Concetti Chiave
- Leonardo Sciascia, nato a Racalmuto nel 1921, è stato un maestro elementare e scrittore influenzato dai classici e dalla letteratura siciliana.
- Il suo primo successo letterario è "Il giorno della civetta" (1961), un romanzo che denuncia l'infiltrazione della mafia nella società siciliana.
- Sciascia ha dedicato la sua vita a combattere le ingiustizie e la mafia, diventando un intellettuale critico e controcorrente negli anni '60 e '70.
- Le sue opere esplorano temi di giustizia, potere mafioso e corruzione, evidenziando la complessità della Sicilia e i rapporti di potere.
- Negli anni '80 si avvicina al Partito Radicale, continuando a scrivere romanzi che rappresentano la politica italiana attraverso metafore e analisi.
Indice
La formazione e l'impegno politico di Sciascia
Leonardo Sciascia nasce Racalmuto nel 1921. Diventa maestro elementare. Si forma leggendo i classici e la letteratura siciliana insieme ai filosofi illuministi. Impegnato politicamente a sinistra, nel 1961 pubblica il suo primo romanzo di successo, il giorno della civetta, che parla di come la mafia si è infiltrata a ogni livello della società in Sicilia.
Per tutti gli anni 60 e 70 continua la sua opera con saggi, inchieste e romanzi gialli come intellettuale controcorrente è corrosivo. Negli anni ottanta si avvicina al partito radicale e continua la sua battaglia contro le mafie. Muore a Palermo nel 1989.Temi ricorrenti nelle opere di Sciascia
Nelle opere di Sciascia si affronta spesso il problema della giustizia, non si arriva mai ad una soluzione positiva, e innocenti e colpevoli spesso si confondono tra loro punto egli analizza le ramificazioni del potere mafioso e le particolarità della Sicilia, i rapporti di tipo feudale che ancora caratterizzano la dialettica tra potente e sottomesso, la corruzione che arriva fino ai vertici dello Stato.
Il genere giallo e il capitano Bellodi
Dopo le prime opere di tipo saggistico, Sciascia sperimenta col genere giallo, in cui crea nel Giorno della Civetta il personaggio del capitano bellodi, venuto dal nord in Sicilia per indagare sui delitti di mafia. Tutta l'inchiesta di bellodi sarà vanificata, anche se il capitano alla fine dell'opera conferma di voler proseguire le indagini.
L'impegno contro le falsità e le ingiustizie continuerà in altri romanzi come A ciascuno il suo, in cui il protagonista è un professore di provincia che cade nella trappola dei suoi nemici e finisce per essere ricordato come un cretino.
Critica alla politica italiana degli anni '70
gli inizi degli anni 70 Sciascia decide di rappresentare metaforicamente la politica italiana i romanzi brevi in cui le trame del potere democristiano vengono analizzate attraverso la psicanalisi.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il percorso formativo e politico di Leonardo Sciascia?
- Quali sono i temi ricorrenti nelle opere di Sciascia?
- Chi è il capitano Bellodi e qual è il suo ruolo nei romanzi di Sciascia?
Leonardo Sciascia, nato a Racalmuto nel 1921, si è formato leggendo i classici e la letteratura siciliana, oltre ai filosofi illuministi. Politicamente impegnato a sinistra, ha pubblicato il suo primo romanzo di successo nel 1961, "Il giorno della civetta", e ha continuato la sua battaglia contro le mafie fino alla sua morte nel 1989.
Le opere di Sciascia affrontano spesso il problema della giustizia, l'influenza del potere mafioso, le particolarità della Sicilia e la corruzione che arriva fino ai vertici dello Stato, senza mai giungere a una soluzione positiva.
Il capitano Bellodi è un personaggio creato da Sciascia nel romanzo "Il giorno della civetta". Proveniente dal nord, indaga sui delitti di mafia in Sicilia, ma la sua inchiesta viene vanificata, anche se decide di continuare le indagini.