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Concetti Chiave

  • Primo Levi, nato a Torino nel 1919, fu un chimico e scrittore di origini ebraiche; la sua esperienza ad Auschwitz influenzò profondamente la sua opera letteraria.
  • Il suo celebre romanzo autobiografico, "Se questo è un uomo", narra la sua cattura, deportazione e sopravvivenza nel campo di concentramento di Auschwitz.
  • Levi scrisse anche "La tregua", che racconta la liberazione e il difficile ritorno a casa, e la raccolta di poesie "Ad ora incerta".
  • Come esponente del Neorealismo, Levi contribuì a una corrente che dava voce alle masse popolari nel dopoguerra italiano, attraverso l'impegno politico e sociale.
  • Il Neorealismo fu caratterizzato da una forte critica alla vecchia classe decadente e da un desiderio di trasformare la realtà, con autori come Alberto Moravia e Italo Calvino.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Primo Levi
  2. Esperienza ad Auschwitz e liberazione
  3. Opere letterarie di Primo Levi
  4. Contributo al Neorealismo

Infanzia e formazione di Primo Levi

Primo Levi nacque a Torino nel 1919 da genitori ebrei. Nel 1941 si laureò in chimica.

Esperienza ad Auschwitz e liberazione

Nel 1943 venne catturato e internato nel campo di concentramento di Fossoli, e successivamente venne deportato ad Auschwitz.

Dopo un primo periodo di lavori forzati, riuscì a superare un esame di chimica che lo salvò dalle camere a gas e gli consentì di essere utilizzato nei laboratori di una fabbrica per la produzione di gomme sintetiche.

Il 27 gennaio 1945 venne liberato dai Russi, ma rimpatriò soltanto nell’ottobre del 1945.

Opere letterarie di Primo Levi

La terribile esperienza che visse fu raccontata nel suo romanzo “Se questo è un uomo”, pubblicato nel 1947. È un romanzo autobiografico che rappresenta una testimonianza molto toccante dell’esperienza vissuta nel campo di concentramento di Auschwitz. Nel libro vengono narrati: l’arresto, la deportazione, la lunga sofferenza e la disperata resistenza per sopravvivere.

Altre opere da ricordare sono “La tregua” che è la cronaca della liberazione dal campo e del ritorno a casa, e la raccolta di poesie “Ad ora incerta”.

Nel 1987 si suicidò a Torino.

Contributo al Neorealismo

Primo Levi fu uno dei maggiori esponenti del Neorealismo, una nuova corrente culturale nata nel secondo dopoguerra in Italia, che investì molto sia in ambito cinematografico che in quello poetico.

Il Neorealismo fu la sconfitta alla vecchia classe decadente, e per la prima volta nella storia le masse popolari si erano conquistate la scena nella società. I poeti nazionalisti, inoltre, attraverso l’impegno politico e sociale, intendevano trasformare la realtà. Oltre a Primo Levi, altri poeti da ricordare sono: Alberto Moravia e Italo Calvino.

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