Concetti Chiave
- La crisi dei valori del Novecento è influenzata dalle teorie di Einstein, Freud e Bergson, che demoliscono le certezze del passato.
- Luigi Pirandello esplora l'impossibilità di una conoscenza sia oggettiva sia soggettiva della realtà, con un'attenzione particolare alla follia e all'irrazionalità.
- Il teatro di Pirandello si focalizza sul concetto di estraniamento, simile a Brecht, e sulla tendenza umana a indossare maschere per affrontare la vita.
- Pirandello distingue tra umorismo e comicità, evidenziando come l'umorismo porti alla riflessione attraverso situazioni apparentemente comiche.
- Bergson introduce una visione duale del tempo, influenzando Pirandello nel concetto del tempo come un continuo fluire della vita.
Indice
Influenze dei geni del Novecento
Per parlare della letteratura italiana del novecento non si puó non partire da tre geni del Novecento come Einstein, Freud, Bergson perché attraverso le loro teorie e scoperte cadono tutte le certezze che avevano caratterizzato la conoscenza passata.
La crisi dei valori del positivismo già prima contestata viene portata alle estreme conseguenze. I decadenti si erano ancora aggrappati ai miti moderni ( superuomo, fanciullino), avevano salvato la possibilità attraverso esperienze personali di entrare a contatto con l'essenza delle cose. Gli autori del Novecento sanno che non é più possibile neanche questa esperienza elitaria.
Teorie di Bergson, Einstein e Freud
Bergson ci dimostra che esistono due modi di intendere il tempo:
- fisico ( esteriore), momenti tutti uguali che si susseguono monotoni
- tempo interiore, in cui passato e presente si compenetrano, il tempo dei ricordi ( Pirandello= continuo fluire della vita)
Einstein con la teoria della relatività , dove spazio e tempo sono relativi. ( Pirandello= tutto relativo)
Freud ci dimostra che l'uomo non é solo razionalità ed esistono azioni che sfuggono a questo controllo, avvento della psicoanalisi.
Pirandello e la relatività della realtà
Come può essere classificato Pirandello?
- secondo alcuni critici Pirandello è ancora un decadente, perché per lui non è possibile una conoscenza oggettiva della realtà;
- però Pirandello va anche oltre, perché dice che non solo non si può conoscere l'oggettivo, ma anche il soggettivo,
la follia, l'irrazionalità, fenomeni assolutamente imprevedibili quanto rari, aiutano a capire il mondo.
- è al centro di molte opere, mentre non è un caso che la famiglia sia un incubo e una prigione da cui fuggire.
Il teatro e l'umorismo di Pirandello
Il teatro è sicuramente uno degli ambiti principali in cui Pirandello si applica. Il rapporto col teatro è simile a quello del tedesco Brecht, infatti come lui si pratica l'estraniamento. La vita è un continuo fluire (come il magma) ma gli essere umani hanno bisogno di certezze finite e quindi tendono a cristallizzare la vita assumendo una maschera diversa per ogni occasione, è come un teatro nel teatro.
Vi è una differenza per Pirandello fra umorismo e comicità.
Quando per esempio vediamo una signora anziana tutta agghindata da giovincella ci facciamo una risata perchè la situazione è diversa dall'ordinario, ma è una risata sterile, che si esaurisce come è cominciata e che non ci provoca nessuna riflessione. Qunado però scopriamo che costei si atteggia così per trattenere un marito ben più giovane di lei la nostra risata diventa amara e ci ritroviamo a riflettere sul suo destino triste: è questo l'umorismo e più precisamente il sentimento del contrario.
Domande da interrogazione
- Quali sono le influenze principali dei geni del Novecento sulla letteratura italiana?
- Come interpreta Bergson il concetto di tempo?
- In che modo Pirandello si differenzia dai decadenti?
- Qual è la differenza tra umorismo e comicità secondo Pirandello?
Le teorie di Einstein, Freud e Bergson hanno scardinato le certezze del passato, portando alla crisi dei valori del positivismo e influenzando profondamente la letteratura italiana del Novecento.
Bergson distingue tra il tempo fisico, esteriore e monotono, e il tempo interiore, dove passato e presente si compenetrano, influenzando autori come Pirandello.
Pirandello va oltre i decadenti, sostenendo che non solo l'oggettivo è inconoscibile, ma anche il soggettivo, esplorando la follia e l'irrazionalità per comprendere il mondo.
L'umorismo, a differenza della comicità, provoca una riflessione amara e profonda, come nel caso di una risata che diventa amara quando si scopre il motivo dietro un comportamento apparentemente ridicolo.