Concetti Chiave
- Il romanzo cortese si sviluppò nel XIII secolo nell'ambito oitanico, evolvendosi da versi a prosa e promuovendo la lettura privata.
- Le storie cavalleresche si basano principalmente sulla mètiere de Bretagne, celebrando l'amore e la donna come motivi centrali delle avventure eroiche.
- Elementi fantastici e soprannaturali come fate e maghi arricchiscono le narrazioni, mentre le trame si intrecciano in una complessità di ricerche e avventure.
- Descrizioni dettagliate di persone e oggetti offrono spaccati di costume, senza rappresentare fedelmente la realtà storica, ma evocando modelli ideali di vita.
- Chrètien de Troyes, Thomas, Bèroul, Maria di Francia e Giullaume de Lorris sono tra i principali autori del romanzo cortese, con opere che spaziano dalle leggende di Re Artù ai romanzi allegorici.
Indice
L'evoluzione del romanzo cortese
Il romanzo cortese si affermò nel XIII secolo nell’ambito oitanico, prima in versi e poi in prosa, mutando profondamente le relazioni tra autore e lettore: esso aprì la via a una nuova fruizione del testo: la lettura; un tipo di comunicazione privata che instaura tra il lettore e il testo scritto un rapporto diretto.
Temi e struttura del romanzo cavalleresco
La fonte principale di molti romanzi cavallereschi è la mètiere de Bretagne, (racconti su Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda), un vasto corpus di leggende popolari, che furono utilizzate e reinterpretate per esaltare i temi fondamentali dell’ideale cavalleresco:
- l’amore: nel quale i cavalieri riconoscono il movente di ogni nobile azione umana;
- la donna: che per difenderla o salvarla dai malvagi o per accondiscendere ai suoi capricci, l’eroe-cavaliere cerca l’avventura(quete) e si sottopone alle prove che questa inevitabilmente comporta.
Nell’intrico dell’avventure interviene, di frequente il meraviglioso e il soprannaturale (fate, maghi, filtri magici, ecc.)
L’assenza dell’eroe provoca ansia e preoccupazione nei compagni che, a loro volta, ne iniziano la ricerca.
Il racconto così si complica in un incastro di ricerche che vede agire molteplici personaggi e il romanzo prolifera, ne genera altri senza condurre mai a una conclusione definitiva. (Come per esempio il gigantesco Lancelot-Graal)
Il tempo, come lo spazio, ha dimensioni da fiaba.
Numerose le descrizioni di persone e oggetti che interrompono l’azione e aprono scene e quadri spesso assai interessanti, in quanto offrono particolareggiate notizie di costume. Tali disgressioni però, non vengono proposte come traduzione fedele di una data realtà storica, ma rinviano allusivamente a un modello di vita e di civiltà al di fuori della storia.
Non c’è posto nel romanzo cavalleresco per l’esperienza vissuta.
Esponenti del romanzo cavalleresco
I principali esponenti di questo genere letterario sono:
- Chrètien de Troyes: considerato il maggior poeta medievale prima di Dante; con il suo nome si sono conservati cinque romanzi del ciclo dei cavalieri della Tavola Rotonda, i più noti dei quali sono: Lancillotto o il cavaliere della carretta e Perceval o il racconto del Graal.
- Thomas e Bèroul: scrivono due versioni della leggenda di Tristano e Isotta.
- Maria di Francia: autrice di lais, cioè di novelle in versi sulla materia di Bretagna.
- Giullaume de Lorris e Jean de Meung: autori del Roman de la Rose(Il romanzo della Rosa); un romanzo allegorico-didattico che narra di un sogno intorno al simbolo della Rosa(emblema della donna), che il cavaliere vorrebbe cogliere nel Giardino dell’Amore. Composto da due autori diversi, a circa quarant’anni di distanza l’uno dall’altro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del romanzo cortese nel XIII secolo?
- Quali sono i temi principali del romanzo cavalleresco?
- Chi sono alcuni degli esponenti principali del romanzo cavalleresco?
- Come viene rappresentato il tempo e lo spazio nel romanzo cavalleresco?
Il romanzo cortese si affermò nel XIII secolo, trasformando le relazioni tra autore e lettore e introducendo la lettura come una forma di comunicazione privata.
I temi principali includono l'amore, la figura della donna, l'avventura e il soprannaturale, con racconti spesso basati sulla mètiere de Bretagne.
Tra i principali esponenti ci sono Chrètien de Troyes, Thomas e Bèroul, Maria di Francia, e Giullaume de Lorris e Jean de Meung.
Il tempo e lo spazio nel romanzo cavalleresco hanno dimensioni da fiaba, con descrizioni dettagliate che offrono notizie di costume senza riflettere una realtà storica precisa.