Concetti Chiave
- Il Roman de la Rose è un poema allegorico in francese antico che rappresenta una summa della cultura e sensibilità del XIII secolo, scritto in due parti da autori diversi.
- Guillaume de Lorris scrisse la prima parte, ispirandosi alla lirica dei trovatori e a fonti classiche, creando un racconto di amore cortese ricco di personificazioni allegoriche.
- Jean Clopinel, autore della seconda parte, contrasta le idealità cortesi con una satira sociale e un approccio più erudito e scettico, riflettendo le trasformazioni sociali del tempo.
- L'opera esplora temi complessi come il rapporto tra amore e carità, fortuna e provvidenza, e sfida i pregiudizi tradizionali in favore della ragione e del naturalismo.
- Il Roman de la Rose ebbe un'influenza duratura, con oltre 300 manoscritti sopravvissuti, e fu tradotto in diverse lingue, influenzando poeti e letterature europee fino al Rinascimento.
Il Roman de la Rose è un grande poema redatto in francese antico che, sotto forma di visione allegorica, riprende tutta la casuistica e lo spirito tradizionale dei trattati dell’amor cortese fino a costituire una vera summa della sensibilità e della cultura del secolo XIII. È costituito da due parti distinte, opera di due autori diversi, spesso in contrasto per ispirazione e sensibilità i quali hanno scritto a distanza di una generazione uno dall’altro.
Indice
La prima parte di Guillaume de Lorris
La prima parte fu composta fra il 129 e il 12136 da Guillaume de Lorris ancora legato al gusto e alla tradizione lirica dei trovatori.
Evidente è l’ispirazione a Macrobio (per la presenza del sogno che costituisce l’impalcatura dell’opera), a Prudenzio (per il gusto delle personificazioni allegoriche) alle concezioni amorose che sui collegano al filone di Ovidio e dei trovatori, riassunte, in modo didascalico, nell’opera di Andrea Cappellano. Il risultato è eccezionale: il senso psicologico è sottile e delicato, lo stile è chiaro e raffinato e la vita sentimentale che viene descritta è collocata in un’atmosfera di poesia elegante che richiama costantemente il modo di vita e gli ideali aristocratici dell’epoca. Oggetto del racconto, riportato in prima persona, è il sogno di un giovanotto ventenne. Il filo conduttore è dato da una passeggiata primaverile ad un castello, custodito da Odio, Cupidigia, Avarizia, Tristezza, Vecchiaia e Povertà. In un giardino, all’interno del castello, danzano Bellezza, Ricchezza, Cortesia e Giovinezza. Nel giardino c’è una bellissima rosa, simbolo della donna amata e della sua verginità. Il giovane, colpito da una freccia d’amore mentre la sta contemplando, la vorrebbe cogliere e in ciò è esortato da Amore, Bell’Accoglienza, Pietà e Franchezza. In questo suo desiderio è sostenuto da Amico, è ammonito dalla Ragione e respinto da Pericolo e Pudore. Con l’aiuto di Venere, il giovane riesce a baciare la rosa, ma Malabocca dà l’allarme e insieme a Vergogna e Paura si mette a fare la guardia al roseto mentre Gelosia segrega Bell’Accoglienza in una torre. La narrazione si interrompe nel corso di un monologo in cui l’amante si lamenta della propria condizione.La seconda parte di Jean Clopinel
La seconda parte è molto più lunga e, in tutto, conta 17 772 versi ed è opera di Jean Clopinel, chiamato anche Jean de Meung. La data di redazione si colloca fra il 1275 e il 1280. Egli ha, senz’altro, una vena poetica molto meno spiccata rispetto a Guillaume de Lorris; egli è soprattutto un erudito, animato da un forte spirito scettico. Si pone in contrasto nei confronti delle idealità e delle convenzioni cortesi. Tuttavia, esso manifesta dei fermenti moderni: attenzione per il naturalismo tipico della società borghese, aspetti polemici e satira sociale.
Egli riprende l’opera laddove era stata lasciata dal suo predecessore. La trama immagina, dopo lunghe discussioni tra Amante e Ragione e tra Amante e Amico una sorta di consiglio di guerra nel quale Amore mobilita tutti gli uomini valorosi a lui fedeli. Viene previsto un assedio in cui è stata imprigionata Bell’Accoglienza. Ai precedenti personaggi allegorici se ne aggiungono altri, simboli ironici dell’invadenza, dell’ipocrisia e della falsa religiosità di cui erano imputati i nuovi Ordini Mendicanti. Alla fine, Malabocca viene ucciso e l’Amante può così cogliere la rosa (cioè consumare l’atto d’amore).
Tuttavia l’azione è soltanto un pretesto per discutere sugli argomenti più impensati: rapporto fra amore e carità, fra fortuna e provvidenza, fra nobiltà di origine e virtù individuale, fra arte e natura, fra corruzione e giustizia. Le dissertazioni sono tenute in modo molto libero e senza scrupoli. Dalla lettura della seconda parte, si capisce quasi siano gli interessi dell’autore e della società medioevale che sta cambiando: rivendicazione dei diritti della ragione della scienza e della natura contro i pregiudizi tradizionali e l’ipocrisia dilagante. Questo naturalismo risponde alle tendenze della borghesia, impegnata a costruirsi una propria visione del mondo, scuotendo così’ le convenzioni artificiose tipiche dell’amore cortese.
Influenza e diffusione dell'opera
Nel suo insieme, il Roman de la Rose ebbe molto successo e costituì l’opera più significativa del XIII secolo francese, la sola che dal Medioevo fino al Rinascimento abbia goduto di una fama ininterrotta e molto diffusa, a tal punto che ce ne sono pervenuti più di 300 manoscritti. Essa ebbe anche un influsso notevole su tutte le letterature europee. Fu tradotta in fiammingo e durante il XIV secolo in inglese da Chaucer. In Italia, il testo fu riassunto in 232 sonetti da un cero “ser Durante che parecchi critici identificano con Dante Alighieri. In Francia, da François Villon alla Pléiade, tutti i poeti, in un modo o nell’altro hanno fatto riferimento al Roman de la Rose.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del "Roman de la Rose" e chi sono i suoi autori?
- Quali sono le caratteristiche principali della prima parte scritta da Guillaume de Lorris?
- Come si differenzia la seconda parte di Jean Clopinel dalla prima?
- Quali temi vengono discussi nella seconda parte del poema?
- Qual è stata l'influenza del "Roman de la Rose" sulla letteratura europea?
Il "Roman de la Rose" è un poema composto da due parti distinte, scritte da Guillaume de Lorris e Jean Clopinel, che differiscono per ispirazione e sensibilità.
La prima parte, scritta da Guillaume de Lorris, è caratterizzata da un sottile senso psicologico, uno stile chiaro e raffinato, e un'atmosfera poetica che riflette gli ideali aristocratici dell'epoca.
La seconda parte di Jean Clopinel è più lunga, meno poetica, e si distingue per il suo spirito scettico e la satira sociale, affrontando temi come il naturalismo e la critica delle convenzioni cortesi.
Nella seconda parte, si discutono temi come il rapporto tra amore e carità, fortuna e provvidenza, nobiltà e virtù, arte e natura, corruzione e giustizia, riflettendo gli interessi di una società medievale in cambiamento.
Il "Roman de la Rose" ha avuto un grande successo e un'influenza significativa sulla letteratura europea, con più di 300 manoscritti pervenuti e traduzioni in diverse lingue, influenzando poeti come Chaucer e, in Italia, forse Dante Alighieri.