alessandraj10
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Concetti Chiave

  • Machiavelli scrisse le sue opere durante incarichi assegnatigli da Firenze, evidenziando la politica come uno Stato indipendente dalla morale.
  • Le legazioni documentano missioni diplomatiche, con l'idea che la politica segua leggi necessarie per il bene dello Stato, indipendenti dalla morale.
  • Opere come "Descrizione del modo tenuto dal duca Valentino" introducono il concetto di virtù come capacità di sfruttare opportunità anche con mezzi discutibili.
  • I discorsi, come quelli sopra le cose di Pisa, mostrano l'assimilazione di eventi storici a fenomeni naturali, base della scienza politica per Machiavelli.
  • L'Epistolario, composto da 81 lettere, rivela una visione disincantata della realtà, con corrispondenze significative con Vettori e Guicciardini.

Indice

  1. Machiavelli e la concezione politica
  2. Le legazioni e il concetto di virtù
  3. I discorsi e l'assimilazione storica

Machiavelli e la concezione politica

Machiavelli redasse i suoi scritti in occasione degli incarichi affidatigli da Firenze. Le legazioni sono rapporti sulle missioni diplomatiche e I discorsi sono orazioni rivolte ai vari organi di governo della repubblica. In queste opere compare già l’aspetto della concezione politica dello Stato come bene necessario che funziona secondo leggi proprie indipendenti dalla morale. Quando si agisce per lo Stato non bisogna attenersi alla morale, ma alle leggi della politica che sono necessarie per il bene dello Stato stesso. Gli effetti delle azioni sono prevedibili grazie alla conoscenza delle leggi generali che si conoscono osservando senza pregiudizi la realtà e conoscendo le varie realtà del passato.

Le legazioni e il concetto di virtù

Tra Le legazioni sono importanti la legazione al re di Francia, quella di Valentino, il rapporto delle cose della Magna, e un libricino intitolato "Descrizione del modo tenuto dal duca Valentino nell’ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, il signor Pagolo e il duca di Gravina Orsini", in cui compare il primo abbozzo del concetto di virtù come saper scegliere senza scrupoli l’occasione favorevole fatta balenare dalla fortuna, quindi avere la capacità di volgere a proprio vantaggio anche una circostanza sfavorevole, usando anche mezzi riprovevoli.

I discorsi e l'assimilazione storica

Tra I discorsi si evidenzia quello fatto al magistrato dei dieci sopra le cose di Pisa, il modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati, dove c’è l’assimilazione delle vicende storiche a quelle della natura, e questo per Machiavelli deve essere alla base della scienza della politica. La storia, come la natura, è regolata da leggi costanti che permettono a chi le conosce di prevedere gli effetti di una determinata azione politica. L’Epistolario è formato da 81 lettere private e non destinate alla pubblicazione. Tra queste 27 sono a Francesco Vettori, 17 a Guicciardini. Esse sono importanti perché l’autore vi affronta i temi della realtà con disincanto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione politica dello Stato secondo Machiavelli?
  2. Machiavelli vede lo Stato come un bene necessario che opera secondo leggi proprie, indipendenti dalla morale. Le azioni per lo Stato devono seguire le leggi della politica, non la morale, per il bene dello Stato stesso.

  3. Come Machiavelli definisce il concetto di virtù nelle sue legazioni?
  4. Nelle legazioni, Machiavelli introduce il concetto di virtù come l'abilità di scegliere senza scrupoli l'occasione favorevole offerta dalla fortuna, e di volgere a proprio vantaggio anche situazioni sfavorevoli, usando mezzi riprovevoli se necessario.

  5. Qual è il ruolo della storia nella scienza politica secondo Machiavelli?
  6. Machiavelli ritiene che la storia, come la natura, sia regolata da leggi costanti. Conoscere queste leggi permette di prevedere gli effetti delle azioni politiche, e questa assimilazione storica è fondamentale per la scienza della politica.

Domande e risposte

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