Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto di Guido Cavalcanti è una risposta pessimista al viaggio fantastico proposto da Dante, evidenziando la distruzione causata dalla passione amorosa.
  • Cavalcanti utilizza la figura tradizionale della donna come arciera che ferisce l'innamorato con frecce di Amore, simbolo di sofferenza amorosa.
  • Il tono del sonetto è cupo e riflette il pessimismo di Guido rispetto all'amore, in contrasto con il tono gioioso del sonetto di Dante.
  • Il testo è ricco di termini letterari provenienti dalla tradizione provenzale e siciliana, come "la sembianza" e "l’amoroso regno".
  • Il sonetto segue uno schema metrico specifico: ABBA, ABBA, CDE, EDC, tipico della tradizione poetica medievale.

Il sonetto, composto prima del 1290, costituisce una risposta al sonetto di Dante Guido, i’ vorrei che e tu e Lapo ed io. Dante aveva invitato l’amico (e un terzo giovane, Lapo) a fare insieme un fantastico viaggio sul vascello incantato del Mago Merlino, un invito che Cavalcanti declina. L’atteggiamento che il poeta assume è negativo: la passione amorosa lo sta distruggendo per cui egli non si trova nella situazione adatta per pensare all’ evasione prospettata dall’amico Dante. Il sonetto prova anche che fra Dante e Guido deve essere esistito un legame di amicizia molto stretto.

S’io fosse quelli che d’amor fu degno,

del qual non trovo sol che rimembranza,

e la donna tenesse altra sembianza,

4assai mi piaceria sì fatto legno.

E tu, che se’ de l’amoroso regno

onde di merzé nasce speranza,

riguarda se ’l mio spirito ha pesanza,

8ch’un prest’arcier di lui ha fatto segno,

e tragge l’arco che li tese Amore,

sì lietamente, che la sua persona

11par che di gioco porti signoria.

Or odi maraviglia ch’el disia:

lo spirito fedito li perdona,

14vedendo che li strugge il suo valore.

vv. 1-4 (I.a quartina)

Se io fossi ancora quello che ero una volta, meritevole di essere amato (una persona che a stento ora mi ricordo) e la donna mi si mostrasse diversa da come mi si mostra adesso, questo tuo vascello ,i piacerebbe molto

vv. 5-8 (II.a quartina)

E tu, che nel regno d’Amore ancora sei in una situazione in cui si può ancora sperare, vista la pietà che las tua donna prova nei tuoi confronti, guarda, invece, che pesi deve sostenere il mio spirito: un’abile donna arciera lo ha individuato come bersaglio

vv. 9-11 (I.a terzina)

e scocca la freccia dall’arco che gli è stato fornito da Amore, con tanta allegriam che in quel gioco pare una campionessa.

vv.12-14 (II.a terzina)

Ma sta’ a sentire che meraviglia desidera quel povero mio spirito pur ferito, perdona l’arciere, mentre vede che gli sta distruggendo ogni forza.

Indice

  1. Risposta di Cavalcanti a Dante
  2. Lessico e metrica del sonetto

Risposta di Cavalcanti a Dante

All’invito di Dante, Cavalcanti risponde con un tono cupo e profondamente pessimista. Se Amore gli fosse ancora favorevole, partirebbe volentieri con Dante, ma Amore è adirato contro di lui, lo perseguito e lo trafigge con i suoi strali. Nonostante questo, Guido non prova rancore per l’amore che lo sta distruggendo e considera fortunato Dante che può ancora contare sul favore della donna amata. Il tema è affrontato con l’immagine tradizionale della donna che ferisce l’innamorato ricorrendo all’arco e alle frecce che le sono state fornire da Amore. Questo tema è del tutto assente nel sonetto di Dante dove il rapporto dei tre amici con la rispettiva donna amata è sereno e gioioso

Lessico e metrica del sonetto

Il lessico e il metro

Nel testo sono numerosi i termini letterari, derivati dalla tradizione provenzale, siciliana e tipica di Guittone d’Arezzo: “la sembianza” = l’ aspetto, il comportamento della donna amata, “l’amoroso regno” = il regno, il dominio dell’amore, “merzé” = la donna amata da Dante prova una forma di compassione nei confronti del suo innamorato, “pesanza” = in senso figurato sono le sofferenze a cui Guido è sottoposto, “l’arco” = l’immagine dell’arco di cui Amore si serve per scagliare le frecce contro l’innamorato è un topos nella letteratura medioevale

Il metro segue lo schema seguente: ABBA, ABBA, CDE, EDC.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto del sonetto "S’io fosse quelli che d’amor fu degno"?
  2. Il sonetto è una risposta al sonetto di Dante "Guido, i’ vorrei che e tu e Lapo ed io", dove Dante invita Guido a un viaggio fantastico. Guido declina l'invito a causa della sua sofferenza amorosa.

  3. Qual è l'atteggiamento di Guido Cavalcanti verso l'amore nel sonetto?
  4. Guido Cavalcanti adotta un atteggiamento negativo e pessimista verso l'amore, sentendosi perseguitato e distrutto dalla passione amorosa.

  5. Come viene rappresentata la figura della donna nel sonetto?
  6. La donna è rappresentata come un'arciera abile che ferisce l'innamorato con frecce fornite da Amore, un'immagine tradizionale nella letteratura medievale.

  7. Qual è la differenza tra il sonetto di Guido e quello di Dante?
  8. Mentre il sonetto di Guido è cupo e pessimista, quello di Dante è sereno e gioioso, con un rapporto positivo tra gli amici e le rispettive donne amate.

  9. Quali influenze letterarie sono presenti nel sonetto di Guido Cavalcanti?
  10. Il sonetto contiene termini letterari derivati dalla tradizione provenzale, siciliana e di Guittone d’Arezzo, come "la sembianza", "l’amoroso regno", e "merzé".

Domande e risposte

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