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Concetti Chiave

  • Il libro "Pesci Rossi" di Emilio Cecchi, pubblicato nel 1920, introduce il lettore al lavoro di critico d'arte dell'autore, che scrive per riviste come "Ronda" e "Tribuna".
  • Cecchi utilizza la recensione di "Poesie Giapponesi" come pretesto per esplorare temi come l'evoluzione dei pesci e l'arte orientale.
  • I due temi centrali del testo, l'acquario e l'arte orientale, sono uniti dall'idea di trasformazione e cambiamento di prospettiva.
  • Cecchi propone una filosofia che incoraggia la visione soggettiva della realtà, sfidando i lettori a superare le interpretazioni tradizionali.
  • Il testo esorta a considerare la realtà come un insieme di punti di vista diversi, invitando a un'analisi più personale e soggettiva.

Il primo testo presente nella raccolta “Pesci Rossi”, pubblicata integralmente nel 1920 ma anticipata già anni prima sulle riviste “Ronda” e “Tribuna”, riporta lo stesso titolo dell’opera. Qui il lettore viene introdotto al lavoro dell’autore stesso, la prima immagine che ritroviamo è infatti quella dell’antologia “Poesie Giapponesi” di Harukichi Shimoi e tradotta da Gherardo Marone, che egli deve recensire.

Indice

  1. Critica d'arte e trasformazione
  2. Metamorfosi e interpretazione soggettiva

Critica d'arte e trasformazione

Emilio Cecchi non a caso per anni ha ricoperto il ruolo di critico d’arte, in particolare per la rivista “Tribuna”, la quale, fiera del lavoro del fiorentino, lo mandò anche come corrispondente in Inghilterra, a Londra nel primo dopoguerra. Il lettore vede assiste dunque alla stesura di questa recensione, che come avveniva tipicamente nello stile di Cecchi, parte da un dettaglio che ad altre persone apparirebbe come insignificante, ovvero la storia dei pesci. Ricava dunque dal titolo uno spunto per iniziare questa stesura, parlando quindi prima dell’evoluzione dei pesci in una boccia di vetro per poi invece allargare lo sguardo e raccontare di alcune civiltà orientali e l’arte ad esse annessa, e infine passa in ultimo passaggio all’opera in sé.

Metamorfosi e interpretazione soggettiva

I due nuclei tematici principali sono dunque l’acquario e l’arte orientale, apparentemente senza connessione logica tra di loro, ma in realtà uniti dell’idea di trasformazione ed evoluzioni, Cecchi infatti sostiene come un oggetto possa cambiare la propria identità a seconda di come esso di pone rispetto a chi lo sta osservando. Nel caso dei pesci sono proprio loro che si trasformano, sguazzando infatti da un punto all’altro permettono ogni volta una visone diversa da parte dello spettatore, ma nel caso invece dell’arte è proprio l’osservatore a dover compiere lo sforzo, è infatti lui che deve ruotare attorno ad un’opera per analizzarla minuziosamente. In ogni caso però, sia nell’esempio dei pesci in un acquario che di un’opera in un museo, l’uomo ha l’opportunità di assistere direttamente ad una metamorfosi che avviene di fronte ed in funzione di lui. Si può quindi dedurre che la filosofia dell’autore sia quella di interpretare la realtà non più come caratterizzata da una visione oggettiva, univoca e assoluta, bensì un mondo nucleo di diversi punti di vista, diverse interpretazioni soggettive, e in questo modo cerca anche di influenzare i propri lettori ed esortarli a non fermarsi al canone tradizionale, ma di sviscerarlo per arrivare ad una visione più personale e soggettiva.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del primo testo della raccolta "Pesci Rossi"?
  2. Il tema principale è l'introduzione al lavoro dell'autore attraverso la recensione dell'antologia "Poesie Giapponesi" di Harukichi Shimoi, evidenziando l'evoluzione dei pesci e l'arte orientale.

  3. Come Emilio Cecchi utilizza la storia dei pesci nella sua recensione?
  4. Cecchi parte dalla storia dei pesci in una boccia di vetro come spunto per esplorare l'evoluzione e la trasformazione, collegandola poi all'arte orientale e infine all'opera stessa.

  5. Qual è la filosofia dell'autore riguardo l'interpretazione della realtà?
  6. L'autore promuove una visione della realtà caratterizzata da diversi punti di vista e interpretazioni soggettive, esortando i lettori a superare il canone tradizionale per una visione più personale.

  7. In che modo l'osservatore è coinvolto nell'interpretazione dell'arte secondo Cecchi?
  8. L'osservatore deve compiere uno sforzo attivo, ruotando attorno all'opera per analizzarla minuziosamente, partecipando così alla metamorfosi dell'oggetto osservato.

Domande e risposte

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