Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La scelta dei ministri è fondamentale per la saggezza di un principe, poiché la loro qualità riflette direttamente su di lui e sulla sua capacità di giudizio.
  • Esistono tre tipi di intelligenza; la migliore è quella di chi sa valutare autonomamente, mentre la seconda è di chi comprende il valore del giudizio altrui.
  • Un ministro che antepone il proprio interesse a quello del principe non è affidabile e non può essere considerato un buon ministro.
  • Un principe deve ricompensare e onorare i suoi ministri per mantenerli fedeli e operosi, facendoli sentire che la loro fortuna dipende dalla sua benevolenza.
  • La fiducia reciproca tra il principe e i suoi ministri è essenziale per evitare risultati dannosi per entrambe le parti.

Indice

  1. La scelta dei ministri
  2. Giudicare i ministri

La scelta dei ministri

In questo capitolo l’autore illustra quali è opportuno siano le qualità dei ministri di un principe e con quali accortezze quest’ultimo debba valutare l’operato dei propri ministri e in che modo egli possa mantenerli efficienti e fedeli.

1. È molto importante per un principe la scelta dei ministri. [Essi sono uomini di fiducia di cui il principe si serve. Nel termine, è insito un significato di subordinazione che nell’italiano moderno è venuto meno, che invece aveva in latino in cui minister et ministrare volevano dire servo e servire]. Essi possono essere buoni o no, a seconda della prudenza del principe. E il primo indizio della saggezza di un principe, senza paura di sbagliare, è offerto dalla qualità di coloro di cui egli si circonda dalla competenza e fedeltà rapportata al loro incarico, in quanto ha saputo riconoscere la loro capacità; in caso contrario (se essi non sono sufficientemente adeguati e fedeli], sempre si può esprimere un giudizio sfavorevole su di lui, perché il primo errore che egli compie è nella scelta compiuta inizialmente. Non c’era alcuna persona che io tenessi in grande considerazione come Antonio da Venafro, ministro di Pandolfo Petrucci, signore di Siena [per Machiavelli, egli costituiva un esempio di ministro competente e capace).

2. Esistono tre tipi di intelligenza: alcuni uomini sono tali da comprendere e valutare le situazioni e prendere le misure opportune, affidandosi soltanto alle proprie capacità di giudizio; altri, pur non essendo in possesso di valutare indipendentemente; tuttavia, sono in grado di capire il valore presente nel giudizio altrui e sanno pertanto regolarsi di conseguenza¸ altri, infine, non sanno né valutare le cose e le situazioni direttamente, né valutare il valore di un consiglio altrui. La prima intelligenza è eccellente, la seconda lo è meno e la terza è del tutto inutile. Di conseguenza, chi avesse voluto classificare l’intelligenza di Pandolfo Petrucci, partendo dall’osservazione di coloro che gli stavano intorno, avrebbe deciso di catalogarla nel secondo gruppo (cioè fra coloro che sono in grado di valutare il giudizio espresso da altri), visto che egli aveva saputo valutare il valore del suo ministro. Infatti, ogni volta che uno ha la capacità critica (=iudicio) di conoscere il bene o il male che viene fatto o detto, anche se manca di escogitare da sé i modi dell’azione di governo (= invenzione) arriva a distinguere il bene e il male compiuto dal suo ministro [i termini “bene” e “male” devono essere intesi in senso politico e non morale] a tal punto da esaltare il primo e a correggere l’altro. In tal caso, il ministro non oserà mai ingannare il suo signore e si manterrà sempre buono (= scrupoloso e fedele dell’adempimento dei propri compiti).

3.

Giudicare i ministri

Fra i modi con cui il signore può giudicare il proprio ministro, ne esiste uno infallibile. Quando tu vedi un ministro che pensa più a sé che non a te [in questo passo, Machiavelli si rivolge direttamente all’ipotetico Principe], e che in tutte le azioni che compie ricerca sempre il proprio interesse, allora di esso non ti potrai mai fidare perché non potrà essere mai un buon ministro. [è molto probabile che in questo passo Machiavelli pensi alla dedizione nei confronti dei Medici quando ricopriva la carica di segretario della Repubblica: in cambio di compensi modesti e di scarsi riconoscimenti pubblici, era esplicava le proprie mansioni con disagio ed in mezzo a tanti pericoli e difficoltà]. Infatti, colui che gestisce la situazione di un altro non deve mai pensare a se stesso, ma sempre al signore ed intrattenerlo soltanto su argomenti riguardanti lo Stato, tacendo di sé e delle proprie cose. Da parte sua, il principe per mantenere il suo ministro operoso e fedele, gli deve rendere onore, farlo ricco, facendogli favori, distribuendogli onori e incarichi pubblici. In questo modo, il ministro capirà che la sua fortuna deriva dalla benevolenza del principe e che gli onori attribuiti non gli facciano desiderare altri onori, le ricchezze elargitegli non gli facciano desiderare ulteriori ricchezze e chi incarichi di cui è insignito, gli facciano temere ogni mutazione. [Infatti, una variazione di fortuna potrebbe comportare per il ministro la privazione degli incarichi]. Per quanto riguarda il rapporto del Principe con i ministri, fra di loro deve esistere sempre fiducia e se fosse diversamente il risultato sarebbe dannoso sia per l’uno che per l’altro.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le qualità essenziali che un principe dovrebbe cercare nei suoi ministri?
  2. Un principe dovrebbe cercare ministri competenti e fedeli, capaci di comprendere e valutare le situazioni, e che siano in grado di eseguire i loro compiti con scrupolosità e lealtà.

  3. Come può un principe giudicare l'intelligenza dei suoi ministri?
  4. Un principe può giudicare l'intelligenza dei suoi ministri osservando la loro capacità di valutare il giudizio altrui e distinguere il bene dal male nelle azioni di governo, esaltando il bene e correggendo il male.

  5. Qual è un metodo infallibile per giudicare un ministro secondo Machiavelli?
  6. Un metodo infallibile è osservare se un ministro pensa più a sé stesso che al principe; se cerca il proprio interesse, non sarà mai un buon ministro e non ci si potrà fidare di lui.

  7. Cosa deve fare un principe per mantenere i suoi ministri fedeli e operosi?
  8. Un principe deve onorare i suoi ministri, arricchirli, concedere loro favori, onori e incarichi pubblici, in modo che comprendano che la loro fortuna dipende dalla benevolenza del principe.

  9. Qual è l'importanza della fiducia nel rapporto tra un principe e i suoi ministri?
  10. La fiducia è essenziale nel rapporto tra un principe e i suoi ministri, poiché la mancanza di fiducia può portare a risultati dannosi per entrambi.

Domande e risposte

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