Concetti Chiave
- La novella di Pirandello richiama il clima veristico, simile a Rosso Malpelo di Verga, con focus sulla denuncia sociale.
- A differenza di Verga, Pirandello non si limita alla regressione ma descrive la realtà con un proprio codice di valori.
- Ciàula, diversamente da Malpelo, vive in modo istintivo e inconsapevole, evidenziando un'esperienza irrazionale e primordiale.
- L'esperienza di Ciàula simboleggia una rinascita, emergendo dalla solfara al chiaro di luna come una nascita.
- La Luna, con la sua luce confortante, rappresenta la vita e libera Ciàula dalle angosce, donandogli nuova speranza.
Indice
Il contesto veristico e la denuncia sociale
L’ambiente in cui si svolge la novella richiama il clima veristico e più precisamente rimanda a Rosso Malpelo di Verga: la solfara di Ciàula scopre la luna ricorda la cava di rena del racconto verghiano; Ciàula, come Malpelo, è il reietto su cui tutti si rivalgono ed affiora il tema della denuncia sociale.
Differenze tra Pirandello e Verga
Addirittura, Pirandello sembra attuare la regressione, tipica di Verga, riproducendo il linguaggio e l’atteggiamento dei “picconieri” della solfara. In realtà, il narratore di Ciàula non si pone al livello dei personaggi, appartiene evidentemente ad una dimensione socio-culturale più elevata ed è in grado di proporre giudizi su ciò che descrive. Diversamente da Verga, Pirandello non vuole annullarsi nella regressione, bensì delinea la realtà narrata secondo il suo codice di valori e le sue prerogative.
Analogia tra Rosso Malpelo e Ciàula
Dunque, tra Rosso Malpelo e Ciàula scopre la luna vi è un’analogia solo apparente: sebbene i due protagonisti abbiano molto in comune, Malpelo è portatore di una coscienza lucidissima e “scientifica”, mentre Ciàula vive in modo puramente istintivo, quasi animalesco (lo dimostra il suo soprannome, che significa “cornacchia”). Non a caso Pirandello insiste spesso sull’inconsapevolezza del personaggio (“Senza che n’avesse chiara coscienza”, “senza saperlo, senza volerlo”); lo scrittore non intende riprodurre il meccanismo sociale nel riflesso della lucida coscienza di una vittima, ma descrive un’esperienza irrazionale, scegliendo come terreno di indagine un animo elementare, primordiale, ai confini dell’animalità.
Simbolismo e rinascita in Ciàula
L’esperienza di Ciàula è carica di valore simbolico: il suo riemergere dalla solfara al chiaro di luna allude a una nascita e la sua natura inconsapevole è la condizione prenatale (si notano le espressioni “le viscere della montagna”, “ci stava cieco e sicuro come dentro il suo alvo materno”, “Egli veniva su su su, dal ventre della montagna”). Più precisamente, l’episodio di cui il giovane è protagonista simboleggia una rinascita, la resurrezione dall’“antro infernale” dei cunicoli della solfara. In quest’ottica si collocano i concetti del buio e del vuoto come immagini della morte ed anche l’apparizione divina della “Luna” (si nota l’iniziale maiuscola). L’astro luminoso induce conforto, consola e libera dalle angosce, ridà la vita (“per lei non aveva più paura, non si sentiva più stanco”).
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto veristico nella novella di Ciàula scopre la luna?
- In che modo Pirandello si differenzia da Verga nella rappresentazione dei personaggi?
- Qual è il significato simbolico dell'esperienza di Ciàula?
La novella si svolge in un ambiente che richiama il clima veristico, simile a quello di Rosso Malpelo di Verga, con un'ambientazione nella solfara e un tema di denuncia sociale.
Pirandello, a differenza di Verga, non si annulla nella regressione ma mantiene una dimensione socio-culturale più elevata, proponendo giudizi e delineando la realtà secondo il suo codice di valori.
L'esperienza di Ciàula simboleggia una rinascita, un'emersione dalla solfara al chiaro di luna, rappresentando una resurrezione dall'oscurità e dal vuoto, con la Luna che offre conforto e libera dalle angosce.