Concetti Chiave
- La presenza descritta è talmente luminosa che attira l'attenzione di tutti, suscitando ammirazione e soggezione.
- La bellezza della figura è così ineffabile che nemmeno l'Amore potrebbe descriverla adeguatamente.
- La donna appare talmente umile e benevola che ogni altra donna viene percepita in negativo al confronto.
- La bellezza della figura è talmente elevata che tutte le virtù nobili si inchinano davanti a lei, riconoscendola come una dea.
- La mente umana non è in grado di comprendere appieno la sua bellezza e grazia divina.
L'Incanto di una Presenza
Chi è questa che vèn, ch'ogni'om la mira,
che fa tremar di chiaritate l'are
e mena seco Amor, sì che parlare
null'omo pote, ma ciascun sospira?
O Deo, che sembra quando li occhi gira,
dical' Amor ch'i' nol savria contare:
cotando d'umiltà donna mi pare,
ch'ogn'altra ver di lei i' la chiam' ira.
Non si poria contar la sua piagenza,
ch'a le s'inchin' ogni gentil vertute,
e la beltate per sua dea la mostra.
Non fu sì alta già la mente nostra
e non si pose 'n noi tanta salute,
che propriamente n'aviàn canoscenza.
La Bellezza Ineffabile
O Dio, che cosa sembra quando volge lo sguardo, lo dica Amore, perchè io non lo saprei riferire.
Mi sembra a tal punto umile e benevola, che ogni altra donna rispetto a lei la chiamo malvagia.
Non si potrebbe descrivere la sua bellezza, dato che a lei si inchina ogni nobile virtù e la bellezza la indica come sua dea.
La nostra capacità intellettuale non fu mai così profonda e non fu posta mai in noi tanta grazia divina da poterne avere conoscenza.