Concetti Chiave
- Dino, protagonista de "La noia", è un giovane nobile romano che sperimenta una profonda noia esistenziale.
- Dino cerca di sfuggire alla noia attraverso la pittura e una relazione con Cecilia, ma entrambe diventano presto abitudinarie.
- La scoperta del tradimento di Cecilia risveglia in Dino il desiderio di possesso, rompendo temporaneamente la sua apatia.
- L'opera esplora la noia come una condizione umana inevitabile, non limitata a un particolare status sociale.
- Lo stile narrativo di Moravia è semplice e descrittivo, focalizzato sui dettagli e narrato in prima persona da Dino.
Indice
La vita di Dino e la noia
Dino è un giovane appartenente ad una nobile famiglia romana che vive insieme alla madre in una villa lungo la via Appia. Assalito dalla noia nei confronti di tutto ciò che lo circonda e imputandolo inizialmente alla sua ricchezza, decide di abbandonare questa vita e, trasferitosi, di dedicarsi alla pittura.
Anche se questo sembri inizialmente distrarlo anche la pittura finisce per diventare nient'altro che un'azione meccanica e abitudinaria e l'uomo riprecipita nella noia.Relazione con Cecilia e tradimento
Alla morte dell'amico pittore, Dino conosce Cecilia e inizia con lei una relazione. Presto però anche gli incontri con la ragazza diventano un'abitudine e la giovane gli viene a noia, spingendolo così a cercare di lasciarla; ma proprio il giorno in cui sta per farlo lei non si presenta all'appuntamento. Dino scopre quindi che la ragazza lo tradisce e non così nasce in lui la gelosia. Il tradimento e la giustificazione tranquilla e per nulla scomposta della ragazza spazzano via la noia e accende in Dino il desiderio di possederla. La natura fatta di tradimento e bugie della ragazza sembrano infatti attrarre Dino che, incapace ormai di uscire dalla situazione, cerca di banalizzare e appiattire la ragazza prendendo l'abitudine di pagare l'amante dopo i loro incontri.
La storia si conclude con la partenza di Cecilia e con Dino che una sera decide semplicemente di schiantarsi con l'auto contro un platano senza però accusare eccessivi danni
La noia come tema centrale
Dino, protagonista dell'opera, è la figura principale del racconto e quella più strettamente legata alla tematica della Noia. Egli infatti sperimenta una noia che non gli deriva dal suo status sociale ma da uno stato costitutivo dell'uomo di cui lui è dolorosamente consapevole fin dall'infanzia; lui vorrebbe infatti essere in grado di illudersi e vivere serenamente come fa l'amico pittore ma la consapevolezza dell'inutilità dell'illusione stessa rendono vano il suo tentativo. Allo stesso modo la noia invalida anche il suo rapporto con Cecilia: come si vedrà in seguito Dino è incapace di vivere un rapporto sereno con Cecilia perchè, essendo la noia una condizione di scollamento dalla realtà, egli vive il rapporto con la ragazza in modo estraniato e si rapporta quindi con ella in modo meccanico, considerandola al pari di un automa. Ulteriore prova di ciò consiste nel fatto che solamente quando subentra la gelosia egli è in grado, grazie alla scoperta di difetti anche in Cecilia, di non considerarla più un automa ma come realmente esistente, permettendogli così, seppur per poco, di avvicinarsi maggiormente al mondo esterno e colmare lo scollamento con la realtà intrinseco nell'uomo
La noia come condizione umana
Da ciò si può facilmente dedurre quella che è la tematica principale dell'opera, ossia un tema molto attuale e interessante ma spesso sottovalutato se non addirittura ignorato: la noia. La noia per Moravia, o meglio per il Moravia di questa terza fase letteraria, non è più circoscritta alla sola borghesia ma affligge purtroppo chiunque, a prescindere dal suo status sociale. La noia qui diventa infatti quasi una malattia patologia, addirittura fisica e connaturata nella condizione umana. La noia, qui, non è più la mancanza di un sentimento o di qualcosa, come avveniva invece nei romanzi del primo periodo come ad esempio in "Gli Indifferenti", ma è la mancanza di contatto con la realtà, ossia uno stato costitutivo e inevitabile di scollamento dalla realtà che rende impossibile qualsiasi rapporto con qualunque cosa, uomini o oggetti, stia al di fuori di colui che ne è consapevole.
Stile narrativo dell'opera
L'opera non mostra un'eccessiva ricercatezza ma, al contrario, la narrazione, che avviene in prima persona ad opera di Dino, è molto descrittiva e incentrata sul valore del singolo particolare.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale dell'opera?
- Come si manifesta la noia nella vita di Dino?
- In che modo la relazione con Cecilia influisce su Dino?
- Come viene descritta la noia secondo Moravia in questa fase letteraria?
- Qual è lo stile narrativo dell'opera?
Il tema centrale dell'opera è la noia, vista come una condizione umana inevitabile e patologica che affligge chiunque, indipendentemente dallo status sociale.
Dino sperimenta la noia come un distacco dalla realtà, che lo porta a vivere in modo meccanico e abitudinario, sia nella pittura che nella relazione con Cecilia.
La relazione con Cecilia diventa presto un'abitudine per Dino, ma il tradimento di lei risveglia in lui la gelosia, facendogli percepire Cecilia come una persona reale e non più come un automa.
La noia è descritta come una malattia patologica e fisica, una condizione di scollamento dalla realtà che rende impossibile qualsiasi rapporto autentico con il mondo esterno.
Lo stile narrativo dell'opera è descrittivo e incentrato sul valore del singolo particolare, con una narrazione in prima persona da parte di Dino.