Concetti Chiave
- Pirandello's early influences included a mix of disillusionment from a betrayed Risorgimento, positivist materialism via Verga, and aesthetic ideals favoring art and harmony.
- He perceived the decline of bourgeois society and positivist optimism, emphasizing the illusory nature of reality and the fragmentation of individual consciousness.
- Pirandello's work reflects the crisis of certainty and identity in modern consciousness, proposing multiple subjective truths instead of an absolute reality.
- The dissolution of historicism led him to view history not as cause-effect but as randomness, suggesting that events could have disparate outcomes.
- Influenced by modern philosophies, Pirandello explored themes like the relativity of time and space (Schopenhauer), the multiplicity of the self (Binet), and the continuous becoming of life (Bergson and Simmel).
1)L’Eredità dell’Ottocento
Influenze giovanili di Pirandello
La formazione giovanile di Pirandello risente di influenze contraddittorie:
- Il sentimento di amarezza e di delusione per il Risorgimento tradito che gli era stato trasmesso dalla famiglia (la madre, infatti, a 13 anni ha seguito i genitori in esilio a Malta)
- Il materialismo positivista assimilato attraverso i veristi (Verga.
Pirandello da piccolo andava a giocare a casa di Verga. Scriverà un discorso in onore della morte di Verga. Verga é stato un suo modello per molto tempo.)
- Il pensiero estetico che privilegiava l’arte la sintesi e l’armonia.
- La cultura romantico-tedesca: sensibile al razionalismo umoristico e alle problematiche della scissione dell’Io.
2)La crisi dell’Ottocento
a.Declino della società borghese e dell’ottimismo positivista: Pirandello maturò una chiara percezione del declino delle ideologie ottocentesche, in particolare dell’idea di storia come progresso. Alla consapevolezza della crisi della società borghese e dell’ottimismo positivista che prometteva all’uomo conoscenze e progresso infiniti, si aggiunse la convinzione dell’illusorietà del reale.
b.Illusorietà e frammentazione della realtà: Nel saggio Arte e Coscienze d’oggi (1893), lo scrittore coglie
la relatività dei punti di vista nei rapporti umani e la contraddittorietà della coscienza moderna. La
produzione di Pirandello, quindi, testimonia la crisi delle certezze e dell’identità dell’io. Per lo scrittore siciliano, non esiste una realtà oggettiva, in quanto ognuno di noi ha una propria visione della vita. Alla verità assoluta, Pirandello sostituisce tante verità quante sono le persone coinvolte. Il fatto che ciascuno sia “chiuso” all’interno del proprio punto di vista, impedisce di stabilire un’autentica comunicazione con gli altri: l’individuo si sente solo e alienato dal carattere fittizio dei rapporti umani, nei quali tutti indossano una maschera e recitano il ruolo impostogli dall0ipocrisia delle convenzioni sociali (“la forma”).
c.La dissoluzione della concezione storicistica: nel Novecento nuove teorie misero in questione l’oggettività della conoscenza scientifica su cui l’Ottocento aveva fondato il proprio essere. Pirandello intuì queste trasformazioni e, soprattutto, la nuova condizione storica ed esistenziale dell’uomo moderno. Egli, quindi, avvertiva il dissolversi della concezione storicistica della vita. La storia diventava, infatti, dispersione e discontinuità: gli eventi umani non erano più definiti dai rapporti causa-effetto, ma dal caso. In questo modo da una causa non derivava più un’unica logica conseguenza, ma potevano verificarsi esiti più disparati e paradossali.
3)Le filosofie della modernità
Filosofie influenti su Pirandello
Nella sua produzione letteraria Pirandello pone l’attenzione sulla dimensione psichica su cui egli investigava la coerenza e i labili confini. Principali influenze:
a.Schopenhauer: illusorietà della realtà, del tempo e dello spazio
b.Binet: i suoi studi di psicologia: pluralità dell’io, compresenza di livelli consci ed inconsci nella vita
psichica.
c.Bergson: la concezione relativistica e l’intuizionismo: la vita è come continuo divenire, un “flusso indistinto” e il mondo è come enorme organismo vivente in continua espansione.
d.Simmel: il relativismo: la vita nel suo continuo divenire senza ragioni e senza scopo, ha bisogno di creare “forme” e mondi ideali che poi deve distruggere. Non esiste nessuna verità universale, ma l’uomo si avvale di categorie psicologiche soggettive.
Domande da interrogazione
- Quali sono le influenze giovanili che hanno segnato la formazione di Pirandello?
- Come percepiva Pirandello la crisi dell'Ottocento?
- Qual è la visione di Pirandello sulla realtà e la comunicazione umana?
- In che modo Pirandello vedeva la dissoluzione della concezione storicistica?
- Quali filosofie della modernità hanno influenzato Pirandello?
La formazione giovanile di Pirandello è stata influenzata da sentimenti di amarezza per il Risorgimento tradito, dal materialismo positivista dei veristi, dal pensiero estetico e dalla cultura romantico-tedesca.
Pirandello percepiva il declino delle ideologie ottocentesche, l'illusorietà della realtà e la frammentazione della coscienza moderna, sostituendo la verità assoluta con molteplici verità individuali.
Pirandello riteneva che non esistesse una realtà oggettiva, poiché ognuno ha una propria visione della vita, e che la comunicazione autentica fosse impedita dalla chiusura nei propri punti di vista e dalle maschere sociali.
Pirandello intuiva la dissoluzione della concezione storicistica, vedendo la storia come dispersione e discontinuità, dove gli eventi umani non seguono più una logica causa-effetto ma sono influenzati dal caso.
Pirandello è stato influenzato da Schopenhauer sull'illusorietà della realtà, da Binet sulla pluralità dell'io, da Bergson sul relativismo e intuizionismo, e da Simmel sul relativismo e la creazione di "forme" ideali.