Concetti Chiave
- I temi della poesia comica includono l'amore per donne maliziose, piaceri del gioco e vino, offese personali e bisogno di denaro.
- Cecco Angiolieri, rappresentante della poesia comica, deride i temi seri della poesia ribaltando concetti come la donna angelo e la gentilezza.
- Nel sonetto "s’i’ fosse foco", Angiolieri esprime il desiderio di distruggere il mondo, criticando natura, papato, impero e famiglia.
- Angiolieri critica le istituzioni massime come il papato e l'imperatore, immaginando un mondo di conflitti e autorità contestate.
- Il sonetto di Angiolieri contrasta l'amore idealizzato degli stilnovisti proponendo un approccio terreno e concreto all'amore.
Indice
Temi della poesia comica
I temi della poesia comica sono: l’amore per le donne maliziose, l’esaltazione dei piaceri del gioco e del vino, offesa personale, il bisogno di denaro.
Rovesciamento delle tematiche poetiche
Il sonetto è stato scritto da Angiolieri, rappresentante della poesia comica, che ha l’intento di deridere la poesia seria. Egli prende le stesse tematiche degli altri poeti ma la ribalta: la donna angelo diventa bugiarda, la gentilezza viene scalzata dalla necessità di denaro;
In questo caso, è la tematica della natura che viene rovesciata e presa in giro. La poesia comica è fatta da poeti che scrivono cose che causano ilarità, i quali comunque non ignorano lo stilnovo e la poesia religiosa, ma lo conoscono e volutamente la deridono e prendono in giro. Angiolieri nasce in una famiglia ricca ma sperpera tutti i soldi in gioco d’azzardo, e la sua vita si spende tra locande e prostitute, tra l’altro lamentandosi che una di esse avesse altri uomini.
‘s’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo'
Critica alle istituzioni e alla famiglia
Prima strofa: L'autore riprende i quattro elementi naturali e li rende distruttivi per il mondo. La sua volontà di distruggere il pianeta è per l’idea che quel mondo che Francesco d’assisi esprime come massima espressione di Dio, un dono meraviglioso, debba in realtà essere distrutto perché orribile, e se lui potesse lo distruggerebbe.
Seconda quartina: Cecco Angiolieri affronta le due massime istituzione: il papato e l’imperatore. Se fosse papa sarebbe contento perché farebbe litigare ogni giorno i cristiani; se fosse stato imperatore avrebbe mozzato a tutti la chiesa: critica all’impero, l’imperatore decide della vita degli altri come vuole.
Prima si scaglia contro la natura, poi contro le due istituzioni massime, poi la famiglia, considerata sacra:
terza quartina: si scaglia contro la famiglia perché forse non aveva un bel rapporto con i genitori, e dice che se fosse la morte andrebbe da suo padre e lo stesso farebbe con sua madre, è una provocazione che dice che noi fondiamo tutto su chiesa impero e famiglia, ma che vanno messe in discussione.
Ultima terzina e confronto con Cavalcanti
Ultima terzina: è dedicata alla donna, che secondo l'autore dovrebbe essere vista per la sua virtù e gentilezza, quindi lei considera la giovinezza e la bellezza. Per lui le donne non devono essere virtuose, come per gli stilnovisti, ma giovani e belle.
Se fosse Cecco, dice infine, prenderebbe le donne belle e giovani per sé, e lascerebbe agli altri quelle vecchie e brutte.
Con questo sonetto sembra distruggere quello che hanno fatto i poeti stilnovisti, poiché lui parla dell’amore come puramente terreno e concreto, senza idealizzazione.
In Cavalcanti invece non si capisce chi è la donna amata, ci dice dello sguardo e degli occhi, ci dice che è umile e tutti si voltano a guardarla, ma non ci fa riconoscere alcuna donna in particolare, mentre Angiolieri spessa da un nome alle donne amate. Anche Dante lo fa, ma da il nome di Beatrice perché significa portatrice di beatitudine.
Domande da interrogazione
- Quali sono i temi principali della poesia comica?
- Come Angiolieri rovescia le tematiche poetiche tradizionali?
- Qual è la critica di Angiolieri alle istituzioni e alla famiglia?
- Come viene rappresentata la donna nell'ultima terzina?
- Qual è il confronto tra Angiolieri e Cavalcanti riguardo alla figura femminile?
I temi principali della poesia comica includono l'amore per le donne maliziose, l'esaltazione dei piaceri del gioco e del vino, l'offesa personale e il bisogno di denaro.
Angiolieri deride la poesia seria ribaltando le tematiche tradizionali: la donna angelo diventa bugiarda e la gentilezza è sostituita dalla necessità di denaro.
Angiolieri critica le istituzioni come il papato e l'impero, immaginando di causare conflitti e distruzione, e si scaglia contro la famiglia, suggerendo che queste strutture vadano messe in discussione.
Nell'ultima terzina, la donna è vista per la sua giovinezza e bellezza, in contrasto con la virtù e gentilezza esaltate dagli stilnovisti.
Angiolieri nomina spesso le donne amate, mentre Cavalcanti non identifica chiaramente la donna amata, concentrandosi su caratteristiche come lo sguardo e l'umiltà.