Concetti Chiave
- Leandra è protetta da due dèi, i Penati e i Lari, che hanno ruoli distinti ma complementari nelle case delle famiglie.
- I Penati si muovono con le famiglie durante i traslochi, mentre i Lari rimangono ancorati alla casa, considerandosi l'essenza della vera Leandra.
- Fillide è caratterizzata da una varietà di ponti e finestre che creano una città visivamente sorprendente ma che rapidamente diventa sfumata e quasi invisibile.
- A Pirra, Marco Polo si confronta con una realtà completamente diversa dalle sue aspettative, con una città che smentisce le sue fantasie.
- La mente di Marco Polo continua a immaginare città inesplorate, rivelando il contrasto tra memoria e realtà esperienziale.
Indice
Gli dèi protettori della città
La città viene protetta da due dèi, così piccoli da essere quasi impercepibili e così tanti da rendere impossibile il calcolo:
- I Penati, si trovano alle porte delle case oppure negli attaccapanni se all’interno, e nei traslochi seguono le famiglie;
- I Lari, si trovano dentro la casa, in cucina o nel camini, fanno parte dell’abitazione e nei traslochi rimangono ancorati ad essa;
Conflitti e convivenza tra dèi
Tra i due scorre buon sangue, tanto da frequentarsi e “passeggiare insieme sulle cornici di stucco”, commentando delle vicende che caratterizzano la famiglia.
I Penati credono di essere la vera essenza della città di Leandra, e di portarsela in memoria ovunque siano diretti, i Lari invece sostengono il contrario: i simili sono solo ospiti provvisori invadenti, la vera Leandra appartiene quindi a loro, che si trovano lì costantemente, ancora prima dell’arrivo dei Penati. In comune hanno però un aspetto del loro carattere: trovano sempre da ridire, i primi “tirando in ballo i vecchi, i bisnonni, le prozie”, i secondi “l’ambiente com’era prima che lo rovinassero”, non vivono però esclusivamente nel passato, di notte infatti è facile sentirli bisbigliare sulla possibile carriera dei bimbi di casa o su cosa potrebbe diventare la casa in un futuro.Caratteristiche uniche di Leandra
Caratteristici di questa città sono i ponti che la attraversano: ponti a schiena d’asino, coperti, su pilastri, sospesi, coi parapetti traforati, che corrispondono ad equivalenti varietà di finestre e pavimenti. In ogni suo punto la città offre quindi soprese alla vista, presto però comincia a sfumarsi fino a rendere riconoscibile solo zone di ombra o sole, forse una porta o una scala, ma “il resto della città è invisibile”, e quindi i passi rincorrono ciò che ora si trova nella memoria e non più davanti agli occhi.
Le illusioni di Marco Polo
Una volta giunto a Pirra, dopo anni di fantasie su di essa, Marco Polo vede concretizzarsi davanti a sé l’opposto della sua immaginazione, credeva infatti che il mare non fosse in vista dalla città, che le vie fossero lunghe e diritte, che le case fossero raggruppate e basse. La sua mente continua a contenere città mai visitate “anche la città alta sul golfo è sempre là ma non posso più chiamarla con un nome, né ricordare come potevo darle un nome che significava tutt’altro”.
Domande da interrogazione
- Quali sono i ruoli dei Penati e dei Lari nella città?
- Come convivono i Penati e i Lari a Leandra?
- Quali sono le caratteristiche uniche della città di Leandra?
- Cosa scopre Marco Polo una volta giunto a Pirra?
I Penati proteggono le famiglie e si trovano alle porte delle case o negli attaccapanni, seguendo le famiglie nei traslochi. I Lari, invece, sono legati alla casa stessa, situati in cucina o nei camini, e rimangono ancorati all'abitazione durante i traslochi.
I Penati e i Lari convivono pacificamente, passeggiando insieme e commentando le vicende familiari. Tuttavia, hanno opinioni diverse sulla vera essenza della città, con i Penati che si considerano la memoria della città e i Lari che si vedono come i veri abitanti permanenti.
Leandra è caratterizzata da una varietà di ponti, come ponti a schiena d'asino e sospesi, che corrispondono a diverse tipologie di finestre e pavimenti. La città offre sorprese visive, ma presto diventa sfumata e invisibile, lasciando solo ombre e memorie.
Marco Polo scopre che Pirra è l'opposto di ciò che aveva immaginato. Credeva che il mare non fosse visibile, che le vie fossero lunghe e diritte, e che le case fossero raggruppate e basse. La sua mente continua a contenere città mai visitate, ma non riesce più a dare loro un nome.