Concetti Chiave
- L'opera "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello esplora la curiosità di una cittadina verso tre nuovi arrivati: un uomo, sua moglie e la suocera.
- Il signor Ponza racconta che sua suocera non ha accettato la morte della figlia e ora tratta la sua seconda moglie come se fosse la figlia defunta.
- La signora Frola, la suocera, sostiene che Ponza è impazzito e che lei e sua figlia assecondano la sua illusione.
- La vicenda sottolinea l'impossibilità di distinguere con certezza la realtà dalla finzione, poiché entrambe le storie sembrano plausibili.
- La seconda moglie, presentandosi con il volto celato, afferma di essere sia la figlia di Frola sia la moglie di Ponza, lasciando irrisolto il dilemma della verità.
Indice
L'arrivo misterioso del signor Ponza
Cosi è se vi pare è un’opera di Luigi Pirandello. Ci troviamo in una cittadina, arriva un uomo della prefettura, arriva con una giovane donna (sua moglie) e con una donna anziana, nel popolo si scatena subito la curiosità per capire quale era il tipo di rapporto che lega i tre nuovi arrivati.
L’arrivo del signor Ponza (nome dell’impiegato) è un fenomeno di cui sparlare, così costui si presenta alle donne del paese e spiega ciò che volevano sapere. Ponza, con fatica, racconta la sua storia, dicendo: “Mi sono sposato con una donna, però sfortuna vuole che mia moglie sia morta, questo fatto scosse molto mia suocera, a tal punto da impazzire. Io mi sono risposato, ma non me la sono sentito si abbandonare al suo destino mia suocera, così con l’accordo della mia seconda moglie l’abbiamo accettata, però mia suocera, non avendo mai accettato la morte di sua figlia, tratta la mia seconda moglie come se fosse sua figlia, e quest’ultima sta al gioco”.La versione della signora Frola
Dopo la presentazione del signor Ponza anche sua suocera, la signora Frola, si presenta alle signore del paese dicendo: “Per caso è venuto il signor Ponza a parlare di me? Vi ha detto per caso che sono matta, che mia figlia è morta, che si è risposato e che la sua seconda moglie mi tratta come sua madre?”, a queste domande le signore stupite rispondono di si, di si, e la signora Frola continua a parlare, affermando di non badare alle parole di Ponza perché lui è pazzo. Detto ciò, Frola inizia a raccontare la sua versione dei fatti: “Il signor Ponza vuole talmente tanto bene a mia figlia che ad un certo punto mette in pericolo la sua salute, così si separarono però lui non ha mai accettato la separazione e si è messo in testa che mia figlia è morta e si risposa, con tanto di celebrazione; io e mia figlia lo assecondiamo e stiamo al suo gioco”.
Il dilemma della verità
Uno dei due è sicuramente pazzo, ma non si capisce chi dei due perché entrambi raccontano storie logiche, non sono storie assolutamente inverosimili; altro elemento importante è che tutti e due parlano con estremo amore dell’altro, non dicono che è pazzo con disprezzo, ma con amore, come se provassero compassione l’uno per l’altro.
La rivelazione della seconda moglie
Tutti sono sconvolti; la vicenda ha un valore simbolico, serve per sottolineare l’impossibilità dell’uomo di riconoscere la realtà. Chi potrebbe chiarire tutto è la seconda moglie; è il capo del signor Ponza ad obbligare la seconda moglie, del signor Ponza, a presentarsi alle signore del paese per chiarire la situazione. Lei si presenta con il volto celato, con un cappellino che gli permette di non esser vista in faccia perché rappresenta la verità, la realtà. Lei inizia a presentarsi dicendo: “Sono la figlia della signora Frola e la seconda moglie del signor Ponza”.
Dà una risposta duplice che non ci fa capire la realtà dei fatti come è realmente. Questo brano ci vuole far capire che è vero ciò che è falso, chi è sano e chi è pazzo.
Domande da interrogazione
- Qual è il mistero che circonda l'arrivo del signor Ponza?
- Qual è la versione dei fatti raccontata dalla signora Frola?
- Qual è il dilemma centrale dell'opera?
- Qual è il ruolo della seconda moglie nella risoluzione del mistero?
- Qual è il significato simbolico della vicenda?
Il mistero riguarda il tipo di rapporto che lega il signor Ponza, sua moglie e la suocera, e la curiosità del popolo è alimentata dalle diverse versioni della storia raccontate da Ponza e dalla signora Frola.
La signora Frola sostiene che il signor Ponza è pazzo e che lei e sua figlia assecondano il suo gioco, poiché Ponza non ha mai accettato la separazione dalla figlia e crede che sia morta.
Il dilemma centrale è l'incapacità di determinare chi tra il signor Ponza e la signora Frola sia pazzo, poiché entrambi raccontano storie plausibili e parlano con amore e compassione l'uno dell'altro.
La seconda moglie è costretta a presentarsi per chiarire la situazione, ma la sua dichiarazione duplice, in cui afferma di essere sia la figlia della signora Frola che la seconda moglie del signor Ponza, non risolve il mistero.
La vicenda simboleggia l'impossibilità dell'uomo di riconoscere la realtà, suggerendo che la verità può essere duplice e che ciò che è vero può apparire falso e viceversa.