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Concetti Chiave

  • Dario Fo critica la Chiesa rappresentando Papa Bonifacio VIII che sfrutta l'incontro con Gesù per legittimare il proprio potere davanti ai fedeli.
  • La difficoltà del Papa nel riconoscere Gesù simboleggia la corruzione e l'ipocrisia della Chiesa, lontana dai valori originali predicati da Cristo.
  • Il contrasto tra Bonifacio VIII e i rappresentanti del pauperismo evidenzia la decadenza della Chiesa, più interessata a ricchezza e potere che ai valori cristiani.
  • Dario Fo mostra come il Papa usi Gesù per fini propagandistici, criticando l'apparenza e il potere politico che dominano la Chiesa.
  • L'autore suggerisce che la vera speranza risiede nel popolo, capace di comprendere il messaggio autentico nascosto dalla Chiesa, con il giullare come simbolo di verità e giustizia.

Indice

  1. Critica alla Chiesa in Mistero Buffo
  2. Corruzione e ipocrisia ecclesiastica
  3. Il pauperismo e la decadenza
  4. Il potere e il popolo

Critica alla Chiesa in Mistero Buffo

Sicuramente uno dei punti su cui Dario Fo si focalizza per la critica che emerge nella rappresentazione teatrale di “Mistero Buffo” è la chiesa, in una scena in particolare si vede il papa Bonifacio VIII scorgere un corteo capitanato da Gesù che porta la propria croce, a questo punto il pontefice decide di parlare con lui solo come occasione per legittimare il proprio potere davanti a tutti i fedeli.

Il papa inizialmente sembra anche in difficoltà, a mala pena riesce a riconoscere il tanto venerato figlio di Dio a causa delle sue pessime condizioni, e questo non fa altro che evidenziare la considerazione critica di Dario Fo nei confronti della chiesa.

Corruzione e ipocrisia ecclesiastica

La chiesa appare infatti ai suoi occhi come estremamente corrotta ed ipocrita, lontana da quelli che erano stati i valori promulgati da Gesù stesso, al punto che neanche il pontefice stesso riesce a riconoscerlo e metaforicamente questo rappresenta il progressivo allontanamento della chiesa dalle sue origini.

Il pauperismo e la decadenza

La curia infatti non è più dedita ai valori cristiani, bensì appare come corrotta e in cerca di piaceri terreni, soldi e potere in particolare, l’immagine più evidente della decadenza è rappresentata in questo caso dall’opposizione di Bonifacio VIII a tutti i rappresentanti del pauperismo, che viene ricordata nel prologo. Il pauperismo era un movimento che predicava il ritorno della chiesa alla povertà delle sue origini, ed era incarnato da alcune figure principali come Iacopo da Todi, Gioacchino da Fiore, Gherardino Segalello da Parma e Fra Dolcino. In questo panorama, ovviamente per la chiesa, e quindi per il pontefice, l’apparenza conta di più e quindi appare a lui necessario mostrarsi insieme a Gesù per legittimare la propria figura e la propria presenza, una sorta di meccanismo propagandistico appartenente al mondo della politica, ma che dovrebbe essere lontano da quello ecclesiastico.

Il potere e il popolo

In questo atto di “Mistero Buffo”, Dario Fo fa dunque emergere una grottesca rappresentazione del potere incatenato ad una precisa azione, ovvero quando Bonifacio VIII arriva al punto di negare la figura di Cristo e gli augura anche di morire in croce, come se tutto il suo fosse stato attaccato dalla sua presenza. Secondo l’autore dunque l’unica speranza rimane nel popolo, che deve essere in grado di recepire il messaggio vero che la chiesa meschinamente nasconde e nella sua opera presenta la figura del giullare come colui in grado di ricordare di tutte le ingiustizie sociali e i trucchi ingannevoli dei potenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Dario Fo alla Chiesa in "Mistero Buffo"?
  2. Dario Fo critica la Chiesa per la sua corruzione e ipocrisia, evidenziando come si sia allontanata dai valori originali di Gesù, rappresentata simbolicamente dall'incapacità del papa di riconoscere Cristo.

  3. Come viene rappresentata la decadenza della Chiesa?
  4. La decadenza della Chiesa è rappresentata attraverso la sua ricerca di piaceri terreni, soldi e potere, e l'opposizione a movimenti pauperistici che predicavano un ritorno alla povertà delle origini.

  5. Qual è il ruolo del papa Bonifacio VIII nella critica di Fo?
  6. Bonifacio VIII è rappresentato come un simbolo di potere corrotto, che cerca di legittimare la propria autorità attraverso la propaganda, mostrando ipocrisia e allontanamento dai valori cristiani.

  7. Qual è la speranza secondo Dario Fo per contrastare la corruzione della Chiesa?
  8. La speranza risiede nel popolo, che deve essere capace di recepire il vero messaggio nascosto dalla Chiesa, con il giullare che ricorda le ingiustizie sociali e i trucchi dei potenti.

Domande e risposte

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