Concetti Chiave
- Valdrada è una città costruita sulle rive di un lago, caratterizzata da un riflesso speculare nell'acqua che crea l'illusione di due città distinte.
- La Valdrada riflessa replica esattamente ogni dettaglio architettonico e gli interni delle case della città reale, ma le due versioni non sono identiche nel significato.
- Gli abitanti di Valdrada sono consapevoli che ogni loro azione è duplicata nell'altra città, il che può aumentare o diminuire il valore percepito delle loro azioni.
- Zemrude cambia aspetto a seconda dell'umore dell'osservatore, mostrando una città vivace e allegra o una grigia e deprimente.
- Non esiste un unico aspetto veritiero per Zemrude, poiché l'osservatore può vedere sia la bellezza superficiale sia le fondamenta più oscure a seconda del suo stato d'animo.
La città riflessa
La città venne costruita sulle rive di un lago, le vie erano quindi affacciate sull’acqua ed era costituite da case disposte una sopra l’altra, sembra quindi che il viaggiatore scorga due città diverse: quella diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non avviene cosa in una che non si ripeta nell’altra, la Valdrada giù nell’acqua replica infatti sia tutte le scanalature e gli sbalzi delle facciate, sia l’interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti. Gli abitanti sanno che tutti i loro atteggiamenti, anche quelli più intimi come l’incontro tra due amanti, vengono rinviati all’altra parte, dunque questo specchio può accrescere il valore delle cose oppure negarlo: non tutto quello che sembra infatti avere importanza sopra resiste se specchiato. Dunque le due città gemelle non sono uguali: “le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano”.
L'umore dell'osservatore
La città prende forma dall’umore dell’osservatore: camminando fischiando allegramente, verrà conosciuta per i suoi “davanzali, tende che sventolano e i zampilli”, mentre camminando col muso, lo sguardo si soffermerà solo su “rigagnoli, tombini, resche di pesce e la cartaccia”. Non esiste un aspetto più veritiero, anche perché avviene il giorno in cui si abbassa lo sguardo e non si riesce a staccare gli occhi dal selciato, il caso inverso è invece più raro e quindi rimane la “Zemrude con gli occhi che scavano sotto alle cantine, alle fondamenta, ai pozzi”.