ciocino91
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Concetti Chiave

  • Leonardo Sciascia, nato nel 1921 a Racalmuto, fu influenzato da Brancati e coinvolto in politica, iscrivendosi al Partito Comunista.
  • Sciascia è noto per romanzi come "Le parrocchie di Regalpetra" e "Il giorno della civetta", che esplorano temi di degrado morale e mafia in Sicilia.
  • Nei suoi lavori, Sciascia denuncia la connivenza tra mafia e istituzioni, sottolineando il ruolo di Stato e Chiesa nel sostegno al crimine.
  • Il romanzo "Todo modo" svela le trame di potere tra politica, economia e Chiesa, con un intreccio di misteriosi delitti.
  • La scrittura di Sciascia si ispira all'illuminismo, con uno stile semplice e accessibile, cercando di avvicinare il pubblico alla riflessione critica.

Indice

  1. Leonardo Sciascia: Vita e Impegno
  2. Le Parrocchie di Regalpetra
  3. Il Giorno della Civetta
  4. Ciascuno ha il suo
  5. Todo Modo e la Critica Sociale
  6. L'Influenza di Pirandello e Voltaire
  7. Stile e Accessibilità della Scrittura

Leonardo Sciascia: Vita e Impegno

Nato a Racalmuto nel 1921, Sciascia ebbe come maestro Brancati (Il bell’Antonio), in seguito egli insegnerà, diventerà giornalista e s’iscriverà al Partito Comunista. Sarà ritenuto un personaggio scomodo poiché s’interesserà ad alcuni avvenimenti che colpiranno gli anni ’70. Tra questi, il caso Majorana e l’affare Moro. Quest’ultimo, presidente dell’antica Democrazia Cristiana era stato trovato ucciso: egli disse che era stata la politica ad ammazzarlo, infatti erano state le Brigate Rosse a rapirlo.

Le Parrocchie di Regalpetra

Il suo primo romanzo è Le parrocchie di Regalpetra, un’inchiesta documentaria su un paese siciliano. Sciascia parla della sua città e del degrado morale e sociale che la colpisce, ha paura di diventare come un suo collega, ovvero di assoggettarsi alla passività. L’autore si avvicina al Neorealismo perché denuncia la società in cui vive.

Il Giorno della Civetta

Il giorno della civetta è il primo romanzo sulla mafia, nasce da una contingenza, che un carabiniere aveva scritto un saggio sulla mafia e sempre in quel periodo era stato ucciso un sindacalista. Il capitano Bellodi, ex partigiano, repubblicano, conduce un’inchiesta per trovare i mandanti di un delitto di mafia. Attraverso un confidente, il capitano risale al capo mafia locale Mariano Arena, e lo incrimina; ma subito gli imputati vengono forniti di alibi falsi ma perfetti e vengono scarcerati. A questo punto Bellodi potrebbe lasciare perdere l’inchiesta ma decide di continuare il proprio lavoro. Questo romanzo presenta alcune novità: la discussione letteraria è la Mafia; il giallo è un genere ricco di azioni vivaci in modo tale da mantenere viva l’attenzione del lettore, e infatti si cambia spesso ambientazione; è presente la descrizione di due personaggi con pari dignità: Don Mariano eroe della mafia e il Capitano eroe della giustizia; sono messi a confronto due mondi: la Sicilia in cui vi è l’omertà e Parma in cui vi è una realtà completamente differente.

Ciascuno ha il suo

Ciascuno ha il suo narra la storia di due uomini, un farmacista e un medico. Questi, mentre erano a caccia, vengono uccisi. Subito iniziano le indagini da parte della polizia e, poiché il farmacista precedentemente aveva ricevuto delle minacce, si pensò che tutto nascesse da ciò, ma successivamente un maestro scoprirà che in realtà colui che volevano uccidere era il medico perché aveva avuto una relazione con la moglie di un mafioso. Il maestro verrà criticato da tutti, poiché non ha saputo farsi gli affari suoi ed è morto.

