Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Lopachin, rappresentante della nuova classe borghese, cerca di acquistare il Giardino dei ciliegi, simbolo dell'aristocrazia, per trasformarlo in complessi residenziali.
  • Lyubov, personaggio principale e aristocratica, è profondamente legata al Giardino dei ciliegi, ma si trova a dover affrontare i suoi debiti e la necessità di vendere.
  • La trama ruota intorno al conflitto tra il passato aristocratico e le nuove dinamiche sociali, con personaggi come Trofimov che vedono i ciliegi come simbolo della servitù della gleba.
  • La vendita della tenuta a Lopachin rappresenta il passaggio dall'aristocrazia alla nuova classe emergente, segnando il declino di una società tradizionale.
  • Il personaggio di Firs simboleggia il cambiamento d'epoca: dimenticato e abbandonato, rappresenta la fine di un'era con l'abbattimento dei ciliegi.

Indice

  1. Lopachin e la nuova borghesia
  2. Il carattere di Lyubov
  3. Gajev e il legame familiare
  4. Varja e il suo ruolo
  5. I servitori e le loro storie
  6. Trofimov e Anja
  7. Atto I: Il ritorno di Ljuba
  8. Atto II: Attesa e tensioni
  9. Atto III: Il ballo e l'acquisto
  10. Atto IV: Partenza e distruzione
  11. Simbolismo e significato dei ciliegi
  12. Il cambiamento e la società

Lopachin e la nuova borghesia

Lopachin è un commerciante, amico di famiglia ed è collocato al centro dell'azione.

È lui che fa di tutto per convincere i proprietari della necessità di agire e dui dare in affitto il ciliegeto. Cechov è molto attento a non far sembrare Lopakhin un bruto antipatico o un insopportabile principiante. Rappresenta la nuova classe borghese di imprenditori; per ottenere il ciliegeto sostiene di essere il nipote di un servo della gleba. Ma la sua mancanza di eleganza è presente sia nei modi che nei vestiti; pertanto, rimane il muzhik che è sempre stato.

Il carattere di Lyubov

Lyubov, detta Ljuba, è una donna aristocratica. Appare molto accattivante e gentile, generosa, spontanea e sincera. Allo stesso tempo è piuttosto infantile, inconsapevole del dramma che si sta svolgendo intorno a lei. Non esita a impegnarsi o ad andare fino alla fine del suo amore (un uomo conosciuto a Parigi che ha contribuito a sperperare gli averi della donna), non ha paura di "vivere la sua vita", nonostante l'uomo che la ricerca, dopo averla lasciata. Di Ljuba, Cechov ci dice che solo la morte poteva calmare una donna del genere. Sa di essere versatile e con le mani bucate e quando evoca la morte del figlio o l'abbandono del suo amante, è convinta di assistere alla fatalità che le infligge "una prima punizione". Nonostante i suoi "difetti" che ammette con una certa lucidità, sfugge, però, da ogni senso di colpa. Parla velocemente, con frasi brevi che spesso iniziano con "io", come se raccogliesse i ricordi sparsi per giustificarsi meglio. Le piace spendere e ha accumulato debiti, la sua unica speranza di cancellarli è vendere il Giardino dei ciliegi. Ma i suoi ricordi d'infanzia sotto i fiori di ciliegio le impediscono di mettere all'asta la proprietà, prima di essere davvero costretta a farlo (secondo i suoi criteri).

Gajev e il legame familiare

Gajev è il fratello di Lyubov. Condivide la stessa passione e l’amore della sorella per il giardino dei ciliegi, un amore legato ai loro ricordi d'infanzia e alla loro consapevolezza di appartenere ad un'antica famiglia della nobiltà. Gayev, però, è bel lungi dall'avere lo stesso fascino di sua sorella perché ai suoi difetti non fanno riscontro delle qualità. Non è altro che il contrappunto ridicolo e comico della donna. Nessuno lo prende sul serio, nemmeno i servi che non esitano a ridere di lui. Pur avendo già 51 anni si comporta come un bambino; si lascia vestire, viziare e rimproverare. Passa il tempo a parlare a lungo, utilizzando termini tecnici propri del gioco del biliardo: è il suo modo di scusarsi.

Varja e il suo ruolo

Varja è la figlia adottiva di Ljuba, il che spiega il suo rapporto ambiguo con la famiglia. Se Ljuba la considera sua figlia, i servi non mancano di ricordarle la sua vera origine. Varja, 24 anni, è disaccordo con lei, ha difficoltà a confidarsi con ila sua mamotchka (termine affettivo con cui si rivolge a Ljuba), la cui condotta la sciocca mentre, segretamente ne è affascinata. Pensa più volte, invano, di poter sposare Lopachin, ma lui è ancora innamorato di Ljuba, in modo nostalgico.

