Concetti Chiave
- Il giardino dei ciliegi di Čechov è un dramma borghese che mette in scena personaggi già sconfitti, esplorando temi di dolore e disperazione.
- L'opera, scritta tra il 1903 e il 1904, è fortemente autobiografica e riflette i cambiamenti sociali post-emancipazione dei servi della gleba in Russia.
- La protagonista, Ljubov Andreevna Ranevskaja, torna nella sua tenuta d'infanzia, destinata alla vendita per saldare i debiti accumulati.
- L'opera esplora il conflitto tra il passato e il progresso, con i personaggi incapaci di agire per salvare la loro proprietà, simbolo del passato aristocratico.
- Il finale amaro vede la vendita della proprietà al mercante Lopachin, figlio di ex servi, sottolineando la transizione dal dominio aristocratico alla borghesia.
Indice
Il dramma borghese di Čechov
Come Ibsen anche l’opera teatrale di Čechov può essere definita dramma borghese, i cui protagonisti sono sempre uomini molto comuni. Quando si alza il sipario, lo spettatore si trova davanti dei personaggi già sconfitti in partenza che conoscono il dolore, la disperazione, i conflitti; per essi, la vita non è altro che una fine prolungata, come risulta chiaramente ne Il giardino dei ciliegi.
Elementi autobiografici e contesto storico
Il dramma fu scritto dal 1903 al 1904 ed ebbe molto successo quando per la prima volta fu rappresentato a Mosca.
Purtroppo, l’autore morì improvvisamente poco dopo. L’opera si si articola quattro atti ed è basata su elementi autobiografici dell’autore come i problemi economici della madre, il suo interesse per il giardinaggio e il giardino di ciliegi che aveva avuto l’occasione di frequentare durante l’adolescenza. L’azione è ambientata dopo il 1861, quando i servi della gleba furono affrancati dalla servitù di stampo feudale ed iniziò da un lato, la lenta decadenza della nobiltà russa e, dall’altro, lo sviluppo della borghesia.La protagonista e la sua famiglia
La protagonista è una nobildonna Ljubov Andreevna Ranevskaja, chiamata Ljuba. Dopo cinque anni di assenza durante i quali essa ha dilapidato il patrimonio familiare, essa ritorna nella sua tenuta di campagna dove aveva trascorso la sua infanzia e che dovrà essere venduta all’asta per poter pagare tutti i debiti accumulati nel tempo dalla proprietaria. Il nome della tenuta, ”Il giardino dei ciliegi”, dà il titolo al dramma. Con lei abitano le due figlie, Anja e Varja e il fratello Leonid Gaev, un uomo inetto e dall’atteggiamento infantile. La figlia Varja è innamorata, del mercante Lopachin, un intraprendente uomo d’azione. Essendo stata adottata, la ragazza ha un carattere diverso rispetto agli altri componenti della famiglia: ha un carattere più attivo e concreto e forse è proprio per questo che è affascinata da Lopachin.
Il dilemma della vendita
Quest’ultimo, per salvare la proprietà consiglia a Ljuba di dividere in lotti una parte della tenuta per costruirvi alcune villette la cui vendita potrebbe salvare una parte della proprietà. Ma Ljuba e il fratello Gaev stentano a prendere la decisione anche perché l’idea di lottizzare quel luogo così caro alla loro infanzia e di abbattere il giardino dei ciliegi li scandalizza. Tutti i personaggi hanno dei ricordi legato al giardino Per Ljuba, esso rappresenta l’infanzia e la giovinezza passate, oltre che il ricordo del figlioletto morto annegato in un fiume nei pressi della casa, tragedia che l’ha spinta a partire alla volta di Parigi.
Conclusione amara e simbolica
Così il tempo passa, fra incertezze e lamenti inconcludenti finché non arriva il giorno in cui la proprietà viene messa all’asta. Alla fine del dramma c’è un tentativo di approccio amoroso fra Varja e Lopachin, sostenuto da Ljuba, ma nessuno dei due trova la forza di parlare e l’idea va a vuoto. Lopachin, con tutta la sua astuzia, riesce ad acquistare all’asta la proprietà e immediatamente dà il via all’abbattimento dei ciliegi per poter iniziare i lavori. Molto significativa è la scena conclusiva dell’atto IV in cui viene dato l’addio alla proprietà in una scena spoglia, ma piena di bagagli ammucchiati. L’amarezza nella storia è data dal fatto che ad acquistare il giardino è stato Lopachin figlio e nipote di uomini che sono stati servi nella casa degli antenati di Ljuba .Nella scena conclusiva, si apprende che Firs, il vecchio cameriere, è ammalato ed è stato ricoverato all’ospedale. La malattia e la vecchiaia di Firs, che, benché quasi novantenne, è voluto restare fedele fino in fondo ai suoi padroni, costituisce una metafora della malattia e della vecchiaia dell’aristocrazia russa, troppo legata al passato.
Tutta l’opera è attraversata da un certo fatalismo perché i proprietari non fanno nulla di concreto per salvare i loro beni ed impedirne la vendita. Troviamo anche il tema della satira sociale contro l’aristocrazia e della borghesia che, con molta intraprendenza e disponibilità finanziaria, ormai sostituisce la vecchia classe dei nobili
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del dramma "Il giardino dei ciliegi" di Čechov?
- Quali elementi autobiografici sono presenti nell'opera di Čechov?
- Chi è la protagonista del dramma e qual è il suo dilemma principale?
- Qual è la proposta di Lopachin per salvare la proprietà e perché viene rifiutata?
- Come si conclude il dramma e quale significato simbolico ha?
Il tema principale è il dramma borghese, con protagonisti che affrontano la decadenza della nobiltà russa e l'ascesa della borghesia, evidenziando il fatalismo e la satira sociale contro l'aristocrazia.
L'opera include elementi autobiografici come i problemi economici della madre di Čechov, il suo interesse per il giardinaggio e il giardino di ciliegi che frequentava durante l'adolescenza.
La protagonista è Ljubov Andreevna Ranevskaja, una nobildonna che deve affrontare il dilemma della vendita della sua tenuta di campagna per pagare i debiti accumulati.
Lopachin propone di dividere la tenuta in lotti per costruire villette, ma Ljuba e Gaev esitano a prendere questa decisione perché l'idea di lottizzare e abbattere il giardino dei ciliegi li scandalizza.
Il dramma si conclude con l'acquisto della proprietà da parte di Lopachin e l'abbattimento dei ciliegi, simbolizzando la fine dell'aristocrazia russa e l'ascesa della borghesia, mentre la malattia di Firs rappresenta la vecchiaia e la decadenza della nobiltà.