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Concetti Chiave

  • Giacomo da Lentini, il primo poeta della scuola siciliana, è noto per aver inventato il sonetto insieme a Fibonacci.
  • Il sonetto, una forma metrica italiana composta da 14 versi endecasillabi, è strutturato in due quartine e due terzine.
  • Fibonacci, matematico influente, ha unito matematica e letteratura, collegando i numeri del sonetto alla quadratura del cerchio.
  • Nella scuola siciliana si discuteva l'origine dell'amore, con teorie che spaziavano dalla necessità di vedere l'oggetto amato all'amore come ideale.
  • Giacomo da Lentini e i suoi contemporanei esploravano concetti d'amore ispirati da tradizioni greche come eros e agape.

Indice

  1. Origini del Sonetto Italiano
  2. Struttura del Sonetto
  3. Fibonacci e la Cultura Unita
  4. Discussioni sull'Amore Medievale
  5. Ipotesi di Amore nella Scuola Siciliana

Origini del Sonetto Italiano

Il primo poeta della scuola siciliana è Giacomo da Lentini. Insieme a Fibonacci inventa il sonetto, che quindi è italiano. È la forma metrica della nostra letteratura, usata da tutti. Il sonetto è rigido, ma i temi cambieranno.

La sua prima poesia è “Amore è un desio che ven da’ core”, sonetto più vecchio della letteratura antica.

Struttura del Sonetto

Il sonetto è formato da 4 strofe: le prime due sono quartine, le ultime terzine, ed ammette solo 14 versi endecasillabi.

Fibonacci e la Cultura Unita

Il matematico Fibonacci è uno degli studiosi più controversi.

Studia la quadratura del cerchio, e vuole trovare il Pi greco. Porta la matematica nella letteratura: Federico II vede la cultura unita, ovvero mettere insieme le conoscenze. Secondo i calcoli di Fibonacci, il 3, il 4, l’11 e il 14, i numeri del sonetto, erano legati alla quadratura del cerchio. Questi artisti erano immersi in una cultura poliglotta.

Discussioni sull'Amore Medievale

Per uomo del Medioevo, amore proviene da: Dio, cuore, visione, senza visione dell’oggetto amato.

Parla di una discussione all’interno della scuola siciliana.

I greci dividono l’amore in eros, amore carnale, e agape, amore spirituale. Amor sacro e amor profano.

Giacomo da Lentini ragiona, all’interno della scuola siciliana, sull’origine dell’amore, ma mancano i testi antichi di Saffo, di Catullo. Giacomo da Lentini risponde a Pier delle Vigne, che sosteneva che anche non vedendo l’oggetto d’amore ci si innamora.

Ipotesi di Amore nella Scuola Siciliana

Sono tre le ipotesi di amore nella scuola siciliana:

1) Il cuore deve vedere per amare;

2) Non bisogna vedere, si può provare il sentimento senza vedere;

3) Amore è un ideale.

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