I servitori e le loro storie

I servitori sono ampiamente rappresentati, con almeno cinque varianti (Firs, Yasha, Douniasha, Epikhodov, Charlotta). Non sono personaggi secondari perché, anche se non partecipano direttamente all'azione principale e sono molto più caratterizzati dei servitori ordinari. Alcune storie d'amore, sbocciate fra di essi, conferiscono loro una dimensione sentimentale specifica.

Trofimov e Anja

Trofimov è uno studente di circa 30 anni, rivoluzionario, innamorato di Anja. È a favore la vendita del giardino dei ciliegi.

Anja è la figlia di Ljuba. Di 17 anni, è innamorata dell'idealista Trofimov; Di temperamento romantico, ha un aspetto sia giovane che da adulto

Jaša è il giovane servitore di Ljuba. Profondamente nichilista, pensa solo a tornare a Parigi.

Epichodov è il contabile della tenuta, il suo soprannome è "ventidue disgrazie", è innamorato di una serva: Duniaša che però non ne vuol sapere. Verrà assunto da Lopachine, alla fine, per sorvegliare il lavoro.

Atto I: Il ritorno di Ljuba

Atto I: Il ritorno di Ljuba al Giardino dei ciliegi.

In fuga dal giardino dei ciliegi e dal ricordo del suo bambino annegato, Ljuba trovò rifugio a Parigi per cinque anni e con il suo amante, sperpera la sua fortuna. Quando inizia la commedia, a tarda notte, Ljuba, Anja (sua figlia) e Šarlotta (la governante) sono rientrati a casa. Ljuba ritrova con la sua nutrice, Varja, la figlia adottiva, il vecchio servitore, e Trofimov, ex precettore del figlio morto. Con felicità, riconosce la stanza di suo figlio, ogni oggetto le ricorda qualcosa. Sua madre gli appare come in un sogno. Tuttavia, Lopachine, il figlio di un muzhik che aveva fatto fortuna, le riferisce che in agosto la tenuta doveva essere venduta all'asta perché non ci sono più soldi per pagare i debiti. Propone un'alternativa alla vendita: radere al suolo il Giardino dei ciliegi (nome dato alla proprietà che effettivamente comprende anche un ciliegeto) per costruivi dei complessi residenziali che Ljuba potrebbe affittare ai turisti estivi. Ljuba e Gaev (suo fratello) giurano che la tenuta non sarà venduta e rifiutano di adattare il loro amato giardino dei ciliegi alle esigenze della Russia emergente.

Atto II: Attesa e tensioni

Atto II: Attesa

L'atto si svolge all'esterno, ai margini del ciliegeto. Lopachine sta sempre più premendo per vendere il Giardino dei ciliegi agli agenti immobiliari. Ma Gajev spera ancora in un aiuto finanziario da parte di una vecchia zia. In questo atto, un'attenzione particolare è rivolta agli altri personaggi: Epichomov, uno strano personaggio, che si vuole sparare in testa; Trofimov, l'eterno studente, che parla della fierezza umana; Lopachin, che ammette di non aver studiato ride di lui. Veniamo a conoscenza del temperamento spendaccione ma generoso di Ljuba che distribuisce i suoi soldi, senza fare attenzione. Viene menzionato il matrimonio tra Lopachine e Varja. Varja, nel frattempo, sospetta una relazione romantica tra Trofimov e Anja che sarebbe pronta a lasciare la tenuta, a differenza di sua madre che è visceralmente attaccata ad essa.

Atto III: Il ballo e l'acquisto

Atto III: Atto del ballo e l'acquisto del giardino dei ciliegi di Lopachine

L'atto si svolge nel soggiorno e si apre con un’atmosfera festosa. La gente balla al suono di un'orchestra yiddish. Tuttavia, Ljuba sta aspettando il ritorno del fratello Gajev che deve dirgli se la tenuta è stata venduta. È sull'orlo della disperazione: "Se devo vendere, vendimi con il Giardino dei ciliegi". Allo stesso tempo, riceve un telegramma dal suo amante parigino che la implora di tornare... Alla fine Lopachine e Gajev arrivano alla tenuta. Con sorpresa di tutti, Lopachine riferisce che è lui il compratore della tenuta. Così, egli sarà in grado di mettere in atto i suoi piani. "Ho comprato la tenuta dove mio padre e mio nonno erano schiavi... Venite a vedere come Ermolaj Lopachine entrerà con un'ascia nel giardino dei ciliegi, come gli alberi cadranno a terra... »