Todo Modo e la Critica Sociale

Todo modo. Il titolo deriva da una frase degli “Esercizi Spirituali” di Ignazio de Loyola, il fondatore dell’ordine dei Gesuiti. La narrazione è ambientata in un albergo di lusso in cui gli esponenti del partito cattolico al governo si ritirano a fare gli esercizi spirituali e in realtà a concertare le trame con cui esercitano il loro potere. Improvvisamente però cominciano a succedersi misteriosi delitti che colpiscono i diversi partecipanti, appartenenti al mondo della politica, dell’economia, della Chiesa.

Il giorno della civetta, Ciascuno ha il suo, Todo modo sono tre romanzi importanti perché prima di allora la mafia era considerata esclusa dalla società come se non ne facesse parte. Sciascia, invece, afferma la presenza della mafia e dei criminali e ritiene che lo Stato, la Chiesa abbiano un ruolo importante in quanto li supportano. Egli subì tante critiche, ma fu rivalutato solo da Falcone che capì che per giungere alla mafia bisognava indagare sulle Banche.

L'Influenza di Pirandello e Voltaire

Sciascia fu un amatore di Pirandello, scrisse molti saggi su di lui poiché aveva fatto dell’uomo siciliano l’emblema dell’uomo del 900 con tutte le sue crisi. Ma al contrario di Pirandello che cerca una soluzione, Sciascia fa solo un’indagine.

La sua scrittura è illuminista, darà il nome di Candido a un suo romanzo, riscrivendo il romanzo Candide dell’illuminista Voltaire. Quest’opera incarna la rivolta del buon senso, delle istanze elementari del corpo e della ragione, contro le costrizioni sociali e le ideologie totalizzanti rappresentate dalla due Chiese contrapposte: quella della religione cattolica e del suo partito, la Dc, e quella della religione laica del comunismo.

Stile e Accessibilità della Scrittura

Il suo modo di scrivere, anche se risente dell’influenza dei classici, è semplice, lineare e si avvicina a tutti poiché il compito di uno scrittore è avvicinare quanta più gente possibile alla scrittura.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Leonardo Sciascia e quale fu il suo impegno principale?
  2. Leonardo Sciascia, nato a Racalmuto nel 1921, fu un insegnante, giornalista e membro del Partito Comunista. Era noto per il suo interesse in eventi controversi degli anni '70, come il caso Majorana e l'affare Moro, e fu considerato un personaggio scomodo per le sue posizioni critiche.

  3. Qual è il tema centrale del romanzo "Il Giorno della Civetta"?
  4. "Il Giorno della Civetta" è il primo romanzo di Sciascia sulla mafia, in cui il capitano Bellodi indaga su un delitto di mafia. Il romanzo esplora il confronto tra la giustizia e la mafia, rappresentando due mondi opposti: la Sicilia dell'omertà e Parma, una realtà diversa.

  5. Come viene rappresentata la mafia nei romanzi di Sciascia?
  6. Nei romanzi "Il Giorno della Civetta", "Ciascuno ha il suo" e "Todo Modo", Sciascia rappresenta la mafia come parte integrante della società, sostenuta dallo Stato e dalla Chiesa, sfidando l'idea che fosse un fenomeno marginale.

  7. Quali influenze letterarie hanno caratterizzato la scrittura di Sciascia?
  8. Sciascia fu influenzato da Pirandello, di cui ammirava la rappresentazione dell'uomo siciliano, e da Voltaire, ispirandosi al suo illuminismo per scrivere opere come "Candido", che critica le ideologie totalizzanti.

  9. Quali sono le caratteristiche dello stile di scrittura di Sciascia?
  10. Lo stile di Sciascia è semplice e lineare, influenzato dai classici, ma accessibile a tutti. Credeva che il compito di uno scrittore fosse avvicinare il maggior numero possibile di persone alla lettura.

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