodo post-bellico.
Indice
Transizione dall'arte fascista al realismo
Tendenza letteraria ed artistica del secondo dopoguerra (periodo di affermazione della Repubblica). Nel periodo fascista, l'arte inneggiava allo svago, la realtà era artificiosa e si puntava a rappresentare la vita borghese. Nel dopoguerra, invece, si torna al pieno Realismo descrivendo con obiettività la realtà Italiana, si rappresenta la vita degli umili e, nel cinema, si rivolge l'importanza ai bambini e ai paesaggi.
Cinema neorealista e i suoi protagonisti
I maggiori esponenti nel cinema sono Rossellini,Vittorio De Sica e Luchino Visconti. Lo sguardo è d'insieme, si ha una descrizione a 360°, si rappresentano scene di massa, film ambientati in luoghi esterni e si predilige raccontare le vicende per mezzo degli occhi dei bambini.
"Roma città aperta" rappresenta la realtà sotto il Fascismo. Oggettività anche nelle panoramiche.
Letteratura del dopoguerra: autori e opere
Sul piano letterario citiamo:
1) Pratolini -- autore fiorentino, ambienta i suoi romanzi a Firenze. Pubblica "Il quartiere" , "Cronaca di povere amanti" , "Cronache familiari"; documentazioni sulla realtà fiorentina del tempo.
2) Primo Levi -- Nel 1947 pubblica "Se questo è un uomo", uscito nel periodo di oppressione nel Lager. La sua fortuna fu salvarsi grazie alle sue conoscenze.
3) Renata Viganò -- "L'Agnese va a morire" racconta di una donna che, quasi per caso, si fa staffetta partigiana perché, dopo la morte del marito, i soldati fraintendono le sue intenzioni. Vede il nemico come un mostro. Libro di grande testimonianza.
4)Italo Calvino -- "E ultimo venne il corvo", una raccolta neorealista. Di stampo neorealista anche "Il sentiero dei nidi di ragno".
5) Cesare Pavese-- "Il compagno" nel quale si narra della lotta partigiana.
6)Beppe Fenoglio -- "Il partigiano Johnny" e "Una questione privata"