Atto IV: Partenza e distruzione

Atto IV: Partenza di Lyubov e distruzione del giardino dei ciliegi

L'azione si svolge nella stessa ambientazione del primo atto, ma ci sono solo pochi mobili, ammucchiati in un angolo. Tutti i contadini sono venuti a salutare Ljuba, dall’aspetto molto pallido, che sta per partire per Parigi. Lopachine offre champagne per festeggiare la partenza, ma tutti rifiutano. Trofimov rifiuta anche il denaro che Lopachin si offre di prestargli. Apprendiamo anche che Lopachine e Varja non si sposeranno. Tutti, alla fine, se ne vanno. Ljuba e Gaev si gettano l'uno nelle braccia dell'altro e singhiozzano, a bassa voce, perché nessuno se ne accorga. Il vecchio servitore che non ha mai lasciato la tenuta rimane solo in casa. In lontananza, da fuori, proviene il rumore sordo degli alberi che cadono.

Simbolismo e significato dei ciliegi

Il giardino dei ciliegi è un’opera teatrale simbolica. Anton Cechov crea nel suo teatro una nuova forma, d'avanguardia, simbolista, in cui vuole descrivere la sensibilità dell'uomo moderno.

I ciliegi sono i soggetti del dramma. Rappresentano l'aristocrazia e i ricordi di una vita ricca agli occhi di Ljuba e della sua famiglia. Ma costituiscono un altro simbolo per Trofimov che dice:

“Pensa, Ania, tuo padre, tuo nonno e tutti i tuoi antenati avevano servi, anime viventi, devi vederli, questi esseri umani, ti guardano da ogni ciliegio nel giardino, da ogni tronco d'albero, devi sentire le loro voci... (Trofimov)”

Per lui, i ciliegi rappresentano la servitù della gleba e tutte le persone a cui la famiglia è debitrice. Quando la commedia finisce, i ciliegi vengono abbattuti. Seguendo l'asse della lettura, leggiamo la fine dell'aristocrazia, ma anche la fine della servitù della gleba: è proprio un muzhik, un ex servo, che abbatte gli alberi.

Il cambiamento e la società

I monologhi e le conversazioni, si intrecciano per formare un panorama di una società degenerata e corrosa dalla malattia. Nonostante ciò, Cechov non fa mai una scelta tra il materialismo di Lopachine e il senso aristocratico di Ljuba. Tutti indossano la loro maschera, tutti cercano di agire come possono, ma tutti sono soggetti al giogo del cambiamento.

Il vecchio servitore Firs è il simbolo perfetto del cambiamento d'epoca. Tutti prestano attenzione a lui, questo servo che vuole rimanere così, ma alla fine tutti pensano che sia stato portato in ospedale. Alla fine, viene dimenticato. È vecchio e malato ed è stato abbandonato nel giardino che sarà distrutto, al suono dei ciliegi morenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Lopachin nella storia?
  2. Lopachin è un commerciante e amico di famiglia che rappresenta la nuova borghesia. Cerca di convincere i proprietari a dare in affitto il ciliegeto per evitare la vendita all'asta, proponendo di costruire complessi residenziali.

  3. Come viene descritto il carattere di Lyubov?
  4. Lyubov è descritta come una donna aristocratica, accattivante e generosa, ma anche infantile e inconsapevole del dramma intorno a lei. È legata ai ricordi d'infanzia nel giardino dei ciliegi e ha difficoltà a vendere la proprietà.

  5. Qual è il significato simbolico del giardino dei ciliegi?
  6. Il giardino dei ciliegi simboleggia l'aristocrazia e i ricordi di una vita passata per Lyubov e la sua famiglia, mentre per Trofimov rappresenta la servitù della gleba e il debito verso le persone che hanno servito la famiglia.

  7. Quali sono le tensioni principali nell'Atto II?
  8. Nell'Atto II, le tensioni derivano dalla pressione di Lopachin per vendere il giardino, la speranza di Gajev in un aiuto finanziario, e le dinamiche personali tra i personaggi, come il sospetto di Varja su una relazione tra Trofimov e Anja.

  9. Come si conclude la storia del giardino dei ciliegi?
  10. La storia si conclude con la partenza di Lyubov per Parigi e la distruzione del giardino dei ciliegi, acquistato da Lopachin. Il vecchio servitore Firs viene dimenticato nella tenuta, simboleggiando il cambiamento d'epoca.

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