Concetti Chiave
- La poesia comico-parodica del XIII secolo si distingue per il suo rifiuto delle convenzioni, utilizzando uno stile basso e temi quotidiani volgari.
- Questa forma di poesia si basa principalmente sulla parodia, trattando temi bassi e spregevoli con un linguaggio nobile per capovolgere i valori della cortesia.
- Cecco Angiolieri, poeta senese, è noto per il suo stile irriverente che esprime ribellione e critica sociale attraverso temi come l'amore sensuale e il dissenso.
- Il sonetto "S’i' fosse fuoco, arderei 'l mondo" di Angiolieri è un esempio di invettiva grottesca che esalta piaceri materiali e una filosofia di vita edonistica.
- Il linguaggio della poesia comico-parodica è caratterizzato da espressioni crude, toni irriverenti e l'uso di iperboli per ottenere effetti comici e parodistici.
Indice
- La poesia comico-parodica nel XIII secolo
- Parodia e valori capovolti
- Cecco Angiolieri e la poesia del dissenso
- Folgore da San Gimignano e la vita cortese
- La vita sregolata di Cecco Angiolieri
- Ribellione e piaceri materiali
- Sonetto di Cecco Angiolieri
- Materialismo e rimpianto
- Rivolta contro l'autorità paterna
- Linguaggio crudo e iperbolico
La poesia comico-parodica nel XIII secolo
La poesia comico-parodica, o anche comico-realistica, segue un percorso diverso dal resto della lirica italiana del XIII secolo, di cui rifiuta le convenzioni. Rovescia gli schemi della poesia elevata, utilizzando uno stile basso, occupandosi di elementi quotidiani di una realtà volgare e degradata, dove vengono presentati i personaggi spregevoli, ambienti malfamati e corrotti.
Parodia e valori capovolti
Il procedimento prevalente è quello della parodia, che consiste nel trattare con linguaggio Nobile alto soggetti in realtà bassi e spregevoli. Vengono capovolti i valori della cortesia a: all'amore sublimante si sostituisce il desiderio sessuale, alla dama raffinata la donna plebea, all'elogio della virtù quello del Vizio.
Cecco Angiolieri e la poesia del dissenso
Il significato ideologico di questa poesia consiste nel valore anticonformistico e alternativo, che da voce alla diversità, al dissenso e all'emarginazione. La poesia del Senese c'è Cecco Angiolieri, in aperta polemica con i modi sublimanti dello stilnovismo, delinea l'immagine di una vita irregolare e inquieta. Ricava temi, situazioni e stile dalla poesia dei Chierici vaganti: taverne e gioco, amore sensuale, oggi per il padre Avaro, ira verso il mondo.
La poesia del Fiorentino rustico di Filippo tratta ,con un linguaggio intensamente realistico e toni grottescamente caricaturali, persone e scene dell'ambiente Borghese.
Folgore da San Gimignano e la vita cortese
Diversamente, Folgore da San Gimignano tratta nei suoi sonetti informe aggraziate i momenti più tipici della vita cittadina, esprimendo un ideale di vita Cortese, prode e gioiosa, documentando come la borghesia comunale faccia propri i valori della società feudale e cavalleresca.
La vita sregolata di Cecco Angiolieri
Appartenente a una famiglia ricca, nacque a Siena intorno al 1260. Visse un’esistenza sregolata e violenta, che trova conferma nei temi delle sue poesie: morì miseria, dopo aver sperperato il patrimonio Paterno, e risulta coinvolto in risse e in processi.
È forse il più noto sul netto del poeta, chi inveisce contro tutti e tutto.
Ribellione e piaceri materiali
Inveisce contro tutti e tutto: la famiglia, la società, la religione, l'intera umanità. Opera all'interno di una convenzione letteraria comica e burlesca, con atteggiamento irriverenti verso ciò che è nobile e l'esaltazione di piaceri materiali. Le affermazioni iperboliche e brutali rivelano un carattere di finzione giocosa e scherzosa.
Esprime l'esaltazione dei piaceri materiali e di una semplice filosofia di vita ispirata al godimento immediato e libero da freni.
L'elaborate soluzioni formale utilizzate rivelano raffinata educazione letteraria di cui il poeta si serve per raggiungere effetti parodistici.
- In questo sonetto, Cecco Angiolieri, rifacendosi alla poesia goliardica, canta un inno " manifesto" della produzione comico- parodica, dedicato alle tre cose che gli producono piacere: le donne, La Taverna, il gioco d'azzardo.
- Questo concetto materialistico della vita fa sì che l'unico rimpianto del poeta sia quello di non poter soddisfare i propri desideri, per il motivo economico del denaro.
- L'odio e la rivolta contro il padre, rappresentante dell'ordine e dell'autorità sociale, si collega strettamente con gli atteggiamenti di ribellione.
Sonetto di Cecco Angiolieri
Materialismo e rimpianto
Rivolta contro l'autorità paterna
- Il linguaggio è crudo e realistico, con termini fortemente espressivi
- i toni irriverenti sono ribaditi dalle rime aspre e dalle imprecazioni
- viene usata l'iperbole per ampliare l'effetto comico
Linguaggio crudo e iperbolico
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia comico-parodica del XIII secolo?
- Chi è Cecco Angiolieri e quale contributo ha dato alla poesia comico-parodica?
- Quali temi sono trattati nella poesia comico-parodica di Cecco Angiolieri?
- Come viene utilizzato il linguaggio nella poesia comico-parodica per raggiungere effetti comici e parodistici?
La poesia comico-parodica si distingue per il suo stile basso, l'attenzione alla realtà quotidiana volgare e degradata, e l'uso della parodia per rovesciare gli schemi della poesia elevata, trattando temi spregevoli con un linguaggio nobile.
Cecco Angiolieri, nato a Siena intorno al 1260 da una famiglia ricca, è noto per la sua vita sregolata e le sue poesie che riflettono temi di ribellione, amore sensuale e critica sociale. Il suo stile irriverente e l'uso di iperboli rivelano un'educazione letteraria raffinata usata per effetti parodistici.
Nella sua poesia, Cecco Angiolieri tratta temi come l'amore sensuale, la critica alla famiglia e alla società, l'odio verso il padre avaro, e l'esaltazione dei piaceri materiali come le donne, la taverna e il gioco d'azzardo, esprimendo una filosofia di vita incentrata sul godimento immediato.
Il linguaggio della poesia comico-parodica è crudo e realistico, caratterizzato da termini fortemente espressivi, toni irriverenti, rime aspre, imprecazioni e l'uso dell'iperbole per amplificare l'effetto comico, rovesciando così i valori tradizionali della poesia elevata.