Concetti Chiave
- Niccolò Machiavelli, nato a Firenze nel 1469, ricevette un'educazione umanistica basata sui classici latini.
- Nel 1498, divenne responsabile della seconda cancelleria, focalizzandosi su affari militari e diplomatici.
- Machiavelli creò un esercito non mercenario come segretario dei Nove ufficiali dell’ordinanza nel 1506.
- Dopo la caduta della Repubblica fiorentina nel 1512, si ritirò e iniziò a scrivere opere come "Il Principe".
- Nel 1525, riacquistò il diritto di ricoprire cariche pubbliche, ma fu nuovamente esonerato nel 1527 prima di morire.
Indice
Infanzia e formazione di Machiavelli
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze nel 1469. Di famiglia borghese ebbe una formazione umanistica fondata sui classici latini e orientata in senso materialistico.
Carriera politica e diplomatica
Nel 1498, dopo la caduta di Savonarola, Machiavelli fu nominato responsabile della seconda cancelleria, quella che si occupava dell’attività militare e diplomatica, e poi fu nominato anche segretario dei Dieci di balia, un organo preposto alla politica estera. Nel 1502, quando fu nominato gonfaloniere a vita Pier Soderini, Niccolò fu il suo principale collaboratore, partecipando a missioni diplomatiche all’estero e in varie corti italiane, in cui conobbe il duca Valentino.
Nel 1506 venne eletto segretario della magistratura dei Nove ufficiali dell’ordinanza e della milizia fiorentina. Con questa carica, Machiavelli ottenne la possibilità di procedere all’arruolamento di uomini del contado e di creare un esercito non mercenario.
Caduta e ritiro
Nel 1512, dopo una sconfitta delle truppe dell’ordinanza, la Repubblica fiorentina cadde e i Medici rientrarono a Firenze. Machiavelli, esonerato da ogni incarico politico, fu costretto a ritirarsi all’Albergaccio, un suo podere a Sant’Andrea, vicino Firenze. L’anno successivo venne arrestato e torturato con l’accusa di aver partecipato a una congiura antimedica. Una testimonianza di come Machiavelli visse questa umiliazione si può ricavare dalle sue lettere; in esse si alternano momenti di riflessione e momenti comici.
Scrittura e speranze politiche
Rimesso in libertà si dedicò alla scrittura del “Principe” e dei “Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio”.
Cominciò un periodo dedicato agli studi e all’attività letteraria, anche se continuava a sperare che i Medici lo richiamassero a impegni politici. Scrisse una commedia, la “Mandragola”, lavorò alle “Istorie fiorentine” commissionate da Giulio de’ Medici.
Ultimi anni e morte
Nel 1522 non risultò coinvolto in una congiura antimedicea organizzata dagli intellettuali degli Orti Oricellari. È un segno di questo miglioramento dei rapporti con i Medici, la revoca dell’interdizione a ricoprire cariche pubbliche nel 1525. Sempre nel 1525 venne eletto provveditore e cancelliere dei Procuratori delle Mura, per la difesa di Firenze.
Dopo il sacco di Roma, nel maggio 1527, Firenze cacciò i Medici e ritornò al regime repubblicano. Machiavelli fu accusato di aver collaborato con i Medici e venne di nuovo esonerato da ogni incarico politico.
Morì nel giugno del 1527.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi incarichi politici di Machiavelli?
- Come reagì Machiavelli alla caduta della Repubblica fiorentina nel 1512?
- Quali furono le attività di Machiavelli dopo il suo ritiro dalla politica?
Machiavelli fu nominato responsabile della seconda cancelleria nel 1498 e segretario dei Dieci di balia, partecipando a missioni diplomatiche e collaborando con Pier Soderini.
Dopo la caduta della Repubblica, Machiavelli fu esonerato da incarichi politici, si ritirò all'Albergaccio e fu arrestato e torturato con l'accusa di congiura antimedicea.
Machiavelli si dedicò alla scrittura, componendo opere come "Il Principe" e "Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio", e sperava in un ritorno alla politica sotto i Medici.