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Concetti Chiave

  • La scuola poetica siciliana, prima scuola laica in Italia, fu fondata sotto Federico II di Svevia, noto come "Stupor Mundi".
  • Federico II riunì a Palermo filosofi, letterati e poeti di origini diverse, creando un ambiente culturale unico.
  • I poeti di questa scuola, definiti "primi poeti d'Italia", scrivevano principalmente poesie d'amore, ispirandosi ai trovatori.
  • Giacomo da Lentini, figura di spicco della scuola, inventò il sonetto, una forma poetica chiusa con una metrica specifica.
  • I sonetti di Giacomo da Lentini erano strutturati in due quartine e due terzine, con schemi di rima alternati o incrociati.

Indice

  1. Origini della Scuola Poetica Siciliana
  2. Federico II e i suoi poeti
  3. Pier Delle Vigne e il tradimento
  4. Guido Delle Colonne e le canzoni
  5. Giacomo da Lentini e il sonetto

Origini della Scuola Poetica Siciliana

La scuola poetica siciliana è stata la prima scuola laica in Italia.

Questa particolare e importante scuola nacque con Federico II di Svevia, re di Sicilia e Sacro Romano Imperatore.

Federico II e i suoi poeti

Federico II fu uno dei più potenti sovrani europei di tutti i tempi e per questo venne definito “Stupor Mundi”.

Diventò re a soli quattro anni e per mezzo secolo riunì in Sicilia, e in particolare nella città di Palermo, i più grandi filosofi, letterati, poeti e geografi che avevano origini greche, arabe, latine e anche siciliane.

I poeti della scuola poetica siciliana vengono definiti i “primi poeti d’Italia” e scrivevano prevalentemente poesie d’amore; possiamo dire che erano dei “trovatori italiani”.

Anche Federico II scrisse tre canzoni e un sonetto, ma oltre a lui nella scuola poetica siciliana c’erano:

Pier Delle Vigne e il tradimento

Pier Delle Vigne: era il braccio destro di Federico II, svolgeva la funzione di capo cancelliere. Possiamo definirlo un “logoteta”.

È stato successivamente corrotto da Papa Innocenzo III per tradire Federico II; quest’ultimo, si narra, che gli tolse gli occhi e successivamente si suicidò.

Dante afferma che “Pier Delle Vigne possedeva le chiavi del cuore di Federico II”;

Guido Delle Colonne e le canzoni

Guido Delle Colonne: abbiamo poche notizie di lui, sappiamo però che ha scritto cinque canzoni, una di queste viene ricordata da Dante nel “De Volgar Eloquentia”, altre parlano del rapporto tra Federico II e suo figlio Re Enzo;

-Cielo D’Alcamo: Scrisse la celeberrima “Rosa fresca aulentissima”;

Giacomo da Lentini e il sonetto

-Giacomo da Lentini:è stato il maggiore esponente della scuola. Era il notaro (notaio) della corte di Federico II, ma anche il caposcuola.

Nacque a Lentini, una città nell’attuale provincia di Catania.

È ricordato perché inventò il sonetto, cioè una particolare poesia che utilizza una determinata metrica.

La metrica del sonetto inventato da Giacomo da Lentini è caratterizzata da:

2 quartine rimate “fronte” (8 strofe)

2 terzine rimate “sirme” (6 strofe)

Venivano usati solo endecasillabi; è una forma poetica chiusa che usava due schemi di rima:

4= ABBA- ABBA incrociato

4= ABAB- ABAB alternato

3=CDC- DCD alternate

3=CDE- CDE replicate

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini della Scuola Poetica Siciliana?
  2. La Scuola Poetica Siciliana fu la prima scuola laica in Italia, nata sotto il regno di Federico II di Svevia, re di Sicilia e Sacro Romano Imperatore.

  3. Chi era Pier Delle Vigne e quale fu il suo destino?
  4. Pier Delle Vigne era il capo cancelliere e braccio destro di Federico II, ma fu corrotto da Papa Innocenzo III per tradire Federico. Si narra che Federico gli tolse gli occhi e che Pier Delle Vigne si suicidò.

  5. Qual è il contributo di Giacomo da Lentini alla poesia?
  6. Giacomo da Lentini, maggiore esponente della Scuola Poetica Siciliana, è ricordato per aver inventato il sonetto, una forma poetica caratterizzata da una metrica specifica e l'uso di endecasillabi.

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