Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La lirica cortese descritta è un resoconto dell’innamoramento del poeta e una lode della donna amata, composta da sette strofe e un congedo con la tecnica delle coblas unissonans.
  • L’incipit della lirica utilizza un paragone naturale tipico di questo genere: il poeta esprime il suo amore attraverso immagini primaverili e il canto degli uccelli.
  • Le strofe centrali narrano l'ingresso del poeta nel castello feudale, attratto dalla bellezza della donna e dalla sua supremazia sociale, con riferimenti alla protezione feudale.
  • Il tema della speranza nel loro amore si intreccia con il timore dell'infelicità, influenzato dalla posizione sociale della donna e dalle male lingue che potrebbero minacciare il loro legame.
  • Elementi distintivi della lirica cortese e provenzale includono il contesto feudale, la supremazia della donna, l'amore inteso come "accordo", e dettagli del cerimoniale feudale come il fare scudo col mantello.

Indice

  1. Presentazione
  2. Contenuto
  3. Caratteri della lirica cortese e provenzale

Presentazione

La lirica è contemporaneamente un resoconto dell’innamoramento del poeta e una lode della donna amata, secondo i canoni della poesia cortese. Essa si compone di sette strofe e di un congedo. Ogni strofa comprende otto versi. Nel testo originale, abbiamo la tecnica delle coblas unissonans: nelle stanze nessun verso rima con gli altri versi della strofa stessa, ma ciascun verso rima con tutti i versi corrispondenti delle stanze successive.

Contenuto

Strofa I: L’incipit è caratterizzato da un paragone naturale, analogo a tutte le liriche cortesi: è primavera, gli uccelli cantano, mettendo in risalto il proprio amore, come fa il poeta con la donna amata.

Strofe II e III: in modo sintetico, il poeta narra la storia del suo innamoramento, caratterizzata dal suo ingresso nel castello feudale, attirato dalla fama della bellezza della donna che lo ha guidato con sicurezza; di lei, vengono celebrate le doti in termini di assoluta supremazia su tutte le altre donne, come il male sovrasta il bene. Non è escluso il riferimento alla supremazia del signore feudale (= “La donna mi nascose coprendomi col suo mantello, per non lasciarmi vedere dalle persone avvezze alla maldicenza”. Questa azione allude all’atto con cui il signore concedeva protezione al suo vassallo.)

Strofa IV: il tema è l’augurio che il loro amore possa dare quei frutti, di esplicita sensualità, che miracolosamente potranno rigenerare il poeta come il sangue di Gesù Cristo ridette la vista al centurione Longino che lo trafisse.

Strofe V, VI e VII e congedo: alla speranza della gioia, intesa come godimento, si contrappone il timore dell’infelicità che il pregio della donna e la superiorità che ne deriva (ma forse anche derivata da un grado sociale diverso) e il nefasto intervento dei maldicenti, la cui presenza è stata introdotto nella strofa III, potrebbero determinare; il finale è un’oscura allusione ad un fatto di cronaca che concretamente dimostra il rischio costituito dai maldicenti. Il signore di Galizia, Fernando II di Lèon, spinto dalle male lingue dovette catturare un suo parente (= Raimon) e rischia di perdere l’onore se non lo libera immediatamente. Nello stesso modo, i maldicenti potrebbero nuocere all’amore dei due protagonisti, inducendoli a compiere degli errori e travisando gesti e parole del partner, come hanno nuociuto al signore di Galizia.

Caratteri della lirica cortese e provenzale

Si tratta di un perfetto esempio di lirica cortese e provenzale. Innanzitutto, occorre sottolineare i temi presenti: la natura primaverile, il canto degli uccelli, il contesto feudale (= il castello che fa da sfondo all’incontro), la donna presentata come “signore”, la sua assoluta supremazia su tutte le altre, come l’oro sul rame, ma anche come il soprano sui propri vassalli. A questo si aggiunge il bacio e l’amplesso, l’attesa della gioia e il timore dell’infelicità. Occupa un posto centrale anche il temuto intervento dei maldicenti e l’enumerazione dei potenti signori, con i quali il poeta si confronta quando scrive che essi diventerebbero più ricchi se possedessero colei che il povero giullare Arnaut possiede. Esistono anche diversi dettagli attinti dal cerimoniale feudale: il cerimoniale feudale del fare scudo col proprio mantello, l’amore inteso come “accordo”, il congiungere le mani. Esistono, infine dei procedimenti retorici frequenti nella letteratura cortese come i paragoni naturali, l’iperbole e l’adunaton, ossia la descrizione di eventi impossibili per evidenziare un altro evento la cui realizzazione è impossibile.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali della lirica cortese e provenzale?
  2. I temi principali includono la natura primaverile, il canto degli uccelli, il contesto feudale, la supremazia della donna, l'amore e il timore dell'infelicità, e l'intervento dei maldicenti.

  3. Come è strutturata la lirica cortese descritta nel testo?
  4. La lirica è composta da sette strofe e un congedo, con ogni strofa di otto versi. Utilizza la tecnica delle coblas unissonans, dove i versi di una strofa rimano con i versi corrispondenti delle strofe successive.

  5. Qual è il significato del paragone naturale nell'incipit della lirica?
  6. Il paragone naturale, tipico delle liriche cortesi, mette in risalto l'amore del poeta per la donna amata, paragonandolo alla primavera e al canto degli uccelli.

  7. Quali sono le paure espresse nelle strofe finali della lirica?
  8. Le paure includono l'infelicità derivante dal pregio della donna e dalla sua superiorità, nonché il rischio costituito dai maldicenti che potrebbero nuocere all'amore dei protagonisti.

  9. Quali elementi del cerimoniale feudale sono presenti nella lirica?
  10. Elementi del cerimoniale feudale includono il fare scudo col mantello, l'amore come "accordo", e il congiungere le mani, oltre a riferimenti alla protezione del signore feudale.

Domande e risposte

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