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Concetti Chiave

  • Gramsci vede nel partito politico il corrispettivo moderno del principe di Machiavelli, essenziale per l'unità e la forza dello Stato.
  • Il partito politico è considerato la "prima cellula" capace di sintetizzare la volontà collettiva in un sistema democratico.
  • Gramsci propone una lettura democratica del pensiero machiavelliano, superando il dibattito storico sulla tirannide o repubblica.
  • Machiavelli enfatizza la "volontà generale" come elemento democratico, sebbene adattato alla sua epoca.
  • Nel Novecento, la funzione del principe viene assunta da un organismo collettivo, il partito, promotore di una concezione del mondo.

Indice

  1. Il Ruolo del Principe e del Partito
  2. Gramsci e la Lettura Democratica
  3. Modernità e Organizzazione Sociale

Il Ruolo del Principe e del Partito

Il principe assolve una funzione indispensabile all’unità, alla sopravvivenza e alla forza dello Stato. Di questa funzione, che Machiavelli attribuiva al principe, Gramsci definisce un corrispettivo nel suo tempo, individuandolo nel partito politico, organismo indispensabile in qualsiasi ordinamento democratico. Il partito costituisce la «prima cellula» di un organismo capace di riassumere «germi di volontà collettiva», quella stessa «volontà collettiva» che nell’ottica di Machiavelli doveva sorreggere e seguire la lezione del Principe.

Gramsci e la Lettura Democratica

Superando definitivamente la secolare polemica sulla propensione presunta di Machiavelli per la tirannide o per la repubblica, Gramsci propone una lettura in chiave democratica del pensiero machiavelliano, pur restando filologicamente attento a una lettura del testo in relazione con il tempo in cui fu scritto.

Il dato realmente democratico messo in gioco da Machiavelli risiede nell’accento posto sull’aspetto della «volontà generale», sebbene riportato a un ordinamento dello Stato consono all’epoca.

Modernità e Organizzazione Sociale

In proiezione moderna, Gramsci individua il principale fattore di modernità del discorso machiavelliano nell’analisi dell’ufficio del principe come organismo, ovvero come parte necessaria dell’organizzazione sociale, di cui costituisce la testa.

La funzione del principe, però, nel Novecento non può più essere delegata a una sola persona, ma è svolta da un organismo collettivo rappresentato dal partito politico, che costituisce il primo nucleo di elaborazione e sintesi di una «volontà generale» e, nella sua natura originaria, l’organo capace di promuovere una concezione del mondo.

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